La possibilità di scelta

Il bambino era seduto a tavola davanti alla sua torta di compleanno. Era tutto eccitato. Le otto candeline illuminavano il suo viso radioso e lui già si pregustava il cioccolato cremoso del dolce, il cui profumo aveva invaso l’intera stanza. I suoi genitori gli erano davanti. Il padre stava riprendendo la scena con il telefonino cantando ‘tanti auguri a te…’, mentre la madre si godeva il suo spettacolo.
Poi il bambino fece una pausa e li guardò intensamente. I genitori percepirono in quella titubanza come un’increspatura del tempo. La madre colse persino una luce strana negli occhi del figlio e un brivido le corse lungo la schiena, senza capire il perché.
«Lui è molto dispiaciuto…» disse d’un tratto il bambino facendosi serio.
«Lui chi, Jimmy?» fece il padre smettendo di riprendere.
«Kurt, non voleva che andasse a finire così…»
«Kurt?» chiese la madre impallidendo. Poi guardando per un attimo il marito, chiese ancora al figlio:
«Che ne sai tu di Kurt, bambino mio?»
«Ho sempre saputo di lui, mamma. So che volevate molto bene a mio fratello Kurty che a quattro anni fu investito da una macchina mentre attraversava la strada…»
«Ma… ma chi te lo ha detto?» gli domandò il padre che non riusciva a capacitarsi che si stesse facendo proprio quel discorso. «Non te ne abbiamo mai parlato, per non impressionarti… Io… cioè noi… un giorno o l’altro l’avremmo fatto, te lo assicuro, magari quando fossi stato più grande e…»
«La colpa non è stata tua papà, lui si è staccato all’improvviso dalla tua mano e ha attraversato la strada per andare incontro alla mamma che stava uscendo in quell’istante dalla stazione… non ci potevi far nulla è accaduto tutto in un attimo… Kurty si è pentito molto di quel suo gesto, non avrebbe mai voluto che succedesse, ma purtroppo è accaduto.»
A sentire quelle parole i genitori si erano messi a piangere, d’un pianto sommesso, silenzioso, irrefrenabile.
«Come fai a sapere tutto questo?» gli chiese ancora la madre con la voce che le tremava tra le labbra.
«È venuto lui a dirmelo. L’ho visto entrare nella stanza delle anime per potermi scegliere. I bambini, quando muoiono, hanno la possibilità di farlo. Lui era a conoscenza che saresti rimasta incinta, mamma, e, anche se erano già passati alcuni anni dalla sua morte, gli è stato concesso di entrare nella stanza delle anime per poter indicare la persona che avrebbe potuto prendere il suo posto, in questa famiglia. E così, in quell’occasione, mi ha spiegato ogni cosa. Lui mi ha voluto tra tanti perché gli assomigliavo. Non fisicamente, ben inteso, perché non poteva sapere come sarei diventato, ma in spirito. Una persona buona e vivace, sensibile e affettuosa. Desiderava tanto che io vi volessi bene come ve ne voleva lui. Vi amava davvero molto, sapete? Come sto cercando del resto di fare io per lui… Insomma, voleva che voi lo sapeste. Non ha mai smesso di pensarvi e di volervi bene.»
I genitori non sapevano più cosa dire. Erano come annientati per quelle parole. Il passato che avevano cercato di dimenticare era tornato a travolgerli con tutta la forza dirompente di cui è capace il dolore.
Poi Jimmy soffiò sulle candeline e un fumo denso si sparse tutt’attorno a coprire per un istante l’odore del cioccolato.
Ci fu silenzio.
Qualcuno in strada stava parlando, forse al telefono. La sirena della macchina della polizia lo azzittì.
«Perché piangete? Dovreste essere contenti, invece. È il mio compleanno!» chiese accigliato, Jimmy.
«Mi spiace che tu abbia dovuto sapere di Kurty, in quel modo… non potevamo immaginare…» fece la madre prendendo la mano al figlio.
«Kurty? Chi è Kurty? Un tuo alunno, mamma?»
I genitori guardarono il figlio a bocca aperta. Ora Jimmy sembrava sereno, la voce era tornata tranquilla, allegra, spensierata. Anche quella strana luce nei suoi occhi si era spenta.
Poi il bambino, incrociando le braccia, li squadrò corrucciato:
«Ecco, lo sapevo… piangete perché non mi avete fatto il regalo e non sapete come dirmelo!»

18 pensieri su “La possibilità di scelta

  1. Bonjour
    C’est peut-être le week-end qui approche , mais ce n’est pas une raison pour faire n’importe quoi
    Non, en fait, c’est l’occasion parfaite pour faire n’importe quoi
    Profite à fond de ces jours à venir
    Un peu en avance mais vos mieux le faire que jamais
    https://i.postimg.cc/zf9FXTry/meilleurs-voeux-pleines-de-surprises-2023.jpg

    Au passage belles fetes de fin d’années
    Joyeuse année 2023
    Votre ami BERNARD bise amicale

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