In realtà si tratta di un film che ho visto non so quante volte, ma che non riesco a far a meno di rivedere quando viene riproposto. Mi piacciono in particolare, oltre all’ambientazione in sé, i due attori principali, Fernandel e Gino Cervi, ma soprattutto quest’ultimo per il quale ho avuto da sempre (insieme a Tino Buazzelli) una particolare predilezione. Mi piace poi il cinema d’antan perché lo trovo pieno di fascino.
E, come sempre faccio per i film che vedo (ma non solo per questi), cerco poi notizie di approfondimento sul web, giusto per entrare nel backstage e ‘dentro’ alla pellicola e capire di più e oltre le immagini.
Sin qui nulla di strano, mi rendo conto, a parte la curiosità per queste semplici informazioni, se non fosse che mi si è stampata nella mente l’immagine di un cimitero che, all’improvviso, si mostra, all’ignaro personaggio (la signora Maria del racconto) con tutte le tombe scoperchiate; questo però non per una improbabile invasione di zombie ma (per una avvenuta prima del tempo) resurrezione dei corpi. Non so esattamente perché la tomba di Fernandel abbia innescato questo genere di spunto, ma così è stato.
Devo anche dire che, dopo aver scritto questa storia, sono stato molto incerto se pubblicarla o meno. Quando si toccano aspetti che hanno a che fare in qualche modo con la religione non si sa mai quali possano essere le reazioni (o gli equivoci) che si possono suscitare. Poi ho pensato che c’era molta ironia nel racconto e che, con la leggerezza del tono, poteva essere, tutto sommato, un ‘prodotto’ accettabile.
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Bellissimo!!! Il racconto e questo tuo interessamento al cinema di un pò di tempo fa…(il mio) che adoro, la serie di Fernandel e Cervi l’ho vista tutta. Un argomento così delicato a volte ha bisogno di un pò di leggerezza, l’importante è non offendere nessuno in particolare.
Mi piace leggere quello che c’è dietro i tuoi racconti, questa tua idea di farlo sapere mi piace tantissimo.
Quando dici che non sai perchè Fernandel ti abbia ispirato questa cosa…ho pensato che è un personaggio talmente singolare, vitale che verrebbe la voglia di conoscerlo.
Tema interessante e divertente, quello delle resurrezioni non completamente riuscite. Mi hanno parlato bene di una serie tv che affronta un tema analogo: Les Revenants
Bè non l’avrei capito mai che sotto sotto c’era Don Camillo…non ci sarei mai arrivata…è così simpatico da essere insospettabile…ahahaha…certo che se ognuno sapesse guardare oltre le apparenze la società avrebbe molte meno problematiche e si vivrebbe più serenamente!
CIAO
Trovo interessante capire il percorso creativo che dietro un’opera, sai?