Renato era appena entrato nella sala e la luce intensa della mattinata gli era venuta incontro dall’ampia terrazza sul mare. L’amico aveva tanto insistito perché lui andasse a vedere il nuovo appartamento ma, prima per lavoro, poi per ragioni di salute, aveva sempre rimandato. Ed adesso il momento era arrivato e lo stava sorprendendo.
L’arredamento rispecchiava lo stile dell’amico e, anche se non si poteva non notare la mancanza di un tocco femminile, l’atmosfera era molto gradevole e rilassante. Il pezzo forte era però il panorama che si apriva sul golfo: toglieva il respiro e l’occhio riusciva a spaziare libero verso l’orizzonte a dispetto di qualche vela di cutter che galleggiava su di un blu così intenso da sembrare finto.
«Complimenti, mio caro, complimenti davvero…» gli disse sinceramente rientrando in casa e sorbendo il caffè che Ademaro gli aveva appena allungato. «Ora che hai una casa così non ti resta che sposarti… del resto la fidanzata ce l’hai, e pure bella.»
L’amico, prima di sedersi, lo guardò torvo in modo simpatico e poi gli disse: «la casa non ha niente a che vedere con la fidanzata, come la chiami tu… c’è tempo per mettere su famiglia e nessuno dei due ha fretta di fare un simile passo.»
Renato sorrise. Sapeva che quello era un argomento “scottante” anche perché l’amico lo aveva affrontato probabilmente chissà quante altre volte tra amici e parenti. Decisero di parlare d’altro, del loro hobby comune e di un possibile prossimo viaggio assieme in Canada.
Poi Ademaro si mise a parlare della casa, di come fosse stato un affare comprarla e che vantaggi aveva, visto che riusciva infatti a coniugare la pace della semi campagna con la comodità di poter essere a pochi minuti dal centro. E poi non faceva che decantare la tranquillità e il silenzio di quei luoghi.
Non era ancora sopita nell’aria la suggestione che avevano creato quest’ultime parole che si sentirono alcuni passaggi insistenti di un aereo da turismo sopra di loro e poi forse anche quello di un elicottero.
«Alla faccia del silenzio… ma sei vicino a un aeroporto?» gli chiese Renato incuriosito.
«No, perché?»
«Come, non li senti?» disse alzando l’indice verso il soffitto.
«Ah, no… si tratta di Annukka…»
«Annukka?»
«Sì… è una procace signora finlandese che ha comprato l’attico…»
«…»
«E questa è l’ora in cui fa sempre il bagno nuda nel suo idromassaggio che ha sistemato en plein air sul terrazzo. Ci sono persino i video su YouTube… Sai com’è la gente… Mezz’oretta ed è tutto finito. A questa casa non manca proprio nulla… te l’assicuro, amico mio» e gli fece l’occhiolino.
Saludos, link a masticadoresItalia Juan https://masticadoresitalia.wordpress.com/2021/05/07/annukka-2/
Voyeuristico.
Un caro saluto.
Univers
Divertente 😀
Un incontro dove posso sorridere perché la fantasia aiuta a creare liberamente oltre la realtà. Grazie
🤗🌹
Affare? …per gli altri…Ademaro non vede nulla …sta sotto e la terrazza non è visibile…per vedere la performance dovrebbe volare…ahahaha…
Bel pezzo…
alla faccia dellìidromassaggio ma forse è un massaggio di altro genere.
Divertente il finale
Apperó, forse un idromassaggio più silenzioso?
???
Ma è l’aereo e l’elicottero a fare rumore, mica l’idromassaggio…
😂
Muoio! 😀
Effettivamente i finnici il debole per le vasche da bagno en plein air ce l’hanno! 🙂 🙂 🙂
ma beata lei io sto in clausura da appartamento
Se però hai il terrazzino…
😏
Eh si mi metto lì
lol 😀 “procace” !!!!
ps: “Complimenti, mia caro” 🙂
In mancanza di meglio ho dato un like al racconto, però avrei preferito darlo alla procace finlandese!
😛 😛 😛
Mi ha detto di dirti che apprezza il tuo like…
certo che come vicina di casa non era male
Beata Annukka!!! L’attico con l’idromassaggio farebbe proprio comodo in momento di claustrofobia come quelli che viviamo! Me la presento? 😁