Io sono pietra

Io sono pietra. E fango e acqua. E sono le tue lacrime. Il riflesso sghembo negli occhi tuoi di meraviglia. Il tuo sospiro sopra le nubi che assalgono i monti prendendoli alle spalle. Sono la vita che si scorda d’esser viva e la foglia che cade e cade senza mai toccar terra. Avrei voluto spiegarti, far compagnia ai tuoi pensieri adulti, essere la mano invisibile che ti sorreggeva negli equilibri di vita. Il vuoto ha finito invece per sovrastare ogni parola. Ha divorato pareti e alberi e colori. I piedi si son fatti radici e le mani nido per preghiere mai dette. Ecco, ti sorrido nel mio sorriso di brina, ma in verità da tempo non esisto più. Ti accarezzo con la mia immagine sempre più sottile, un’ombra della sera che va incontro alla notte.

18 pensieri su “Io sono pietra

  1. Trovo bellissimo quello che hai detto… Le parole davvero scaldano anche quando sono tristi. molto bella l’immagine “essere la mano invisibile che ti sorregge negli equilibri di vita”… Siamo davvero tutti in equilibri precari e una mano invisibile che ti sorregge è il massimo che possiamo desiderare. Giulia

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