Ho pensato così di riservare loro un piccolo spazio su questo Blog perché è anche con l’apprezzamento del loro lavoro che è possibile far comprendere e promuovere, a chi mi segue e legge queste pagine, il mio percorso personale di prosivendolo (come direbbe Pennac) esplicitando all’esterno, attraverso raffronti, confronti e differenze (con le debite proporzioni) le relative affinità e l’idem sentire che spesso con le parole non è possibile esprimere.
I creativi che qui segnalo, dunque, mi sono rimasti impressi per il loro lavoro un po’ fuori dagli schemi, ma anche per il loro contributo originale, ricco di interpretazioni e suggestioni oltre che per il loro linguaggio (pittorico o letterario o artistico che sia) sovente inusuale che fa riflettere mettendo in moto, a loro volta, nuove emozioni e nuove idee.
C’è un po’ di tutto: scrittori, disegnatori, scultori e altro.
Marcello Barenghi (questo è il suo –> sito web, curiosamente solo in inglese) è un disegnatore italiano che ha la capacità di creare l’effetto tridimensionale nei suoi disegni, tale da dare l’impressione che l’oggetto disegnato possa essere toccato. E’ molto interessante vedere i suoi video mentre disegna.
Pawel Kuczynski, artista polacco che eccelle nella satira utilizzando un disegno morbido ma dal sapore antico pur trattando argomenti attuali con forza espressiva e arguzia ironica. A volte appare fin troppo crudo e cinico, ma poi si scopre che lo è la realtà che viviamo, così ricca di paradossi e incongruenze che lui si limita solo spietatamente a segnalare. Molte dei suoi cartoon fanno davvero pensare. Per una carrellata dei suoi splendidi lavori –> Cartoons.
Paolo Rumiz (per saperne di più sia sulla sua opera che sulla biografia –> Paolo Rumiz). Giornalista e scrittore triestino, di lui mi colpisce molto la cura che, nei suoi reportage, ha nel dar voce a ciò che è sotto gli occhi di tutti ma che spesso non si riesce a vedere. Ha un ricco linguaggio descrittivo, spesso potente e pieno di meraviglia. Sorprende e affascina la sua ricerca continua del nuovo, del non battuto, del dimenticato, che lui è in grado di guardare con occhi disincantati mettendosi in ascolto per ciò che la natura sa rivelargli e che trasmette intatto a chi ha la fortuna di leggerlo.
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Ultimo aggiornamento: 29 luglio 2016
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