Verso le due di notte, proprio mentre passava di lì un ragazzotto appena uscito da un pub, la lenza venne calata nuovamente. Il ragazzo si spaventò per averci sbattuta la faccia. Imprecò, ma si calmò subito nel vedere che, dal grosso amo, penzolavano due banconote da cento euro. Esaminò la questione con circospetta attenzione. Ci girò un po’ intorno scrutando più volte il cielo. Era evidentemente una trappola. Con un gesto repentino si attaccò al filo con tutto il peso del corpo tirandone giù diversi metri. Quindi attorcigliò rapidamente più volte la lenza attorno a un segnale stradale, fece diversi nodi e poi, soddisfatto della sua trovata, afferrò le banconote. Il quello stesso momento venne però ferrato con forza. L’amo gli si conficcò in pieno petto e in un soffio, sia lui che il segnale stradale, sparirono tra le nubi.
La stessa cosa si ripeté alle prime ore del mattino quando già si era messo a piovere: vittima una signora anziana che, da sotto l’ombrello, vide spuntare cinque banconote da cento euro, cui non seppe resistere. E siccome alla sparizione spettacolare della donna (e del suo ombrello) assistettero allibiti anche due netturbini, la voce si sparse fulminea in paese, tant’è che, appena fece chiaro, si radunò nella piazza una folla consistente di curiosi che si misero a scrutare il cielo.
«Saranno gli alieni?» azzardò un signore distinto che si riparava dalla pioggerellina con una mano.
«No, è nostro Signore» rispose una signora grassa con una scollatura generosa. «Ci punisce per la nostra avidità.»
«Ma che stupidaggine! Nostro Signore ha ben altro da fare che pescare voi gonzi» sentenziò un altro che aveva l’aria si saperla lunga. «È solo qualche buontempone che si burla di noi. C’è qualche trucco sotto, come sempre.»
Passarono ore senza che succedesse nulla. Poi, nel pomeriggio, quando la piazza era gremita di persone, qualcuno urlò:
«Ecco, sta arrivando la lenza, sta arrivando, fate attenzione!»
Ma non era lenza. Dapprima cadde il segnale stradale, poi l’ombrello e da ultimo il cucciolo che si infilò dritto dritto nella generosa scollatura della signora di prima. Ci volle quasi un quarto d’ora per tirarlo fuori di lì. Aveva già un principio di soffocamento.
I disegni sono di Supergiovane (www.supergiovane.splinder.com).
Per saperne di più su Browser vedi a http://www.sognoblu.it/fextBNL/Mondo_Browser.htm dove trovi anche questa indicazione.
browser, qui sotto, è il mio preferito, da sempre.
chi ha disegnato i personaggi, briciola?
sai, la mia è deformazione professionale, porta pazienza
:)))
ecco..allora anch’io ho incontrato questa lenza, solo che a me invece di offrir banconote ha rubato il portafoglio
deve essere andata così
Si vomita sempre quello che ci pesa sullo stomaco. Racconto geniale. Mi hanno raccomandato di leggerti. Avevano ragione.
Stavo pensando…
…e qualcuno col naso all’insù mormoro:
“Hanno abboccato…”
complimenti è la prima volta che lo leggo ma è un blog molto interessante!
🙂
la tua storia è veramente interessante..posso linkarti?
sempre speciale, ***
Io sarei morta dal solletico!!!Ciao Bric
Sorprendente..! 😀
Io da ragazzina ho trovato una banconota da centomila (lire, allora..) in un supermercato e sono andata diligentemente dalla cassiera a denunciare il ritrovamento e a chiedere cosa dovevo fare.. :PPP
(per fortuna nessuno mi ha acchiappato all’amo..ahi ahi che dolor!)
semplicemente meravigliosa.
io sono come Sofia: e dove sono andati??…:-)
Buon giorno!
decisamente intrigante…
mi piace il tuo stile, ora ti linko..fa sempre piacere leggere qualcosa di intelligente nella blogsfera
Anche i tuoi scritti fanno pensare…
Sarò perversersa ma mi ricorda la canzone di De André “La cattiva stada”…
Come sempre, mi catturi.
Senza soldi, solo parole a forma di uncino.
Hi!
una lenza può fare miracoli o disastri…^^
non sono stati puniti, ma premiati 😉
ciao,il tuo titolo mi è piaciuto molto e non lo trovo affatto troppo pessimista…grazie x la tua visita, spero che ripasserai spesso,come io farò qui.Donatella(ma non ci giurerei)
Un saluto e un bacio di passaggio ma torno perche’ mi sa che c’è qualcosa di interessante da leggere;) Ciao
ah, grazie x l’invito ma purtroppo venerdì ho un altro impegno.. buon divertimento!
bellissimo questo 🙂
incontri ravvicinati del terzo tipo?
senza permesso di navigazione su splinder… 😉
spero di non incontrare mai un amo tentore, non so se saprei resistere!
Niente Inedita per te? Eppure saresti da pubblicare…
come sempre mi sorprendi….
e poi???????????????come continua…aspetto il finale cosciente che non ci sarà…
a presto billa
Direi che condivido l’ipotesi di Onda: era un test del Berlusca!:)
Riguardo al post di Alex, sì io mi meraviglio. Mi meraviglio che un giornalista della televisione pubblica non accetti che a qualcuno non piaccia la sua rubrichetta. Mi meraviglia che mentre in molti si ergono a difendere il diritto didel giornalista norvegese, nessuno tra i grandi media si muova per difere lo stesso diritto qua in Italia.
Che ci posso fa’?:)
un saluto di passaggio Ciao:)
e e e e e e poi??….
🙂
eh sì, hai ragione, un filo così può anche soffocare… deve essere molto elastico, ecco.. fortissimo ma molto elastico per non fare male..
Questo tuo racconto è inquietante e lascia molti interrogativi.. scriverai un seguito, forse?
M.
..e l’uomo?.. e il ragazzotto?.. e la signora anziana?
che misterioso mistero.
chissà forse l’amo che voleva afferrarmi ieri pomeriggio era lo stesso che ier sera ha fatto razzia di amanti dei cento euri!
chi sarà l’artefice di tutto ciò?
silvio che mette alla prova i suoi elettori, più amano i cento euri, più son degni di stare al suo fianco, lassù nei cieli …