Nel vecchio sottotetto

tetto«E il prezzo è molto buono…» disse l’uomo, sui trent’anni, vestito sportivo con un t-shirt chiara e un paio di jeans all’ultima moda. L’altro, sui cinquanta, era rimasto sui gradini della loggia a guardare la piscina dai riflessi azzurro verde che alcuni rondini cercavano di catturare volando a pelo d’acqua. «Ma ho sentito delle strane storie su questa casa ed è per questo, penso,che abbia un prezzo così ragionevole» fece di rimando.
«Sì, è vero» rispose, dopo un po’,  il mediatore stupito che un forestiero fosse in possesso di un’informazione simile. «Dicono che questa sia stata una casa con strane presenze…» ammise. «Ma non c’è niente di vero, ovviamente» si apprestò a precisare. «Comunque sia, dopo che la casa fu abbandonata dai vecchi proprietari, noi dell’agenzia, siccome non si riusciva a venderla per via di questa assurda storia, abbiamo fatto venire, circa un anno fa, un esperto, indicatoci dall’episcopato. Un prete molto bravo, niente da dire, e non ci è costato nulla. Ha rilasciato anche un certificato…» disse tirando fuori un foglio dal fascicolo che aveva in mano, allungandolo al cliente. Flavio salì un gradino della scalinata e prese il documento. C’erano timbri, firme e una descrizione dettagliata dei riti svolti per ‘disinfestare’ il luogo. C’era scritto che si era trattato di un angelo malefico insediatosi per una frattura spazio-temporale e che la pratica aveva preso tempo ma che, alla fine, ne era giunto a capo. «Insomma ora è tutto a posto, come vede…» sorrise il mediatore soddisfatto riprendendosi il foglio. Flavio non era un tipo impressionabile: tirò ancora sul prezzo fingendosi, invece, preoccupatissimo; e fece l’affare.
Il podere era da rimettere, lo aveva visto bene. E infatti rimise in sesto il tetto, almeno nella parte interna circondata dall’ampio terrazzo; commissionò lo scavo di un pozzo artesiano, giusto per avere l’acqua per la piscina e l’impianto di irrigazione, rifece l’illuminazione esterna installando dei lampioni; piantò persino numerosi alberi da frutto. Quando la maggior parte delle migliorie furono ultimate si trasferì da Alvona. Gli anni seguenti trascorsero sereni in una pace deliziosa che lo ripagò dei sacrifici economici fatti.
Una sera, aveva appena compiuto sessant’anni, tornando dal lavoro, avvertì distintamente che attorno a casa c’era un silenzio innaturale. Come se la villa, fino a quel momento viva, fosse all’improvviso deceduta di morte violenta. Una sensazione sgradevole che non sapeva spiegarsi. C’era stato o c’era ancora qualcuno.
Andò di stanza in stanza accendendo tutte le luci e controllando che ogni cosa fosse al proprio posto. Ispezionò scrupolosamente dentro gli armadi, gli abbaini e persino sotto il letto: tutto ero tranquillo, ma il turbamento aumentava anziché diminuire. Sul terrazzo si accorse che c’era un’apertura nel muro del sottotetto. Si ricordò solo allora che era da tempo che desiderava creare una sorta di ripostiglio, sfruttando quella parte chiusa della villa altrimenti inaccessibile, per riporre all’asciutto vasi e terriccio e quanto occorrente per il giardinaggio. Si era completamente dimenticato di aver concordato con l’amico muratore che il lavoro iniziasse proprio quella mattina, tanto da avergli consegnata tempo addietro una copia della chiave di casa. Insomma, si era preoccupato per niente. Prese una pila ed entrò attraverso la breccia: era curioso. Appena dentro capì che ci aveva visto giusto. Là dentro era ampio e sufficientemente alto per rimanere quasi in piedi al culmine del tetto. Vi avrebbe potuto riporre persino i mobili che non gli fossero serviti. Poi avvertì un odore particolare, quasi di incenso, ma molto più forte con note aspre e acide. Prendeva alla gola. Diresse il fascio di luce contro i muri: vi erano dappertutto solchi profondi, ripetuti graffi incisi nel cemento, come fosse stato di burro. C’era vissuto qualcuno là dentro, disperato per essere stato tenuto prigioniero; e adesso era libero. Poi sentì dei passi sul terrazzo; ebbe appena il tempo di veder filtrare una luce accecante attraverso la spaccatura nel muro. Non riusciva a muoversi né a parlare. Poi pian piano l’apertura fu richiusa e un buio spesso dilagò nel sottotetto.

