Buon San Valentino

«Ciao, Marì…» disse farfugliando Giorgino. Le luci stroboscopiche fai da te installate per la festa organizzata in casa dall’amico lo avevano appena illuminato di viola mentre la ragazza era inondata di luce dorata.
«COSAAA?!? NON CAPISCO CON QUESTA MUSICA COSI’ ALTA…» gridò Marì sgarbata.
Giorgino non si perse d’animo. Erano anni che quella ragazza gli piaceva perdutamente ed era arrivato il momento di farglielo sapere, almeno questa era la conclusione cui era arrivato dopo tanto tentennare. Le si avvicinò a piccoli passi. Il profumo di lei entrò nelle sue narici facendolo naufragare in un’altra dimensione. Per un momento, oscillò.
«Volevo solo dirti…» fece lui deglutendo più volte, «volevo solo dirti che mi piaci tanto e che mi piacerebbe uscissimo insieme…»
Questa volta Marì aveva sentito bene. Osservò divertita il ragazzo che stava diventando azzurro, poi verdolino e poi arancione a seconda delle luci al led che lo colpivano. Poi lei si fece seria e si volse attorno come per accertarsi se qualcun altro avesse sentito quelle parole. Lo stanzone era ancora semivuoto, le sue amiche erano in ritardo e Attilio, il padrone di casa, era chino sulla sua immensa raccolta di vinili per scegliere la musica più adatta per la serata.
«Cos’è una battuta?» chiese lei raddrizzando le spalle e mettendo ancora più in mostra il seno generoso.
«No… veramente no» cercò di giustificarsi lui intimorito per quel gesto.
«Ma se sei un rospo! Hai gli occhi sporgenti, gli occhiali spessi da bibliotecario e il sedere basso che puzzerà di piedi; e non guidi neppure la macchina…»
Giorgino la vide per un attimo come in una foto patinata. Anche con quell’aria di disprezzo disegnata sul volto era bellissima. Poi quelle parole appena vomitate in faccia scesero lentamente nella sua anima e l’avvelenarono; sentì che qualcosa dentro di lui si stava rovinosamente spezzando. Lei continuava a squadrarlo impietosa mentre il ragazzo non sapeva più che fare. Avrebbe voluto solo sparire, ma non gli riusciva: le scarpe erano piene di cemento e bullonate alle piastrelle.

Per tutta la festa non riuscì più a parlare. Se ne stette in un angolo, accanto a un trumeau in penombra, con mezzo bicchiere di coca-cola calda in mano: stava ancora precipitando nel suo pozzo. Ogni tanto guardava verso Marì attorniata da ragazzi e dalle sue amiche fidate. Forse, dopo tutto, aveva capito male, forse lei non voleva dire proprio quello che davvero gli aveva detto; si aggrappava a questa idea, disperatamente, per rallentare la caduta libera. Ma ora gli sembrava che finanche le amiche guardassero nella sua direzione e si mettessero a ridere.

Per qualche giorno non uscì di casa. Per fortuna, dalla finestra del soggiorno la vedeva passare nella via mentre andava a scuola. Era sempre con qualcuno, il viso sorridente, i capelli corvini, lunghi e morbidi, il passo altero come di chi nella vita avrà solo sfide tutte da vincere.
Come avrebbe potuto lui ora convivere con quel giudizio lacerante? Si chiedeva senza riuscire a rispondersi e soprattutto senza smettere di sprofondare sempre più in giù.

«Marì, apri tu?»
«Si mamma.»
«Lei è la signorina Maria Carla G.?»
«Sì»
Il ragazzotto biondo con la divisa di un noto corriere internazionale le consegnò rapido un pacco. «Firmi qui per cortesia.»
Lei firmò in modo deciso e ordinato. Non stava più nella pelle. Era un regalo per lei, il giorno di San Valentino! Che emozione!
Poggiò il pacco sul tavolo della sala e lo scartò febbrilmente. Era un scatola di legno con dentro un barattolo di vetro. Non riusciva a capire cosa fosse e lo portò verso la luce della finestra, Dentro al barattolo, immerso in una soluzione di formalina, fluttuava un cuore piccolo e poroso.
Nella scatola c’era anche un biglietto:

Buon San Valentino, Marì,
con tutto il cuore. 
Tuo, per sempre.
Giorgino

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29 pensieri su “Buon San Valentino

  1. Confesso che stranamente la cosa che più mi ha colpita è l’atmosfera della festa in casa, ho visto le luci, i dischi, i gruppetti in piedi, le sedie lungo le pareti e qualche sporadico ospite che balla, insomma mi sono sentita lì anch’io, proprio come quando ero ragazzina..

    • Volevo creare proprio questo contrasto, tra l’innocenza di un amore pulito e adolescenziale e la definitività di una tragedia che più congruamente dovrebbe appartenere al mondo degli adulti.

