«Il pieno per favore» fece scendendo dalla macchina. Il ragazzo, in tuta verde con due strisce rosse sulle spalle, fece un lieve segno di assenso e nel sistemare la manichetta nel bocchettone del serbatoio si aggiustò il bavero già alzato.
«Pensi che qui, trent’anni fa, c’era una scuola…» esordì Luca volgendo lo sguardo tutt’attorno come se stesse materializzando l’immagine in quell’istante. «È stata la mia scuola elementare…»
Il ragazzo fissava il gorgoglio del carburante che si immetteva a pressione nel buio del serbatoio. Un vago odore di benzina aleggiava attorno al ronzio del distributore.
«Sono tantissimi anni che non vengo da queste parti» continuò l’uomo osservando ora con insistenza il giovane. «E’ proprio tutto cambiato. Ci si illude che il tempo rimanga fermo a giustificare i nostri ricordi. Invece purtroppo non è così: la vita vissuta esiste solo nella nostra mente e tornare non è mai una buona idea.»
Il ragazzo faceva di sì con la testa cambiando ogni tanto la posizione delle gambe.
«Lei non crede?» chiese Luca con un tono immalinconito.
Per un po’ il ragazzo rimase fermo, poi estrasse la manichetta che con uno scatto secco riagganciò sul lato della colonnina con un rumore sordo:
«Sono cinquantacinque euro» fece con freddezza asciugandosi le mani in uno strofinaccio.
Luca lo squadrò per qualche frazione di secondo. Poi pagò e risalì in macchina non smettendo attraverso il finestrino di fissare il ragazzo, rimasto accanto a lui a ricambiargli l’occhiata senza capire.
Quando Luca già si era lontano dal piazzale, il giovane si tolse distrattamente l’auricolare dalle orecchie e, mettendo mano alla cintola, sostituì dal lettore un CD con un altro. Quindi prese a servire un altro cliente.
il silenzio aumenta il rischio di incontri.
A.
Bellissima la vignetta 🙂
la mancanza di dialogo … è sempre più evidente … quella può essere fatale! Ciao bric…
un colpo basso per i fanatici dell’iPod direi, anche se credo che le cuffie siano un modo per evitare la realtà e per entrare, anche se per poco, in un mondo etereo fatto di allucinazioni..
!!!
sempre di ottima fattura; brillante la vignetta; bacio, bric, da g***
Terrificante…ma vero..purtroppo vero…^^
sono passata a salutarti visto che sono sparita per un pò! buona giornata!
marinamaris
Che freddo, Briciola… dici che finiremo così tutti quanti? Inascoltati o incapaci di farlo?
..ed a causa del cd il ragazzo 29enne non seppe mai che colui che gli stava di fronte boccheggiante come un pesce era suo padre. Un certo Gates.. Bill Gates..
La miglior vendetta è pensare a come invecchierà il ragazzo… perchè invecchierà, oh se invecchierà! E per lui sarà anche peggio, perchè non avrà ricordi… ;))) Un bacione Luna
E sono scene che si ritrovano spesso…accadono e sempre con maggior frequenza e tolgono importanza. Non solo per chi parla ma anche per chi non ascolta. Non si impara se non si ascolta e si impara ascoltando la vita di tutti i giorni, un benemerito sconosciuto che ha qualcosa da dire 🙂 Io credo questo…..:)
E dai rimonta in sella!!!!!!! ;)))))
ah, non ho capito, aspetta che mi tolgo gli auricolari. Fatto, dicevi? 🙂
Peccato, due chiacchiere non si dovrebbero mai rifiutare.
Buona giornata!
molto reale e attuale…purtroppo non si ascolta piu’ molto…e se invece ci si fermasse per un secondo.. be’…diciamo che come senso, l’udito, e’ molto sottovalutato… 🙂 buona giornata 🙂
c’è post@ per te; bacio, g*
(eh sì… a volte si tende a estraniarsi dalla realtà e a rifiutare la comunicazione tramite le cuffiette…)
bellissima la vignetta
Doveva essere un minuscolo e invisibile lettore MP3, non un lettore Cd… :-)))
madonna che tristezza……… a me pure m’è capitato…… in senso lato
menomale era solo un cd… pensavo peggio…
sai che ho immaginato un altro finale? qualcosa che facesse nuovamente cambiare tutto, che so? una sigarettina che facesse esplodere l’area di servzio, cosette così, tranquille…
ma il tuo è glaciale!!!