Il racconto “Trullallà” è un omaggio al film ‘Prendi i soldi e scappa’ del 1969 di Woody Allen, in particolare alla scena della (prima) rapina, quella cioè dove il rapinatore non viene preso sul serio perché il funzionario di banca non riesce a comprendere il tenore del biglietto consegnatogli su cui, anziché “vi tengo sotto tiro”, leggeva “vi tengo sotto giro” (la seconda rapina del film è quella invece delle due rapine simultanee)”.
Il racconto ha una trama più articolata rispetto alla pellicola e ne ho accentuato il tono surreale; l’atmosfera tuttavia è la stessa. Peraltro vi ho innestato anche qualche nota comica, alla “Ammutta Muddica” di Aldo Giovanni e Giacomo (in questo spettacolo c’è infatti proprio uno sketch relativo a un’altra rapina “disastrosa”), giusto per dare un tocco personale.
Il film ‘Prendi i soldi e scappa’ è sicuramente uno di quei film che non bisogna perdere perché fanno parte, anche se in tono minore rispetto ad altri eccelsi, della storia del cinema mondiale (insieme per la verità a “Io ed Annie“, “Zelig” e “Provaci ancora Sam” dello stesso Woody Allen).
Avevo anche pensato a una variazione della trama che però poi ho voluto abbandonare perché il racconto si sarebbe allungato troppo. L’anziana signora con l’ombrello, stanca di aspettare in fila, andava infatti a interloquire con la cassiera, il Funzionario e i due rapinatori. L’idea iniziale era che, avendo capito per una intuizione tutta femminile, che era in corso una rapina, si intrometteva nella discussione chiedendo che le si consentisse di ritirare la pensione perché doveva andare a giocare a burraco con le amiche.
Infine una nota a margine: da quel che mi risulta, al giorno d’oggi, le pensioni (e gli stipendi) non si ritirano più alle poste o in banca ma vanno obbligatoriamente accreditate su un conto corrente (proprio per evitare le rapine e gli scippi, soprattutto ai danni di persone anziane). Il racconto è ambientato quindi in un (indefinito) periodo precedente a questa riforma.
L’immagine di apertura del racconto (e più sopra, all’inizio di questa pagina, è riportato un particolare) è tratta, come al solito, dal web e più precisamente da un sito specializzato in wallpaper e rappresenta (ovviamente) il caveau di una banca.
[space]
Vai al racconto –> “Trullallà”
↵↵ torna all’indice Dietro al Racconto