  2. cher_angiole – Salve a tutti mi chiamo Angela, ho deciso di aprire un blog per condividere la mia vita, le mie idee con il resto del mondo. Tutto ciò che è fashion fa parte di me, amo la moda, la cura di se stessi ed il make up. Questa passione è nata da piccola, giocando a vestire, cambiare e truccare le bambole. Ma non finisce mica così? quando andavo a casa di mia nonna giocavo ad essere lei,con i suoi trucchi e le sue scarpe..praticamente un'icona per me. Crescendo ho provato nuovi stili, sperimentato nuove idee, ma sempre rimanendo me stessa. Se vi inoltrate nel mio mondo, dovete sapere che io "non voglio dettare moda" ma ISPIRARE, per tutte coloro che come prima di uscire passano tre ore avanti all'armadio a fare la fatidica domanda: "COSA MI METTO?" beh ragazze posso aiutarvi io!!
    cher_angiole il scrive:

    Ciao anche io ho fatto un articolo su San Valentino se ti può interessare passa nel mio blog 🙂

  3. Pinuccia Dattoli – Sono una donna di sessantasette anni, mi piace il computer ci passo il mio tempo libero. Condivido con gli amici, le mie foto, le mie gif animate i miei viaggi in camper, le poesie e le preghiere che trovo su internet. Accetto commenti solo da siti seri!
    Pinuccia Dattoli il scrive:

    Povero Giorgino, un po’ mi fa pena. Il cuore era piccolo e poroso, non era il suo, lui aveva un cuore grande come chi sa amare. Buona notte 🙂

  4. Fausto Luciano Pellino - Viaggiatore non per caso – Roma – Soffro di dipendenza da viaggio. Amo visitare Paesi lontani, ma anche luoghi del Vecchio Continente e dell’Italico Stivale. Sono appassionato di motociclismo, auto d’epoca, subacquea e affascinato dal mondo custom.
    Falupe il scrive:

    Un finale tragico. Giorgino non si meritava l’amore di Marí. Spero solo che viva il rimorso per averlo trattato male. Sto sempre dalla parte del più debole. Da piccolo tifavo per gli indiani. Forse, mi sento un po’ Giorgino 🤔

  5. fulvialuna1 – Cammino sempre a due metri da terra, la mia testa vive tra nuvole e venti, tra leggende e figure mitologiche, tra storia e arte....Come dice mio fratello, dovrei vivere in una torre, sulla montagna più alta del mondo; dovrei vivere tra libri, pennelli, tele, colori, stoffe.... Amo le alte vette, ma non disdegno il resto della natura, amo gli animali e il cuore me lo ha rubato un lupo. Amo tantissimo gli uomini che per me sono un mondo incredibile, ma le donne sono la mia forza,; non posso vivere senza bambini e senza le storie che raccontano gli anziani. Amo cucinare, cucire, dipingere, leggere, scrivere diari, scrivere su foglietti che viaggiano nella mia casa come avessero le gambe; mi piace il cinema, il calcio, le moto. Mi piace occuparmi della mia casa e del mio giardino...ma non sono Biancaneve e nemmeno Cenerentola, sono Paola, che per una serie di incredibili storie posso essere anche Penelope e anche Fulvialuna. Il mio sogno più grande è la pace nel mondo, questo mondo in cui cammino sempre a due metri da terra, ma quando ci appoggio i piedi resto ben salda ed è difficile spostarmi, tanto che il mio motto è "...il posto che mi piace si chiama mondo..."
    fulvialuna1 il scrive:

    Era il cuore del rospo…

  6. Birbo Bicirossa – Ciao, voglio avvisarti che proseguendo troverai due blog di pessima satira e dubbio umorismo. Un consiglio, non seguirmi credendo che contraccambierò, perché di solito non lo faccio. 😁🤪😉
    Birbo Bicirossa il scrive:

    Un attimo, se il ragazzo è riuscito a isolarsi per giorni vuol dire che non aveva dei veri amici, e perciò non aveva neppure dei complici fidati che potessero sezionare il suo cuore e spedirlo alla ragazza. Quindi l’organo era di un maiale o di una pecora, e lui stesso lo aveva comprato in una qualunque macelleria. Stabilito questo, è ovvio che dopo questo macabro scherzo la ragazza, che nel frattempo è impazzita e viene curata con pesanti psicofarmaci, in una notte buia e tempestosa riuscirà a sfuggire ai medici e andrà a cercarlo con un grosso coltello… dopodiché…

    ^_-_^

  7. Walter Carrettoni – Tutti dicono di me che sono bravo, intelligente, simpatico, arguto, spiritoso, disponibile, altruista, generoso, onesto, geniale, attento, spontaneo, cordiale, talentuoso, saggio e sagace. Sinceramente non saprei, ma siccome le mie qualità principali sono umiltà e modestia, chi sono io per dar torto a tutti?
    Walter Carrettoni il scrive:

    Quando si dice: Morire d’amore…

  8. Se devo essere sincera il pezzo è troppo sdolcinato per i miei gusti…e soprattutto mi spiace che il lui del pezzo non abbia un minimo di tecnica amatoria…ma non lo sa che quando si corteggia e l’oggetto dei desideri non apprezza bisogna fargli mancare certezze?
    CIAO

  9. Elish_Mailyn – Donna, moglie, mamma, casalinga...tutto-fare ...e non specificatamente in quest'ordine... Alla ricerca di un'identità definita. Scrittrice per passione e per il mantenimento della propria sanità mentale.
    Elish_Mailyn il scrive:

    complimenti, meno ‘strong’ del solito ma… a San Valentino si può capire 😊

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