Ogni tanto si guardava nella vetrina. Si vedeva goffo in quell’impermeabile sformato. Lo ingrossava alquanto, facendolo sembrare un sacco semipieno di spazzatura. Ma non c’era posto per commiserarsi. Era felice. Felice che sua figlia l’avesse coinvolto nell’organizzazione della festa di compleanno. ‘Devo comprare le candeline, le scegliamo insieme?’ gli aveva chiesto quella mattina e lui adesso era lì, davanti al negozio, tutto compreso nel suo ruolo di consigliere, anche se per una manciata di candeline. ‘Abbiano solo candele dispettine…’ aveva avvertito subito il negoziante dall’aria da sacrestano pentito. ‘Sì, quelle che si riaccendono quando ci si soffia sopra…’ Così avevano cercato altrove, in più negozi, come due coetanei, fino a quando la signora anziana di una cartoleria le aveva tirate fuori da una scatola dal bordo annerito per l’umidità. La figlia aveva l’aria dubbiosa, ma lui aveva rotto ogni indugio, forte del suo ruolo: «Sono quelle classiche, quelle di una volta… vai sul sicuro».
La ragazza guardò il padre con aria interrogativa, ma poi con piglio deciso ne prese diciotto.
«Diciotto, eh?» fece lui tirando fuori i soldi. «Compiuti i diciotto anni, si finisce in seguito per comprarne solo una…» Lui guardò la negoziante cercando complicità, ma la battuta cadde nel vuoto. La signora anziana increspò appena le labbra mentre finiva il pacchetto e la figlia, rimasta seria, si guardava attorno per vedere se c’era qualcos’altro che potesse interessarla. L’uomo si sentì perso: «Sì, insomma, hai fatto proprio bene…» ripeté alla figlia: «sono quelle classiche, come quelle di una volta».
«L’hai già detto, papà!» disse lei con aria di finto rimprovero.
«Perché che ho detto?»
Usciti dalla cartoleria li investì il profumo della vicina panetteria che doveva aver appena sfornato delle crostate. Lo stridio delle rondini si fece per un attimo più acuto e lei sorrise in modo liberatorio.
«Sei contenta?» fece lui specchiandosi nei suoi occhi.
«Sì, lo sono». Lei gli prese la mano leggendogli sul viso ancora quell’imbarazzo di poco prima. «Sono candeline che faranno la loro figura. Sono proprio quelle classiche, che vanno bene su qualsiasi torta. Sono come quelle di una volta, insomma» disse lei senza un filo di ironia.
«Ah sì!» fece lui, intrecciando le dita di lei con le sue. «L’avevi notato anche tu, vero?»