Regalami un libro

A volte si regala un libro perché non si sa cos’altro scegliere.

In realtà un simile regalo può essere l’occasione per dimostrare quanto ci interessa quella data persona, perché la scelta di un determinato titolo è un momento di prossimità intellettuale con il destinatario, è un volergli dimostrare quale sia l’interesse che avete in comune o quale interesse o passione vorresti poter condividere con lui.

È come dirgli ‘ecco, a entrambi ci piace questa cosa’ e la condividiamo nel nostro rapporto (di amicizia o altro) oppure ‘io mi interesso a questo, sarebbe bello se tu ne facessi parte, perché attraverso di esso conoscerai meglio anche me’.

Può trattarsi di un argomento (cucina, montagna, vela, animali da compagnia…) ma anche di un Autore particolare che ci è piaciuto e che riteniamo, proprio grazie alla conoscenza che abbiamo del destinatario, che lui (lei) lo possa gradire. Certo, può anche trattarsi di un argomento che sappiamo appassionare solo chi riceverà il presente (in tale ipotesi il regalo manifesta in modo concreto, se non lo si è già fatto, una nostra accettazione o approvazione per l’interesse o passione in questione), ma in questo caso occorre essere certi che il libro non faccia già parte della sua libreria visto che lui sarà probabilmente un esperto della materia.

Tutto ciò è possibile, ovviamente, se il destinatario del regalo ama i libri: in caso contrario crederà che, appunto, non sapevi cosa regalargli e che hai optato per quell’oggetto (di cui non saprà cosa farsene) come sostitutivo dell’ultimo momento in mancanza di altre buone idee. L’effetto potrebbe essere deleterio, anche per un’amicizia.

Peggio ancora è regalare un libro a un lettore appassionato facendo una scelta svogliata, non pensata e soprattutto non azzeccata.

Regalare un libro, proprio per la sua valenza di intimità intellettuale con il destinatario, come si notava prima, rivela molto di più della cosa in sé; non solo ‘parla’ della persona che lo regala, ma anche di come il destinatario del regalo viene ‘vissuto’ e percepito da chi fa il presente.

È vero, questo vale per tutti i regali in generale, ma il libro, in verità, tocca o può toccare corde più profonde.

Se il libro è inadatto o ‘non giusto’, chi lo riceverà penserà infatti che in realtà hai un’idea sbagliata di lui o, quantomeno, che non gli hai prestato la dovuta considerazione o importanza o, addirittura, che non rispetti il suo mondo interiore o il suo modo di pensare e, dunque, che lui, dopotutto, non è poi così importante per te. Si sentirà, in altre parole, svilito, sminuito, trascurato.

Tutto sommato, se si è alle strette per tempi e idee originali, è meglio non regalare niente, perché nel caso di un regalo inappropriato non vale neppure il principio ‘basta il pensiero‘, perché il pensiero è, appunto, sbagliato.

Dunque occorre stare attenti a regalare un libro, perché in realtà non ci si limita a regalare ‘solo’ quella cosa, per tutti i significati ‘non scritti’ che un simile gesto può avere in relazione a quel determinato destinatario.

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