Prima di tutto tenendo pulita la propria casa perché la pulizia in questi casi è fondamentale (briciole di pane e residui di zucchero sono un richiamo irresistibile). Bisogna anche evitare che si formino ristagni di umidità (tubature che perdono, gocciolamento di acqua piovana per contatori esterni), così come è bene procedere alla rimozione o alla cura delle piante infestate da afidi e metcalfa che producono la melata di cui le formiche sono ghiotte.
È bene poi predisporre, nei punti critici (e di passaggio) scatole-esca contenenti una sostanza tossica che attira questi imenotteri e che l’insetto preleva portandola nel proprio nido, se diverso dal contatore, per nutrire il resto della comunità. Se la formica si è infilata nelle forassiti (i corrugati dove passano i cavi elettrici) sarà difficile altrimenti stanarla. È anche consigliabile inserire dei tappi di protezione nelle prese elettriche e segregare i relè meccanici in casse di metallo o di plastica con cemento resina epossidica in quanto nei test di laboratorio, i sigillanti in gomma siliconica si sono dimostrati inefficaci.
Il consiglio che posso dare, invece, per far sì che le formiche non si annidino nel contatore dell’energia elettrica è, innanzi tutto, ispezionare con frequenza lo sportello del contatore in particolare se è esterno alla casa; il controllo va fatto soprattutto a fine estate quando la formica sta cercando il proprio nido dove passare l’inverno.
La scatola di alloggiamento deve essere sempre mantenuta pulita (le formiche non sono le sole responsabili di guasti alle apparecchiature elettriche, ci sono anche i ragni).
Occorre tener conto che la formica cerca sovente per il nido:
- un posto riparato vicino alle piante, specialmente in presenza, come si è detto, di melata e di afidi (dunque se ci sono rami che si protendono verso il contatore, sarebbe meglio tagliarli così come nel caso ci siano piante in genere);
- vicino a fonti di umidità e di acqua (che di per sé non dovrebbero esserci dove è stato posizionato un contatore; se è così e se non è possibile eliminare l’umidità e l’acqua è meglio chiedere all’ENEL di spostare il contatore);
- sotto materiale da pacciamatura e foglie (caso mai cadano sopra la scatola del contatore);
- vicino a fonti di cibo (semi, granaglie).
Se invece proprio si vuole far da sé (ma lo sconsiglio) prima avere l’accortezza di spegnere il contatore; non spruzzare alcuno spray insetticida all’interno della scatola del contatore e sul contatore stesso in quanto il liquido nebulizzato può entrare accidentalmente nel contatore e cagionare un pericoloso cortocircuito; munirsi di pennello da pittore (asciutto) e spazzolare via una per una tutte le formiche badando bene ad usare i guanti per questa operazione e a non gettarsele addosso. Alcuni tipi di formiche possono infatti mordere e creare seri problemi.
Per far sì che la situazione (di trovare formiche nel contatore) non ricapiti piazzare delle esche (apposite per formiche) nei pressi del contatore. Controllare poi se nei vicino al contatore c’è un formicaio attivo. Può essere utile, per individuare il nido, seguire la fila delle operaie che trasportano il cibo (si vedono di solito a occhio nudo): è facile che, se sono cariche di cibo, si stiano dirigendo al formicaio.
Se il formicaio si trova lontano da apparecchiature elettriche e fuori dall’ambiente domestico si può anche pensare di intervenire con insetticidi specifici (considera però che le formiche sono utili per l’eco-sistema).
Controlla inoltre la scatola del contatore per accertarti che non ci siano fessurazioni. Se la scatola è rotta chiedi la sostituzione o cerca di chiudere le rotture con il silicone. Dal lato dell’apertura della scatola potrebbe essere utile applicare una striscia tipo parafreddo per ottenere una chiusura (abbastanza) sigillata.
Un altro modo per tenere lontane le formiche è usare nei punti di passaggio: borotalco, sale, aceto, olio essenziale di menta piperita, cannella, pepe nero, pepe di Caienna, chiodi di garofano interi.
Fare attenzione comunque (soprattutto per le esche) se si hanno bambini.
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