Vola Gigia, vola! – Dietro al racconto

Il racconto Vola Gigia, vola! vira decisamente sull’horror.

Lo so che questo mutare continuamente genere letterario spiazza i miei (fedeli e pazienti) lettori (gli amanti del genere comedy o dell’happy end, in particolare, ci rimarranno piuttosto male), ma è il mio modo onnivoro di scrivere che, seppur prevalentemente vocato al ‘realismo magico’ (–> Generi letterari e argomenti tematici) tuttavia prende a volte inaspettate (e anche opposte) direzioni.

In verità di genere horror (che mi piace moltissimo al pari di quello altrettanto particolare della fantascienza) ho scritto anche in altre pagine di questo stesso Blog ( –> Creepypeezza, i Creepypasta di Briciolanellatte Weblog) essendo sempre stato appassionato delle relative atmosfere almeno fin da quando, da piccolo, leggevo i fumetti di Zio Tibia o seguivo gli Addams in televisione.

Ma la variazione sul tema questa volta ha una sua (più seria) giustificazione. Era mia intenzione, fino a poco tempo fa (fino a ieri mattina per la verità) partecipare al concorso Premio LetteraturaHorror.it 2018 edito da Letteratura Horror — un sito sull’argomento, autorevole e molto ben fatto — scrivendo appunto un racconto del genere richiesto (ed è anche per questo che il testo risulta un po’ lungo della solita cartella).

Dopo aver redatto il testo (che è quello appena pubblicato di Vola Gigia, vola!) ho però preso definitiva consapevolezza che in fondo sono troppo ‘vecchio’ per questo genere di cimenti e francamente non è ho più voglia. Occorrerebbe infatti, a ben vedere, un atteggiamento mentale che da tempo ho invece perso per strada considerando, oltretutto, che questo tipo di iniziative non ha mai (ma è solo un mio modestissimo parere) alcun apprezzabile ritorno (se non per chi lo organizza).

Poi, per carità, il mio racconto si sarebbe pure classificato ultimo, ma la sola idea che, in caso di vittoria, avrei dovuto rilasciare un’intervista, mi ha definitivamente scoraggiato; io che vivrei in cima a una montagna a 2.000 metri di altitudine circondato da poche marmotte e sporadici camosci (a patto però che non facciano troppa confusione, ben inteso!).
[space]

Vai al racconto –> Vola Gigia, vola!

↵↵ torna all’indice Dietro al Racconto