Ho cercato di raccogliere qui tutte le fasi di scritturazione di un racconto (e di editing) che sono (per me) necessarie (e che puntualmente compio) prima della pubblicazione su wordpress.
A volte non ci si pensa o non si immagina neppure, quando si legge sul blog il racconto, a tutto il lavoro che c’è dietro.
Come spesso accade, tutto ciò che ha l’apparenza della ‘semplicità’ e della naturalezza richiede invece, a monte, una complicata attività preparatoria.
Ecco quindi sintetizzati i vari step (per una rapida infografica d’insieme –> Meno è meglio – L’editing riduttivo per valorizzare il testo). Quando necessario, ho inserito dei rimandi (link) ad altre pagine di questa stessa Sezione dove potrà essere approfondita la relativa tematica toccata:
- ideazione della storia (–> Come farsi venire in mente una buona idea per un racconto; –> Quando la storia ti aiuta a scrivere la storia; –>Come allenare il muscolo della fantasia;–> Come far scoccare la scintilla della creatività); sistemazione ‘a punti molli‘ (come direbbe un sarto) della trama; verifica di tenuta complessiva e valutazione di resa finale;
se supera questa prima fase di validazione:
- prima stesura scritta; la scrittura in questa fase è rapida e concitata, in quanto va dietro all’ideazione ancora non completa nei particolari; quindi nessuna attenzione alla forma, né alla precisazione terminologica delle parole o alla punteggiatura; abbozzo dei personaggi (–> Prendere spunto dalla realtà per creare un buon Personaggio; –> Come il Personaggio interagisce con gli altri Personaggi;); verifica di plausibilità e di verosimiglianza del racconto; titolo provvisorio del testo;
- seconda stesura; vengono inserite eventuali integrazioni per assestare la quadratura della trama; fase di massima espansione del testo, ma anche di eliminazione grossolana del superfluo; prima registrazione dei termini usati (–> Lingua, lessico e linguaggio – Differenze tra concetti simili; –> Lo spazio negativo tra le parole scritte. Di cosa si tratta; –> La precisazione terminologica delle parole; –> L’importanza di orientarsi tra i significati delle parole); sbozzatura dei personaggi;
- tracciamento dell’ambientazione; scelta del (possibile) finale migliore (–> Il finale aperto del racconto. Il ruolo chiave del Lettore; –> Lasciare che il racconto sia terminato dal Lettore);
- terza stesura; verifica dei passaggi di snodo della storia –> La fabula e l’intreccio del racconto; eventuale messa in opera, a seconda del tipo di racconto, di tecniche di depistaggio del lettore in modo da allontanarlo da una conclusione prevedibile; verifica della tenuta della conclusione e quindi dell’incipit; primo controllo sulla punteggiatura (–> Come usare il punto e virgola; Come usare la virgola; –> Come usare il punto e i punti di sospensione), primo controllo sulla ortografia e sulla sintassi;
- focus sulla personalità dei personaggi (–> Una scheda per meglio gestire ogni Personaggio) lavoro di profilazione e accentuazione della loro traccia dinamica (tridimensionalità); operazione di naming dei personaggi –> Assegnare al Personaggio il nome adatto, creazione di un eventuale sottolivello narrativo –> Il subintreccio – Come costruire storie parallele; scelta definitiva del finale;
affinamento in punto di precisione del linguaggio (–> Lingua, lessico e linguaggio – Differenze tra concetti simili; –> Lo spazio negativo tra le parole scritte. Di cosa si tratta; –> La precisazione terminologica delle parole; –> L’importanza di orientarsi tra i significati delle parole, ricerca delle immagini mentali, delle metafore ( –> Come far scoccare la scintilla della creatività) e, complessivamente del livello superiore espressivo di impatto effettuale;
- inizia la fase opposta a quella iniziale di espansione del testo con riduzione per sottrazione di quanto non necessario e operazione di decluttering con eliminazione di tutto ciò che non è essenziale o strumentale al racconto (–> Meno è meglio – L’editing riduttivo per valorizzare il testo), ricerca della essenza stilistica;
- verifica dei ‘punti di vista’ dell’io narrante (–> La scelta della persona narrante, il punto di vista dell’Autore) e in particolare dei personaggi: esame della storia vista dall’interno (foro interno) dei personaggi (–> Come il Personaggio interagisce con gli altri Personaggi); controllo di ciò che entra o non entra nel ‘vissuto’ loro assegnato (–> Lo spazio negativo tra le parole scritte. Di cosa si tratta); la trama viene tesa, con controllo di congruenza dei personaggi nella storia e applicazione della regola della interdipendenza narrativa (–> L’interdipendenza narrativa – Tutte le parti della storia sono collegate); verifica dei registri di dialogo dei personaggi (–> Lingua, lessico e linguaggio – Differenze tra concetti simili), continua l’attività di prosciugamento delle espressioni usate e valorizzazione del livello superiore, formale ed espressivo, raggiunto nella fase precedente; ultimazione del controllo ‘grezzo’ sulla punteggiatura e sulla sintassi;
- controllo sulle ripetizioni, sui sinonimi e sulle allitterazioni;
- prima verifica di fluidità, aggiustamento della punteggiatura;
