«Cosa farai, nonno, ora che sei in pensione?» gli aveva appena chiesto il bambino di sette anni; tra le mani due scatole vuote di sardine che ai suoi occhi erano macchine della polizia.
L’uomo continuò a cullarsi, poi prese la pipa tra le dita, la sganciò dai denti e la posò sulla pancia:
«Potrei mettermi a vendere nuvole.»
«Fichissimo, nonno» fece il bambino mollando per terra i giocattoli e scivolando fin verso la sua sedia. «E sarebbe?»
«Potrei farmi autorizzare dal Centro Internazionale e assegnare a chi lo richiedesse il proprio nome ad una data nuvola. Potrei rilasciare il certificato di attestazione con tanto di foto e tessera magnetica. Insomma, ognuno potrebbe avere la sua nuvola personale portafortuna; così ogni volta che la si vedesse in cielo, magari dall’altra parte del mondo, si potrebbe dire, ‘toh, guarda, la mia nuvola Angelina’ oppure ‘quella è la nuvola Carolina, ma che ci fa da queste parti?’… A te non piacerebbe avere un nuvolone tutto tuo, magari nero nero e minaccioso, con dentro tuoni e fulmini? Il ‘nuvolone Luigino’?»
Al nipote gli si accese una luce negli occhi e cominciò a saltare su se stesso dalla contentezza.
«Sì, sì, fallo nonno, fallo!»
«Va bene» fece lui dandogli una carezza sulla testa bionda. «Oggi è domenica e gli uffici sono chiusi. Domani telefono e sentiamo cosa mi dicono.»
Una chiazza di sole illuminò come un proiettore una quercia lontana, quasi a volerne sottolineare la solitudine. Il vecchio si risistemò la pipa in bocca e continuò a dondolarsi lentamente, mentre il bambino aveva ripreso di buona lena a far scontrare le lattine riempiendo la stanza di versi e gridolini.
«Diventeremo ricchi, nonno» disse ancora il bambino, tra sé e sé, muovendo dalla sua sinistra alcune scatole di fiammiferi tenute in verticale come soldatini. «Così potremmo comprarci la televisione.»
e non sa cosa si perde.. le nuvole, appunto!
perfetta per essere raccontata a dei bambini, per il finale provocatorio…:)
(OT)
Magari nun te ne po’ frega’ de meno ma ho cambiato blog.
johnnydurelli.blogspot.com
cia’!
Mi piace molto, anzi moltissimo.
Mi sento intenerita!
Grazie
buona domenica :*
Ti assicuro che questa volta il picì non è rotto solo per colpa mia -.-”
E’ colpa dell’enel o che ne so io… della luce! Perchè ha fatto fulminare il mio schermo che è passato a migliori vita per sempre ç.ç
Riposi in pace ç.ç
Ha sempre svolto al meglio il suo dovere, mi mancherà Sigh.
Che strano scoprirti ‘sereno-variabile’…
…mai sentito parlare di SODA?
http://www.rael-is-real.org/soda/
buon w-e 🙂
M.
Buon W.E. dolce Bric. TT
Stavo pensando…
Io vorrei la nuvola speedy di goku,si puo?
Buona domenica briciolenellatte
tutti i pezzi, proprio tutti non si può. e saperlo fin dall’inizio del puzzle attenua la botta allo stomaco dopo. è come pescare le stelle nel buio. però ci stiamo lavorando. anche tu, mi pare. che porti bene.
come sempre molto belli i tuoi racconti. mi spiace solo per quel fanciullo, così poco sognatore.
un saluto
e finire la settimana in buona lettura “grazie di esistere” Gil.
Grazie per essere passato e complimenti per il blog.
Beh dipende, per entrare fra i miei tessori ce ne vuole di tempo… tu cosa offri?
Per ora sei già nella lista dei blog da visitare e sempre per ora ti dovrai accontentare… 😀
Veramente, i miei complimenti u.u scrivi molto bene a mio modesto parere – con ritmo, per nulla pesante, ma anzi, decisamente il contrario.
L’idea del venditore di nuvole mi piace moltissimo, e il finale, un sorriso.
Un tocco di originalità, di sogno.
è tenerissimo! 🙂
M.
ah, ma sul venditore di nuvole potrei scriverci un post ponderosissimo.. !
Cmq Sandokan aveva qualche problemino.. e noi che ci possiamo fare?!
OUI Monsieur!
Ma questa è la storia dell’infanzia di Berluskoni!!!!!
bellissima…come al solito…sempre tenere le tue favolette…un saluto e un sorriso
ehi cioccolatino al rhum…questa la trovo incantevole (a parte il finale con la televisione…si lo so che mi arriverà un calamaio nella testa…sto scherzando..:-)
La stampo anche per la principessa.
Buona giornata e buon fine settimana
Sei uno stupore continuo. E’ per questo che mi piace leggerti. Non so ma se ti troverò dolce, ironico, incazzato o fancazzista. Rido.
in questi giorni sei in vena di tenerezza…mi fa piacere 🙂
lo sapevi che è possibile regalare una stella? l’ha fatto per S.Valentino il fidanzato di un’amica e lei si è vista consegnare un attestato relativo alla sua stella, battezzata con il suo nome. Al di là di considerazioni ciniche sul business, è un’idea proprio romantica.
Un’amico mi chiama cirro, o nuvoletta:
devi dire al nonno che io sono la prima cliente per la nuvola, ne voglio una tutta mia, bianca e spumosa come panna montata 🙂
Sei grande briciola!
bella, molto..e colpisce..
un saluto
questa non è surreale, la trovo bellissima, mi ricorda i pomeriggi con mio nonno…uguale!
un sorriso