«Adesso ho capito chi ha cucinato il piatto speciale del giorno, martedì alla mensa…»
«Eh?» riemerse Kenny dal compulsare il suo cellulare grattandosi una guancia. Kenny aveva sempre le mani in faccia. Per aggiustarsi gli occhiali, toccarsi il naso, stropicciarsi una palpebra. Paulo non ricordava di una foto che ritraesse Kenny senza che il viso fosse parzialmente coperto da una sua mano. ‘È proprio strano’ pensò in quel momento.
«Ti stavo dicendo che ho appena capito chi ha cucinato martedì a pranzo quel piatto che ti è piaciuto tanto…»
«Lo spezzatino alle mille erbe?» fece Kenny poggiando il telefonino sul tavolo accanto alla tazza del caffè.
«Proprio quello.»
«Mai mangiato niente di simile. Peccato che non l’hai voluto assaggiare…»
«Sono vegano, lo sai…»
«Sì, lo so, ma davanti a una cosa simile, potresti anche ravvederti…»
Paulo lo guardò male. Ma poi gli sorrise. Era Kenny “maninfaccia”. Lui era così: quello che pensava diceva, senza filtri, come i bambini.
«Pensa che sono andato dalla mia amica in cucina, Mina» raccontò Kenny con un’espressione estasiata «e mi sono fatto dare dello spezzatino pure un doggy-bag per mia moglie così magari capiva come si faceva e me lo rifaceva…»
«Ed è piaciuto anche a lei, mi pare di capire…»
«Altroché, anche il bambino più piccolo se l’è mangiato tutto, sai? Che ancora non ha neppure tutti i denti.»
Paulo aveva ripreso a leggere il giornale, sfogliando con calma le parti interne.
«E allora chi l’ha preparato?»
«Cosa?» chiese Paulo con aria sorniona.
«Lo spezzatino alle mille erbe, no?» rispose Kenny con aria un po’ scocciata mettendosi l’indice in un orecchio.
«Ah, quello… È stato Angela!»
«Angela?»
«Angela!»
«Ma chi, quella moretta, scura di carnagione, con gli occhi sempre bassi e che non sai mai quello che pensa?»
«Proprio lei…»
«Ma non dà mai confidenza a nessuno…»
«E questo cosa c’entra con la ricetta dello spezzatino alle mille erbe?» obbiettò Paulo bevendosi un altro sorso del suo frullato.
«Sì, hai ragione, c’entra poco… però c’entra con il fatto che tu sia venuto a sapere che lo ha preparato lei.»
«Se è per questo è scritto sul giornale!»
«Addirittura? Le hanno dato un premio?»
«Non proprio. Le daranno qualcos’altro.»
«E cioè?»
«Forse l’ergastolo.»
«Non capisco.»
«Qui dice che dopo sette anni di convivenza il fidanzato l’ha mollata all’improvviso per un’altra…»
«E allora?»
«E allora lei non ci ha pensato due volte: l’ha accoltellato.»
«…»
«Si è liberata di alcune parti del corpo e con il resto ci ha fatto lo spezzatino. Alle mille erbe. Hanno trovato un dente del fidanzato nel frullatore…»
Pensavo ad un gatto, finale delizioso come lo spezzatino!
Perché la vita, alla fin fine, sa sempre sorprendere 🙂
Godibile e con un finale… amarognolo/piccante. Un saluto. Univers
Bello! Hai toccato il tasto giusto caro Briciola: è un fatto di cronaca ed è questo che fa paura, perché è successo. Il genere horror è il legittimo discendente delle fiabe antiche che ci ricordano che siamo esseri fragili. I mostri alieni mangiacervelli non esistono (o non sono stati scoperti), ma i pazzi assassini sì: anche il vicino di casa potrebbe esserne uno. Grande racconto!
Non ho capito perché lo spezzatino è stato fatto assaggiare a tutti!!!
Ma un boccone in privato no?
ahahah
veramente squisito lo spezzatino mille erbe. Gustoso e saporito.
Chissà cosa avrà pensato Kenny
Su una cosa mi duole doverti correggere: non si trattava di uno spezzatino alle mille erbe, ma di un piatto tradizionale a base di riso e pollo speziato chiamato Chicken Machboos.
🙂
Licenza poetica… 🙂
Capisco.
🙂
Certo che quando la realtà supera la fantasia è il caso di cominciare a preoccuparsi.
Certo, tutto sommato ho riportato un fatto di cronaca; l’agghiacciante è questa constatazione.
Hai ragione, altro che zombi o fantasmi, quella che fa più paura è proprio la realtà.
🙁
agghiacciante! ma per i tuoi racconti si rabbrividisce volentieri:-)
Carino!
Il dente risulterebbe indigesto!😂😂😂
Raccontino delizioso!
😨 finale rivoltante.
Bono!!!! .-D
😀
E se si frullano i pezzetti non cuoce meglio? Io penso di si
Ahahah
Comunque se non viene buono…lo si può sempre immaginare buono, come lo vorresti…è questione di fantasia…ahahah
Certo che lo spezzatino così è una delizia…buona idea…voglio provare…
Molto carino questo breve racconto! Mi hai fatto venire voglia di riguardarmi Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, un film molto indovinato in questi giorni in cui si parla di violenza sulle donne, magari con mia figlia di 14 anni che non lo conosce. Buona giornata, Elena