- controllo sulla velocità del narrato (–> L’effetto cinematografico nella scrittura) e del ritmo interno allo scritto, verifica della costanza di velocità, intervento specifico sulla punteggiatura per accentuare o ritardare l’accelerazione finale;
- verifica di eufonia nelle frasi –> Quando la scrittura è musica – Un parallelismo interessante;
- correzione del testo a blocchi –> Una tecnica utile per l’editing fai-da-te;
- eliminazione di qualunque intralcio allo scorrimento del flusso narrativo anche con sacrificio di punti importanti (se non essenziali) del testo; verifica del carico emozionale; ‘sguardo del pittore’ (allontanamento ideale dal quadro d’insieme per osservare l’effetto globale);
- il testo viene spostato dal programma di scrittura nell’editor di wordpress (la piattaforma che ospita questo Blog) in modalità bozza per agevolare la correzione che viene qui ripetuta; scelta definitiva del titolo del racconto;
- il testo viene fatto decantare per un certo lasso di tempo ritenuto di volta in volta apprezzabile; dopodiché, a mente fredda, viene ripetuto il controllo di fluidità ed eventuali correzioni minimali;
quest’ultima operazione (astensione dalla correzione e controllo di fluidità) viene reiterata più volte fino a quando il testo non si presenta incisivo, ‘morbido’ oltre che stilisticamente accettabile e il più vicino possibile al prodotto desiderato; ma, soprattutto, viene svolta fino a quando il racconto non supera la prova del sasso. Il testo cioè deve scorrere rapidamente e semplicemente, deve ‘venir giù’, appunto come un sasso che cade da una mano; senza ostacoli, senza ripetere nessun livello narrativo precedente, accelerando il ritmo della storia man mano che si avvicina al punto di arrivo (che è anche il punto di impatto).
Se il racconto non supera quest’ultima prova non viene pubblicato.
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IN CONCLUSIONE
Dunque, ricapitolando, di cosa si è parlato in questa pagina:
vengono qui presi in esame tutti i controlli e le verifiche cui occorrerebbe (secondo il mio modo di vedere) sottoporre il testo in fase di correzione; più questa attività complessa e lunga sarà curata più il lavoro sarà soddisfacente.
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- Un esame di coscienza prima di mettersi a scrivere
- Il lettore, questo sconosciuto – Il co-protagonista creativo
- Oralità e scrittura – Un dualismo ricorsivo senza fine
- Testo olografo, meccanico, tipografico e digitale
- Quale mezzo usare per sentirsi a proprio agio con la scrittura?
- La punteggiatura? – Un argomento importante da non trascurare
- Come usare il punto e virgola e non pentirsene
- Come usare la virgola e non pentirsene
- Come usare il punto e i punti di sospensione e non pentirsene
- Lingua, lessico e linguaggio – Differenze tra concetti simili
- L’approccio modulare al racconto prima di scriverlo
- Un luogo tutto mio che mi aiuti a scrivere meglio
- La pluridimensionalità del tempo nel racconto
- Come farsi venire in mente una buona idea per un racconto
- La scelta della persona narrante, il punto di vista dell’Autore
- La fabula e l’intreccio del racconto
- Prendere spunto dalla realtà per creare un buon Personaggio
- Una scheda per meglio gestire ogni Personaggio
- Come il Personaggio interagisce con gli altri Personaggi
- Assegnare al Personaggio il nome adatto
- Come allenare il muscolo della fantasia
- Come far scoccare la scintilla della creatività
- Il finale aperto del racconto. Il ruolo chiave del Lettore
- Osservare per scrivere – La realtà come spunto creativo
- Il blocco disfunzionale dello scrittore – Lo stallo ideativo
- Il valore delle parole – Dare il giusto peso a ciò che si scrive
- Quando la scrittura è musica – Un parallelismo interessante
- Lo spazio negativo tra le parole scritte. Di cosa si tratta
- Il pensiero creativo in modalità predefinita o di default
- Scrivere aiuta a scrivere meglio. La palestra del Blog
- L’effetto cinematografico nella scrittura
- La precisazione terminologica delle parole
- Il subintreccio – Come costruire storie parallele
- La cellula creativa – Da dove la storia trae origine
- L’interdipendenza narrativa – Tutte le parti della storia sono collegate
- Meno è meglio – L’editing riduttivo per valorizzare il testo
- Lasciare che il racconto sia terminato dal Lettore
- Un parallelismo tra scrittura e cucina
- L’importanza di orientarsi tra i significati delle parole
- Una tecnica utile per l’editing fai-da-te
- Il test di fluidità narrativa del racconto
- Quando la storia ti aiuta a scrivere la storia
- La routine di lavoro per favorire la creatività
- Da quale genere di letteratura voglio cominciare?
- Come mascherare il finale al Lettore
- Immedesimarsi nel racconto per entrare nel racconto
- Saperne di più su ciò che si sta scrivendo
- L’editing del testo a pubblicazione avvenuta
- La Regola del Tre – Una tecnica narrativa per rendere equilibrato il testo
- Il trattino e la lineetta negli incisi – Per non fare più confusione
- Il punto fermo e a capo nei dialoghi diretti – Per non fare più confusione
<– Una tecnica utile per l’editing fai-da-te
–> Quando la storia ti aiuta a scrivere la storia