Don Mario si stringeva nelle spalle nel vano tentativo di scaldarsi. Da quando gli erano stati tagliati i fondi non era più stato in grado di rendere anche solo tiepida la chiesa nelle ore che non fossero strettamente di celebrazione della messa. Così alcune volute leggere di vapore uscivano dalle sue labbra mentre, alla luce di una piccola torcia, stava leggendo il breviario all’interno del confessionale. Poi la luce si spense. Don Mario la batté più volte sul palmo della mano certo di aver sostituito da poco le pile.
«Mi perdoni padre perché ho peccato.»
Don Mario fece un sobbalzo.
«Sono un povero diavolo e voglio confessarmi» disse qualcuno inginocchiandosi al confessionale. Il suo viso era così a contrasto con la sottile grata di rame che il prete poteva sentire il suo alito caldo riempire il confessionale. Odorava di aceto e di muschio, misto a incenso andato a male.
«E’ da tanto che non ti confessi, figliolo?» gli chiese don Mario riprendendosi.
«Ho molto peccato, padre» rispose l’altro come se non avesse sentito. «Più che altro ho fatto peccare. Ho fatto crescere l’odio in giovani menti, ho radicato in altre la cupidigia, la lussuria, la vanità, e ho dato a tutti disperazione e tormento.»
«Sei il capo di qualche banda?»
«Ho istigato l’incesto, la violenza sessuale, l’omicidio…» seguitava lo sconosciuto a ruota libera. La sua voce era profonda, monotona, vibrante. Sembrava un torrente tracimato nei campi. Il sacerdote ora sentiva caldo e gli mancava l’aria.
«Ho fatto tradire l’amore coniugale, ho distrutto l’orgoglio e la dignità di uomini onesti rendendoli corrotti e malvagi, ho messo figli contro padri, fratelli contro sorelle.»
«Ma tu ora, sei pentito?» sentì di dover dire a quel punto il prete.
La figura che gli era accanto si era fatta immobile. Don Mario avvertì alcuni singhiozzi, dapprima contenuti, poi più chiari, frequenti e liberatori. Il sacerdote si sentiva in imbarazzo. Si asciugò il sudore che gli colava lungo il collo e la schiena, e disse:
«Ego te absolvo a peccatis tuis in nomine…»
Ma il tipo alla sua sinistra non c’era più. Il gelo si era fatto di nuovo strada nel confessionale come se fosse piombato in una cella frigorifera. E la luce della torcia si accese all’improvviso.
Bella… spulcio un po’ in giro….
grazie per la visita e cercherò di girare pagina, ma sarà dura
Io? ti faccio sentire tenebroso?
Ma dì un pò, come sarebbe l’odore dell’incenso andato a male?
Mia Hoffmann
Il cartoccino del latte azzurro e’ molto carino, ma visti i tempi, che ne direbbe di sostituirlo con una bottiglia di vetro vecchio stampo?
inquietante-anche La giusta sequenza-
beh in compenso ho letto
Il runner pizza che è molto bello-
vedo che sei pieno d’ispirazioni-bravo!!!!
un bacione
daisi
acc… gli si era forse materializzata l’intera “Casa delle libertà” (anche se con l’alito non mi tornano i conti)???
INFERNALE…direi…
è la prima volta che passo, sto blog è stupendo!!!ma tu sei il bricco del video dei Blur per caso?
Racconto originale e scritto bene.
Ti incrociavo ogni tanto in giro ma, sai, ci fosse il tempo di leggere tutti sarebbe bello e rilassante. Mi ha fatto piacere vederti da me.
Trovo belle cose scritte qui, tornerò a trovarti e… grazie per la tua visita!
A presto, Anna 🙂
(cioè PortamiVia senza log!)
ciao… strip e vignette mi fanno morire!!!
che bravo!
Terribile …ma vero purtroppo!!!!
Scusa se non commento il tuo post, torno domani con calma, ora sono stanchissima, appena rientrata dal lavoro:) Ciao
mi è piaciuto molto. grazie. 🙂
brrrrr…^^
la metà oscura del mondo? peccato che ogni giorno che passa il lato oscuro è sempre più visibile, sempre più ingombrante, sempre più inquietante…
grazie per il tuo passaggio..;)
chierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachierachiera…….
Il dubbio di aver sbagliato, prima o poi, sorge a tutti.
Ecco…queste son le cose che mi fanno una paura che più paura non si può.
Sempre appassionante però 😉
Le tue parole tracimano come torrente nei campi. Tu hai la forza di Buzzati… a piccoli tratti, disegni.. e tutto si vede!
Ti ho appena aggiunto.
Un salutone, torna a trovarmi.
che brividi…..un bacio grazie per la visita…
anche il male, a volte, ha bisogno di riposare.
Le nuvole si muovono nell’infinito,
l’acqua scorre nell’universo,
il mondo ruota attorno ad una stella,
il mio cuore cerca una sola cosa.
[continua su My Little Flower]
Possiamo scambiarci i link?
Hai perfettamente ragione, ma almeno non è una proposta moralista, come sono invece tutte le altre.
grazie.
avremo tutti/e un po’ bisogno di un confessionale capiente a tal punto in cui poter svuotare, ogni tanto, le nostre secchiate di pensieri.
Il lato oscuro di ognuno di noi…mi sono venuti i brividi!
il “cattivo assoluto” non esiste, dunque. Per quanta discordia e odio avesse seminato, almeno per un momento ha scaldato una chiesa gelida e deserta.
Quello che più mi colpisce è la tua capacità di rendere la forma all’altezza del contenuto e viceversa… complimenti
MIIIIIII!!!!!!!!!!!!! CIAO BRIC
…Storia carina! complimenti…!
S.
“diabolicamente” bravo! bacio adeguato, g*
Una bella storia, complimenti, anche se “povero” è un aggettivo che calzerebbe più al curato, ma sai, duemila anni di pregiudizi sul diavolo sono difficili da scalzare, buona giornata, NM
la pelle d’oca..
(beh io di solito la chiamo di papera però occorre fare anche i fini di tanto in tanto…)