Quando il freezer si spegne – come venirlo a sapere

freezerA volte si ha la necessità di sapere se in una casa che non frequentiamo quotidianamente (come per esempio una seconda casa) o quella di residenza, se siamo partiti per un viaggio, l’erogazione dell’energia elettrica ha avuto un’interruzione.

Questo è utile saperlo per ciò che conserviamo in frigo e nel freezer.

La corrente potrebbe infatti tornare prima del nostro arrivo con il risultato che potremmo non accorgerci che il prodotto congelato è stato sì scongelato (in tutto o in parte) ma anche ricongelato, interrompendo così la catena del freddo (per saperne di più sui rischi alla salute del ricongelamento degli alimenti –> Scongelare e ricongelare gli alimenti).

Ci sono dei dispositivi elettronici reperibili su internet che avvisano l’utente, con un messaggio sul telefonino, sia dell’interruzione che della ripresa della erogazione della corrente.

Non sempre però questi dispositivi sono facili da usare e hanno un loro costo (senza parlare della necessità di comprare una schedina telefonica apposita da ricordarsi di ricaricare). Io ne ho fatto ricorso in passato e non sono rimasto soddisfatto.

Tre modi per accorgersi della interruzione a nostra insaputa della catena del freddo.

Ci sono però almeno altri tre accorgimenti molto semplici cui si può ricorrere con il fai-da-te:

  • l’uso di una moneta;
  • il trucco del barattolo riempito d’acqua, verticalmente;
  • il trucco del collo di bottiglia rovesciato.

Ma vediamo in dettaglio.

Primo accorgimento

barattolo - monetaUn primo modo alternativo e fai-da-te è quello descritto su Blastingnews (–> Perché lasciare una moneta nel frigorifero) ed è questo: riponi una tazza di acqua nel congelatore per farla ghiacciare e quindi adagia una monetina sulla parte congelata; se la ritrovi sul fondo della tazza vorrà dire che il freezer si è scongelato e poi ricongelato.

Questo sistema consente di accorgersi anche degli scongelamenti parziali (la moneta la ritroveremo infatti all’interno del blocco di ghiaccio a diversa profondità a seconda della durata dell’assenza di corrente).

Secondo accorgimento

foto A – clicca sull’immagine per vedere meglio

Un secondo accorgimento, altrettanto semplice e utile per capire se l’interruzione di energia elettrica è stata significativa (perché è bene ricordare che se il reparto freezer è a maggior tenuta rispetto al frigo, dopo circa quattro ore, la temperatura calda esterna penetrerà fatalmente al suo interno) è quello che vado a spiegare.

È sufficiente prendere un barattolo di vetro o di plastica purché trasparente.

barattolo

foto B – clicca sull’immagine per vedere meglio

Riempi il barattolo a metà di acqua (foto A, non quindi completamente in quanto, nel caso di barattolo di vetro, al congelamento, fatalmente si romperà, il che è ovviamente da evitare) chiudilo bene con il coperchio (fai la prova che non perda, capovolgendolo), dopo di che reclinalo per la sua altezza (foto B) e in questa posizione mettilo nel freezer.

Una volta che il liquido sarà congelato, raddrizza il barattolo mettendolo “in piedi”, cioè nella sua posizione naturale (come in foto C), lasciandolo sempre all’interno del freezer. Il blocco di ghiaccio, all’interno del contenitore, rimarrà fermo nella sua verticalizzazione.

Jar

Foto C – clicca sull’immagine per vedere meglio

A questo punto, se il frigo dovesse spegnersi, il liquido all’interno del nostro barattolo si scioglierà  trascorse le quattro ore di cui si diceva prima; essendo il barattolo “in piedi”, il liquido per gravitazione si depositerà sul fondo sicché, se si dovesse ricongelare, una volta aperto il barattolo, troveremmo il liquido ricongelato in posizione trasversale rispetto al barattolo (come nella posizione della foto A, per intenderci) e non più in verticale (come in foto C).

Semplice, no?

Terzo accorgimento

foto D – clicca sull’immagine per ingrandirla

Infine, un terzo trucco per la verifica dell’avvenuto decongelamento, altrettanto pratico (ma forse un pochino più elaborato), è quello che può essere agevolmente ottenuto con una normale bottiglietta di plastica per l’acqua (quella da 50 ml, per capirci, foto D).

E – clicca sull’immagine per ingrandirla

Dividi con una forbice la bottiglietta in due parti (1/3 e 2/3, foto E).

Capovolgi la parte superiore (il collo della bottiglia) in modo da incastrarla in quella inferiore del basamento (foto F).

foto F – clicca sulla foto per ingrandirla

A questo punto, avendo cura di aver avvitato il tappo, si può riempire d’acqua il collo della bottiglia che hai rovesciato, (foto G); il tutto (sia la parte che contiene l’acqua sia la parte sotto cui è appoggiata) va nel freezer.

Foto G – clicca sull’immagine per ingrandirla

Una volta che il liquido si sarà congelato (foto H) possiamo separare per un attimo il collo della bottiglia dal suo basamento svitando il tappo per poi reinserirlo (ora senza tappo) nel suo basamento, così come era prima. Il tutto va conservato nel freezer.

bottiglietta

Foto H – clicca sulla foto per ingrandirla

Il freezer che si è spento per assenza di corrente, scongelata l’acqua nella parte superiore del nostro accorgimento, la farà passare liquida attraverso il collo della bottiglia (essendo stato rimosso il tappo), defluendo così nel basamento sottostante dove si ricongelerà con il ritorno della corrente elettrica. Lo spostamento del liquido quindi, dal livello superiore a quello inferiore, rivelerà che si è verificato il temuto blackout.

Anche questo sistema consente di “misurare” quanto tempo è durata la scongelazione. La quantità di liquido raccolta sul fondo potrà infatti darci un’indicazione anche se approssimativa in questo senso, così come ci potrà aiutare il segnare con un pennarello il livello dell’acqua ghiacciata nella parte superiore del marchingegno.

Ora finalmente potrai decidere cosa fare del cibo che si trovava nel frigo e nel freezer prima del blackout per operare una scelta consapevole (e responsabile) degli alimenti decongelati e ricongelati
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