Il Pellegrino impiegò tre giorni e tre notti per raggiungere il pianoro. Di lì avrebbe scollinato per raggiungere il paese per poi proseguire sulla via francigena. Ma sotto la grande quercia s’imbatté in un Templare. Era appesantito dall’armatura, le redini in mano, il piede destro proteso in avanti come di chi sta per iniziare un viaggio. Ma stava fermo. Come era fermo il suo cavallo bardato a guerra che gli si agitava accanto facendo ciondolare le redini libere di cuoio abbrunato.
«Buongiorno» disse il Pellegrino vedendolo all’improvviso. Il Templare sembrò non aver sentito mentre il cavallo batteva ripetutamente lo zoccolo a terra. Poi, volgendosi appena, il Cavaliere cercò di mettere a fuoco l’uomo.
«Anche voi siete qui per il pellegrinaggio?» fece il Pellegrino avvicinandosi con discrezione. Il Templare guardava ancora davanti a sé, gli occhi fissi all’imboccatura di una grotta. «Pellegrinaggio?!?» fece come se cercasse di ricordare. «N, no, sono qui per il Mostro».
«Il Mostro avete detto?» chiese spaventato il Pellegrino facendo un istintivo passo indietro e guardandosi attorno.
«Sì e devo andare a ucciderlo».
«E perché mai, se ve lo posso chiedere?»
Gli occhi del Templare si fecero tristi, la mano si raccolse attorno all’impugnatura della spada: «Perché ho paura di lui e lui non ne ha di me. Si nutre di questo mio terrore, delle mie angosce, delle mie incertezze. E diventa ogni giorno più feroce. Presto sarà troppo potente per sopraffarlo». A quel punto il Templare sguainò la spada affidando le redini del cavallo al Pellegrino. Fece alcuni passi in avanti fermandosi al limitare della grotta. Si sentì un alito caldo sbuffare dalle profondità della montagna.
«E se non ce la faceste ad ucciderlo?» chiese il Pellegrino preoccupato.
«Vuol dire che lo ucciderete voi al posto mio» rispose quello senza esitare.
«Io? Ma non è il mio Mostro, quello».
«Lo so» disse l’altro calandosi la visiera. «Ma primo o poi lo diventerà». Ed entrò nella grotta.
Bellissimo, Briciola, icastico.
Sono anch’io un cultore di storia medievale e profondo conoscitore dell’Ordine…credo di aver capito lo spirito del tuo racconto e non mi sognerei neanche di muoverti certe obiezioni…dico bene? 🙂
Sei una persona intelligente, non avevo dubbi 🙂
@ Fabioart: Ti ringrazio molto per la lezione di medievalistica, con questo caldo mi ci voleva. La questione è che mi sono guardato bene dal parlare nel racconto di draghi (non è un caso infatti che abbia usato sempre e solo l’epiteto di ‘mostro’). La contrapposizione drago/cavaliere, in un racconto fortemente allegorico come questo (senza nessuna pretesa storica) ho voluto evitarla proprio per non ricreare situazioni scontatissime e banali. E’ l’immagine del post che, semmai, è sbagliata e fuorviante. Il testo comunque è molto chiaro. Ma grazie lo stesso.
Se diamo per buona (e la diamo…) la teoria che vede i Templari vicini alla religione Catara, allora un contrasto con un Drago sarebbe quantomeno improbabile.
Meglio un cavaliere del Ciclo Bretone… o ancora precedente.
Appartenente al tempo in cui i Draghi c’erano ancora… e in cui un Cavaliere non aveva bisogno di un Papa visionario per sguainare la spada e difendere il proprio credo.
Il “Deus vult” ha ucciso più Draghi di tutti i Lancillotti della storia e della leggenda… ma li ha uccisi nel modo più triste: senza onore!
C’è un rsccontino anche sul mio blog circa Draghi e Cavalieri… se ti va dagli uno sguardo.
Un saluto… ma normale: niente “non nobis…” 🙂
il pellegrino come simbolo dell’anima del templare?
Sì, lo credo anch’io. Per questo ho spento la televisione. Giusto in tempo… 🙂
“Perché ho paura di lui e lui non ne ha di me. Si nutre di questo mio terrore, delle mie angosce, delle mie incertezze. E diventa ogni giorno più feroce. Presto sarà troppo potente per sopraffarlo».
già…
bello! ha un messaggio importante 🙂
gia’. verissimo.
scherzi? io studiare??? ma se sono riuscita a prendere un pezzo di carta giusto perchè ho studiato dalle suore! e poi lo sai perchè stai raccontando del mio collegio.. non fare l’ìindiana!!!
Briciola.. per te.. spero ti piacca…
Deirdre sei tu la studiosa ed esperta in briciolanellattologia…
Dici Ale? beh.. guardando il disegno si vede il drago e praticamente il templare arrostito.. sapevo che i templari avevano subito un trattamento a fuoco lento.. ma non sapevo del drago…
ehi… lo sapevate che io sono un drago per l’oroscopo cinese?
Metaforico, credo.
🙂
queste cose dette ma non dette mi attraggono.
un seguito.. o mi puoi svelare che accadrá?
Bric, perdona la mia curiosità, il mostro era un drago?
da quanto ci mancava-bello il racconto di sotto-tornerò per leggere gli altri
baci
daisi
E’ vero, ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo sopraffatti dalle angosce e dalle incertezze. L’importante è trovare la forza per combattere, esattamente come il tuo Templare. Ciao. TT
Nuova parabola moderna, bella!
Inquietante.