L’argomento è piuttosto particolare e non saprei immaginare le ragioni per le quali viene ricercato.
Forse gli interessati si sono ritrovati nel giardino delle uova in un nido e vogliono sapere se sono di questo tipo di uccello (ma quante volte può essere mai successo?).
Comunque, per trattare dell’argomento delle uova di usignolo, dalle mie ricerche ho saputo che a occuparsi di costruire il nido (a forma di coppa) è solo l’usignolo femmina che lo sistema in prossimità del terreno o addirittura in buche del terreno, vicino ai corsi d’acqua, usando rami di edera, fili d’erba, foglie e rametti secchi, su un fondo ammorbidito da piume.
L’usignolo depone le uova (4 o 6 uova di color scuro verdastro puntinate) una volta sola all’anno (massimo due nelle zone più calde meridionali) tra la metà maggio e metà giugno e la covata (di cui si occupa sempre e solo la femmina); la covata dura 13 o 14 giorni, ma i piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori (finalmente l’usignolo maschio fa qualcosa di concreto oltre che cantare).
Dopo 11 o 12 giorni i pulli (i piccoli) abbandonano il nido ma vengono seguiti dai genitori ancora per 14 o 15 giorni.
Prima di concludere, a chi non fosse interessato solo alle uova, vorrei ricordare alcune curiosità di questo particolare turdide, così celebrato per il suo canto melodioso:
è un uccello migratore (sverna nell’Africa tropicale ed è presente nel nostro habitat solo a partire da metà marzo sino a tutto l’estate);
- i maschi e le femmine migrano separatamente, venti giorni gli uni dalle altre; i maschi arrivano prima e iniziano a cantare;
- a dispetto del suo canto l’usignolo ha una livrea molto modesta (bruno rossastra) e non vi è dimorfismo sessuale (i maschi, cioè, non si differenziano dalle femmine);
- è solo il maschio che canta;
- il maschio può cantare anche trecento motivi diversi in una notte che possono essere pure differenti a seconda delle zone di provenienza;
- il canto non è innato nell’uccello, ma viene imparato per imitazione da altri adulti entro il primo anno di età, in particolare dal padre;
- il maschio canta di notte quando arriva nel nostro paese dalla migrazione giusto per attirare la femmina e, di giorno, solo durante la cova; nei giorni immediatamente successivi smette;
- il suo nome in latino significa ‘io canto al crepuscolo’.
Per chi volesse infine ascoltare il verso dell’usignolo in modo un po’ diverso dal solito, vale a dire nell’interpretazione grafica dell’artista australiano Andy Thomas, lo può ascoltare (e vedere) a questo link —> La figura sonora di Andy Thomas.
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