Del perché delle bombe d’acqua

Recenti studi dell’Università Stuntford in Massachusetts dell’équipe chimica guidata dal prof Jhon Leone, eminente scienziato di origini italiane, ha trovato le basi scientifiche del formarsi delle cosiddette ‘bombe d’acqua’.

La elaborazione dei dati ottenuti con i palloni sonda della serie Hercules Atlas 2 e del satellite Audrey 9000 lanciato dagli USA nel febbraio di quest’anno, ha consentito di mettere a punto la teoria secondo cui sarebbe il poliviniltetrapiralidone (PTP) il responsabile dell’alterazione delle tensione superficiale delle piccole goccioline (solitamente di 0,01 mm di diametro) che di solito compongono le nubi (soprattutto i cumulonembi, immagine qui sopra) che vediamo nei nostri cieli all’approssimarsi dei temporali.

Le molecole di PTP, originate soprattutto dagli scarichi delle autovetture ma anche da alcuni cicli produttivi dei polimeri della plastica, vengono trasportate ad alta quota con le termiche delle giornate molto calde, ove si combinano chimicamente con la membrana esterna delle goccioline in sospensione (che formano le nubi) aumentandone la resistenza.

In altre parole il PTP rende più forte la pellicola contenitiva delle gocce che, come tanti ‘sacchetti’, finiscono per contenere molto più vapore acqueo e molte più goccioline in sospensione del consueto, proprio per l’accresciuta capacità tensiva esterna che le tiene unite.

Con il venire a contatto con correnti fredde i sacchetti si condensano all’improvviso trovando la forza di rompere la membrana di supporto rilasciando così pioggia in una quantità mediamente maggiore che innesca, a sua volta, con l’attraversamento dell’atmosfera e delle altre nubi, la frattura contemporanea di altre membrane con l’effetto complanare di caduta al suolo di una grande massa di pioggia per unità di tempo.

L’équipe del prof. Leone, nella sua relazione pubblicata di recente sulla Chimical American Review, l’autorevole pubblicazione scientifica di Boston, ha affermato che il tasso di PTP è in forte crescita nei nostri cieli soprattutto a seguito della Great Chinese Pollution, l’inquinamento massivo da parte della Cina, che, trasportato nel resto del mondo dai forti eventi della stratosfera, alterano sempre più i macro e microclimi mondiali.


ATTENZIONE: questa è una bufala inventata da Briciolanellatte Weblog
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Finito di scrivere il 3 settembre 2017
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