Avevo sempre pensato, chissà perché, che la Pulcinella di mare fosse un uccello per lo più delle dimensioni di un’anitra, mentre in realtà, come potevo ben osservare, è poco più grande di un merlo. Per meglio rendersi conto di quanto appena scritto ho riprodotto le dimensioni del Puffin comparandola con una tazzina da caffè.
Ho scattato diverse fotografie nell’occasione, nonostante la distanza dal battello, alcune pubblicate qui sotto, ripromettendomi di approfondire la conoscenza di questo splendido animale una volta tornato a casa.
Ho letto così, qua e là, che la Fratercula arctica, ‘piccolo fratello artico‘ secondo la denominazione di Linneo che ci aveva visto le sembianze di un monaco (famiglia degli Alcidi, ma niente a che vedere ovviamente con le alci che appartengono, come si sa, alla famiglia dei cervidi) raggiunge le dimensioni di 30 centimetri di lunghezza per un peso di 400/600 grammi, cioè appena il doppio della lunghezza di un passero ma venti volte più pesante (per la consistenza delle piume che lo proteggono dal freddo).
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Il Puffin ha bisogno infatti di un piumaggio impermeabile per resistere al freddo intenso dell’areale artico (Islanda, isola di Terranova, isole Fær Øer, mare al nord della Norvegia, ma anche la costa bretone e scozzese) che costituisce il suo naturale habitat (vedi immagine appena più sotto).
Ci sono diverse curiosità riguardanti questo tipo di uccello a partire dai colori appariscenti e diversi (becco rosso, giallo e blu, guance grigie e zampe palmate arancioni) come ben si può vedere dalla foto più in apertura. Ecco alcune di queste curiosità:
grazie al solido becco e alle unghie delle zampe costruisce (a partire dal quarto/quinto anno di età) tane a cunicolo (a volte utilizzando quelle abbandonate dai conigli selvatici) lunghe anche due metri e profonde anche un metro con una camera terminale per la cova foderata di piume; non tutti gli anni la Pulcinella nidifica a terra perché, come si è scoperto, vi sarebbe una stretta correlazione tra la maggior riproduzione di questo uccello e la minor durata della sua aspettativa di vita; inoltre, il Puffin anziché alimentare il proprio piccolo con cibo ingurgitato e poi sputato dall’ingluvie (come fa la maggior parte degli uccelli, –> ingluvie) lo consegna tutto intero; depone uno o al massimo due uova di color bianco (covate alternativamente sia dal maschio che dalla femmina); i piccoli (a circa due mesi di età) vengono fatti uscire dal nido notte tempo per sfuggire ai predatori (stercorari, aquile, volpi, gabbiani skuas e altri);- trascorre tutto l’inverno (artico) in mare (otto mesi circa), anche a diversi chilometri dalla costa, persino quando l’esemplare è giovane (comportamento che rende particolarmente arduo lo studio da parte degli scienziati che poco sanno di questa fase della vita di questo animale); torna sulla terraferma da aprile sino ad agosto solo per accoppiarsi e nidificare; quel che c’è di particolare è che quando torna in mare i Paffin che hanno formato la coppia si separano per poi ritrovarsi a primavera per una nuova nidificazione;
- grazie alle zampe palmate e alle ali tozze che fungono da remi, nuota con particolare agilità (in un modo tale da farlo sembrare un piccolo pinguino con cui però non è imparentato neppure alla lontana), immergendosi anche fino a 60 metri sott’acqua (ma normalmente molto meno) potendo rimanere in immersione anche per due minuti (anche se di solito si immerge per non più di venti secondi);
è una specie considerata (moderatamente) minacciata (e cioè al primo grado di vulnerabilità) in quanto in passato (secoli XIX° e XX°) è stata molto cacciata per la sua carne, le sue uova e la pelle impermeabile con cui venivano confezionati cappotti; ora è da ritenersi insidiato più che altro per l’inquinamento del mare, soprattutto quello petrolifero, e dalla sempre maggior antropomorfizzazione del territorio oltre che dalla pesca intensiva;- nonostante la struttura corporea sembri fatta a apposta per la vita in acqua, la Pulcinella di mare sa volare agevolmente, battendo le ali anche 400 volte al minuto e raggiungendo, anche se per brevi tratti, 80 chilometri all’ora; grazie a uncini cornei (spine) presenti sul becco e alla lingua ruvida può trattenere decine e decine di pesci alla volta (aringhe, anguille di sabbia, calamari, molluschi, crostacei, vedi foto appena qui sopra) mangiando ogni giorno l’equivalente di almeno metà del proprio peso, anche se non disdegna il plancton; all’occorrenza possono bere persino l’acqua salata;
il colore del piumaggio cambia a seconda delle stagioni (in generale i colori sono più marcati e brillanti durante i mesi caldi, come per esempio accade per le zampe che sono di un colore giallo opaco durante i mesi più freddi e arancione negli altri periodi; si pensa che ciò sia dovuto al fatto che d’inverno il Puffin, trovandosi per lo più in acqua, ha necessità di non farsi individuare dai predatori marini, mentre d’estate i coloro sgargianti lo aiutano per l’accoppiamento);- sono uccelli a spiccata vocazione sociale, vivendo infatti in colonie formate anche da due milioni di individui;
- possono vivere mediamente anche per 20 anni per quanto siano stati osservati esemplari anche di 30 anni di età.
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