56 pensieri su “Nel vecchio sottotetto

  1. The Lake House – Le mie passioni i miei hobby sono tanti, prima fra tutte la Fotografia e la Digiart. In questa Casa ci sono tanti bauli.. ognuno di essi contiene oggetti del passato e del presente che ho creato con le mie mani. Puoi trovarci dentro fotografie... bijoux... cartoline, quadri, ricette e tanto altro. Welcome !
    The Lake House il scrive:

    uhm… e adesso chi entra più nella mia casa…. 🙂 complimenti mi hai attaccato al monitor…

    • Ne sono felice, era proprio l’effetto che volevo ottenere
      (per staccarti basta aprire l’homepage di un qualunque sito di news on-line, soprattutto se parla di politica)
      🙂

  2. sherazade – rome, italy – "So qual'è il prezzo per conoscerti, e anche se posso sembrare riluttante a investire tutto quel patrimonio in una persona sola, non sopporterei l'idea di morire con tutto quel patrimonio"
    sherazade il scrive:

    No…non da leggere alle oo.19 in una notte di fine estate le finestre aperte 😉
    Dhet

      • sherazade – rome, italy – "So qual'è il prezzo per conoscerti, e anche se posso sembrare riluttante a investire tutto quel patrimonio in una persona sola, non sopporterei l'idea di morire con tutto quel patrimonio"
        sherazade il scrive:

        Grazie x la comprensione.

  3. Carme mammaquasidECOrosa – Dopo più di trent'anni di isterismi e paranoie finalmente diventa mamma. Decide che il suo pargolo merita il meglio con un occhio alla cura dell'ambiente che gli lascerà in eredità. Non avendo abbastanza denaro per permettersi un bravo psicologo, si sfoga sul blog mammaquasidecorosa.wordpress.com
    mammaquasidecorosa il scrive:

    Giurerei di aver scritto un commento qui, ieri sera. Qualcuno deve averlo rinchiuso nel sottotetto. OK, al bagno in compagnia per una settimana ma accidenti se è scritto bene, complimenti.

      • Carme mammaquasidECOrosa – Dopo più di trent'anni di isterismi e paranoie finalmente diventa mamma. Decide che il suo pargolo merita il meglio con un occhio alla cura dell'ambiente che gli lascerà in eredità. Non avendo abbastanza denaro per permettersi un bravo psicologo, si sfoga sul blog mammaquasidecorosa.wordpress.com
        mammaquasidecorosa il scrive:

        Devo capire che non tutti fanno immediata associazione ai miei ricordi d’infanzia. Dopo un film horror o un cartone un po’ più inquietante mi facevo accompagnare in bagno per settimane da mamma. Chissà perché quel luogo mi ispirava oscuri presagi. Era un modo per sottolineare il piccolo brivido che mi ha dato la lettura del racconto.

  4. Nazaria Di Biase – Laureata in Psicologia ed in Scienze della formazione primaria, dopo diverse esperienze in vari ambiti ( assistente all'infanzia, educatrice, amministrativa, addetta ufficio commerciale, addetta recupero crediti). Al momento sono e proseguo ad essere la mamma di due meravigliosi bambini che sono diventati il fulcro del mio mondo, la mia croce e la mia delizia. Ho smesso (ma solo parzialmente) di fare l’universitaria (perché in realtà sto selezionando il prossimo corso di laurea ed ho appena conseguito un master), ma sono riuscita nel mio sogno di essere una maestra. Anzi no, LA maestra Nazaria. Non insegnante, professoressa, etc etc. Volevo essere una maestra. E lo sono. Sognatrice da bambina e lettrice da sempre, vivo nel mio mondo parallelo circondata dalle parole.
    Nazaria Di Biase il scrive:

    buio spesso….adoro queste definizioni… Bellissimo racconto!

      • Nazaria Di Biase – Laureata in Psicologia ed in Scienze della formazione primaria, dopo diverse esperienze in vari ambiti ( assistente all'infanzia, educatrice, amministrativa, addetta ufficio commerciale, addetta recupero crediti). Al momento sono e proseguo ad essere la mamma di due meravigliosi bambini che sono diventati il fulcro del mio mondo, la mia croce e la mia delizia. Ho smesso (ma solo parzialmente) di fare l’universitaria (perché in realtà sto selezionando il prossimo corso di laurea ed ho appena conseguito un master), ma sono riuscita nel mio sogno di essere una maestra. Anzi no, LA maestra Nazaria. Non insegnante, professoressa, etc etc. Volevo essere una maestra. E lo sono. Sognatrice da bambina e lettrice da sempre, vivo nel mio mondo parallelo circondata dalle parole.
        Nazaria Di Biase il scrive:

        ☺️

  5. Pinuccia Dattoli – Sono una donna di sessantasette anni, mi piace il computer ci passo il mio tempo libero. Condivido con gli amici, le mie foto, le mie gif animate i miei viaggi in camper, le poesie e le preghiere che trovo su internet. Accetto commenti solo da siti seri!
    pinuccia513 il scrive:

    Bel racconto! come sempre sei bravissimo 🙂

  6. Diamine quella curiosità è costata cara a Flavio. Uno scambio tra l’indemoniato, curato a dovere dal nostro prete, che l’ha murato nel sottotetto, e il proprietario che dovrà fare l’indeminiato.
    Questi preti ne sanno una più del diavolo ma come loro non riescono a fabbricare i coperchi.
    Bella, piacevole e intrigante come tutti i tuoi racconti.

