
«‘Svaldi…» gli faccio voce «sono qui! Entra, il cancello è aperto.» Lui, obbediente, trotterellò dentro. Aveva una canottiera larga, cascante, non della sua misura, come di quelle di una volta, tutta fuori dai calzoni.
«Ciao.»
«Ciao, vieni, siediti.»
‘Svaldi appena può mi viene a trovare. La vita con il nonno non deve essere elettrizzante. Non ho mai saputo la vera storia dei suoi genitori. So che è tristissima e che un giorno o l’altro me la racconterà.
‘Svaldi appena può mi viene a trovare. La vita con il nonno non deve essere elettrizzante. Non ho mai saputo la vera storia dei suoi genitori. So che è tristissima e che un giorno o l’altro me la racconterà.
«Vuoi qualcosa di fresco?» gli chiedo mentre una ghiandaia sopra alla mia testa si lancia dal nido con il suo verso assordante.
«Tipo?»
«Potrei vedere se c’è ancora del gelato…»
Lui fa di sì con la testa, chiudendo un occhio per il riverbero. In realtà nel freezer ho una scorta di coppe alla pinolata che, il gelataio di Lughi, Werther, prepara in modo magistrale. E so che ‘Svaldi ne va matto. Di lì a poco, infatti, senza neppure prender fiato, si riempie la bocca a forza di cucchiaiate di gelato. La sua espressione è però indelebilmente malinconica.
«Buono, eh?»
Lui fa di sì con la testa, esagerando nel gesto, come spesso fanno i bambini. Poi, mentre ancora sta raschiando il fondo della coppa, mi domanda:
«Come fanno gli scoiattoli a sapere quando è arrivata la primavera, rinchiusi come sono nella loro tana?»
Forse l’associazione era stata gelato -> pinoli -> scoiattoli. Ma non indagai.
«Non saprei, ‘Svaldi, penso semplicemente che lo avvertano per istinto.»
«Uhmmm…» fa lui deluso «non ci credo.»
La ghiandaia nel frattempo era tornata. Aveva qualcosa nel becco ma non feci in tempo a veder meglio perché subito dopo sparì tra le foglie fitte della quercia.
«Hai ragione tu» dico assumendo un’aria pensosa. «Adesso che mi ricordo mi pare di aver letto da qualche parte che mettono fuori dal nido un pinolo. Dopo qualche minuto lo ritirano: se è freddo vuol dire che è inverno, se invece è a temperatura ambiente, è primavera.»
«Lo sapevo» fa lui gongolante. «Lo dico sempre, io: sono troppo avanti gli scoiattoli.»
Mi è piaciuta un sacco questa storia, vera?
soprattutto la trovata del pinolo che secondo me non è una stupidaggine, ma un modo per far sognare e stimolare la fantasia.
se così fosse allora dovremmo abolire babbonatale, il topino dei denti… che mondo grigio sarebbe!
i bambini hanno il diritto di sognare e anche i grandi 😉
anche io adoro i pinoli…e il bambino è troppo forte!
@ Chiamelia: Anche le stupidaggini fanno crescere. Magari si potesse dire lo stesso per alcune verità.
secondo me non si dovrebbero raccontare stupidaggini ai bambini però questo racconto è proprio tenero ed il gelato al pinolo è il mio preferito
abbiamo molto da imparare dagli scoiattoli ^^
tenerissimo
Ingegnoso questo sistema per capire se è inverno o primavera.
Una specie di conserva all’aria aperta. Certo che si danno da fare questi scoiattoli.
Bello questo racconto!! Lo stampo per la principessa…
Buona settimana, ciao
Se tutto ciò è vero,al mondo ci vorrebbero molti più uomini-scoiattolo e molti meno uomini-Bush!!!!!
saluti boscaioli!!!!
saccheggiatorcortese.splinder.com