  7. ninjalaspia – Italia – Ho aperto questo blog due giorni prima che mi sottoponessi all'asportazione totale del seno sinistro. Negli anni è diventato il luogo delle amicizie del cuore e dell'anima. Chiacchiero in leggerezza con gli "amici di matita" di tutto, della Vita e dei cambiamenti. Do il benvenuto, quindi, a te che stai leggendo queste righe. Alla pagina "Eccomi!" saprai di più di me.
    ninjalaspia il scrive:

    no, vabbè, ma io vivo da sola in una casa con il sottotetto e in un luogo magico… e ora che faccio?

    😉 Bello e avvincente!

      • ninjalaspia – Italia – Ho aperto questo blog due giorni prima che mi sottoponessi all'asportazione totale del seno sinistro. Negli anni è diventato il luogo delle amicizie del cuore e dell'anima. Chiacchiero in leggerezza con gli "amici di matita" di tutto, della Vita e dei cambiamenti. Do il benvenuto, quindi, a te che stai leggendo queste righe. Alla pagina "Eccomi!" saprai di più di me.
        ninjalaspia il scrive:

        😄😃😳 giusto!

      • In effetti non mi è chiaro di quali strane presenze si tratta, non mi fido – solo perché lo dice il prete (che poteri sovrannaturali ha ? E chi lo garantisce che non si sbaglia?) che la casa fosse infestata da un angelo malefico…e se invece trattavasi di uno spirito protettore incompreso che è stato ingiustamente scacciato? Senza certezze…mi arrovello nel dubbio …Credo che sia stato il tuo intento aprire dei dubbi…o è un effetto involontario…E’ un rebus…indicami qualche viuzza…mi sento frastornata…un po’ come è accaduto sul bus di ritorno dal mare…dove l’autista -forse ubriaco- ha scambiato un camioncino di prodotti alimentari con una ambulanza e poi indicava le calette sbagliando nome…e mi chiedevo ma scherza o è seriamente confuso? Però nel tuo caso il discorso è diverso..perché tu sei sempre maledettamente lucido…anche fin troppo…quindi i dubbi nel leggere quello che scrivi aumentano…NON PUOI LASCIARE CHI LEGGE NEL GUADO E SENZA SALVAGENTE: HELP ME!

        • Allora…
          Il prete che era venuto a ‘disinfestare’ l’oscura presenza nella villa è un esorcista, che di lavoro fa proprio quello, cioè scacciare presenze demoniache da luoghi infestati o persone possedute (l’esorcistato è un ministero riconosciuto e praticato ancora oggi dalla Chiesa cattolica…); nessun potere sovrannaturale, dunque. Solo che il prete, anziché scacciare l’angelo malefico, forse per qualche difficoltà insorta (nel certificato infatti scriverà che la pratica aveva preso tempo) l’aveva rinchiuso nel sottotetto dove è rimasto prigioniero per dieci anni fino a quando il muratore di Flavio non ha aperto la breccia nel muro facendolo inavvertitamente uscire (il che non fa ben sperare sulle sorti del povero muratore). Segni della prigionia sono le unghiate lasciate sui muri interni al vano ove la presenza era rinchiusa. Una volta uscito, l’angelo malefico ha aspettato il ritorno di Flavio per chiuderlo dentro, a sua volta, in quella che era stata la sua prigione.
          Va bene come salvagente? 🙂

        • E si : può andare bene come salvagente, sperando in acque non agitate..anche perché non avevo in effetti capito…il problema è che ho una immaginazione molto fervida che può andare in direzione diversa a seconda dell’umore…VOGLIO STUDIARE DA ESORCISTA…SPECIALIZZANDOMI IN LIBERAZIONE DI ANGELI POSSEDUTI: CI SARANNO DEI CORSI?

      • E si che va bene come salvagente…sperando in acque non agitate…e mi hai fatto venire voglia di studiare da esorcista per liberare gli angeli posseduti: ci saranno dei corsi…?

  8. Michele Scarparo – Mi piace: la Grecia, il mare fuori stagione, la natura, il vento forte, il sole d'agosto, l'abbronzatura, il sudore figlio della fatica, dormire svestito, il formaggio di pecora, le erbe aromatiche, il vino fruttato, l'odore della sabbia bollente, le nuvole che corrono nel cielo, le luci della pianura viste di notte dalla cima di un monte, i piedi delle donne, i gatti che si strusciano, i sorrisi, i capelli slegati, un abbraccio la mattina appena sveglio, il caffè amaro, yogurt e miele, il profumo del lievito, volare con la fantasia, raccontare storie. Non mi piace: le promesse non mantenute, il mare in alta stagione, lo smog della val padana, il traffico in autostrada, non avere tempo, le parole che non si incastrano, la cattiveria in ogni sua forma, le bevande gassate, le feste con troppa gente, i libri scritti male, sentirmi inutile, i panni da lavare e da stirare, il lavoro che serve per pagare le bollette, lo stress, le pretese inutili, la televisione, i rumori quando scrivo, i cd che saltano, i gatti che perdono il pelo, dimenticare la caffettiera sul gas, guardare un foglio bianco e chiedermi: "E mo?"
    miscarparo70 il scrive:

    Più ti leggo più mi piace come scrivi.
    Complimenti, davvero.

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