Il silenzio della domenica mattina l’aveva sempre trovato rassicurante. Ed è per questo che si meravigliò nel sentir bussare. Aprì la porta con curiosità, ma non c’era nessuno. Solo un uomo in motorino in fondo alla strada, così lontano che non se ne avvertiva neppure il rumore. Richiuse la porta un po’ interdetto. Fece solo alcuni passi nella sala quando udì nuovamente bussare.
«Ma si può sapere…» sbottò lui spalancando la porta.
«Buongiorno signore» esordì un bambino sorridente appena lo vide sbucare con il volto aggrottato. «Me lo comprerebbe il giornalino della scuola?»
«No guarda, ragazzino, non mi interessa» tagliò corto lui voltandosi indietro.
«Sono sicuro che le interesserebbe, invece, sono le ultime notizie.»
«Grazie, no» ribatté un po’ seccato.
«Allora glielo do in omaggio, vedrà che lo troverà divertente» e, così dicendo, dopo averglielo lasciato tra le mani, il bambino inforcò la sua bicicletta e sparì.
L’uomo non sapeva che farsene di quei fogli. Andò al cassonetto poco distante per buttarli via. Aveva appena azionato la leva del coperchio quando si accorse che il giornalino riguardava lui.
‘Ma come è possibile?’ pensò sfogliandolo nervosamente. C’erano tutte le sue piccole e grandi bricconate da quando aveva frequentato la scuola sino a quando aveva cominciato a lavorare. Nell’inserto centrale poi erano documentate anche tutte le sue scappatelle da sposato, con tanto di nomi, indirizzi, appuntamenti e soprattutto di foto. Non riusciva a capacitarsi. Si guardò attorno per vedere se riusciva ancora a scorgere il bambino, ma la via era completamente vuota. L’uomo si mise allora a strappare con foga la rivista in quanti più pezzi poté per poi gettare via il tutto nella spazzatura. Rientrò in casa in stato confusionale. Il suo peggior incubo si stava avverando.
«Chi era tesoro?» chiese la moglie affacciandosi alla sala.
«Oh niente, ho creduto avessero bussato.» Ma non aveva fatto in tempo ad entrare che subito vide la rivista che aveva appena distrutto sul divano. Se ne impossessò approfittando che la moglie fosse ritornata in cucina e la gettò nel caminetto dove prese immediatamente fuoco. L’uomo si sentì mancare. Cosa stava succedendo?
«Cos’hai, caro?» domandò lei vedendolo entrare pallido in cucina. «Vuoi un caffè?»
E mentre lui mormorava in risposta qualcosa, scorse ancora la rivista sul tavolo, questa volta aperta alle pagine centrali. L’afferrò furtivamente per nasconderla dietro alle spalle.
«Ma si può sapere che hai? Sei strano questa mattina» se ne uscì lei sorridendo.
«Cara, ti devo parlare.»
eh!
quando scrivi “cara..” mi fai paura!___________’notte ..la risposta era “naturalmente no,che vai a pensare..?!”
Poteva dirle che lavorava in un giornale dove pubblicavano, addirittura nelle pagine centrali, i suoi fantasiosi racconti.
Uno perlomeno ci prova…
è l’ora dell’autoflagellazione?
da quel giorno, ogni volta che lo domenica suonavano alla porta, pregava che fossero i testimoni di Geova, o sua suocera 🙂
ciao volevo farti i comlpimetni forse sarò ripetitivo però gli trovo carini e rilassanti, complimetni ankora di cuore
carino quello che scrivi…ed anche bene…devo tornare
un sorriso
Ciao Briciola, grazie per il tuo passaggio da me. Un saluto e buon fine settimana:)Mara
No, io avrei continuato a bruciare strappare nascondere tutti sti fottuti giornalini di merda. Negare, negare sempre. 😉
Mi unisco a THEHOURS… ti ho scoperto solo ora!
besos
Paciug
racconto delizioso… ma che bel posticino per rilassarsi e staccare dal mondo:)
A presto, Bisous, Ch.
BUON GIORNO !
molto bella come storia… non si può pensare di farla sempre franca…
Era tantissimo tempo che non passavo a trovarti…. chissà se ti ricordi ancora di una rosagialla ^_^ ora sono anche su splinder 🙂
un abbraccio ed un sorriso
per una dolcenotte
Gio
che incubo…
ma siamo sicuri che la sincerita’ faccia sempre bene?
Ciao!
Innanzitutto grazie per la visita e per affrontato quella marea di gente per lasciarmi un commento!
Mi ci vorrà una vita per leggere questo blog capolavoro!
😉
speciali storie e vignette, g***
ed io che mi sono persa tutte le puntate precedenti!!!
come faccio a recuperarle?
non è che potresti fare un abstract? : )
un saluto.
Spengo sempre la Tv, prima di leggerti. O la radio.
Provo un sottile piacere a dovermi immergere totalmente nei tuoi racconti.
…il silenzio della domenica mattina. Che inspiegabile meraviglia.
la verità è come il sughero. viene sempre a galla***
oggi le lacrime mi impediscono di leggere, ma le definizione che lei da di se mi piace un sacco e anche questo mondo parallelo: quand’ero piccola avevo cercato di inventarne uno anche io sul prato vicino a casa, erano tutti piccolissimi e avevo disegnato una piantina. Tutto mori’ miseramente sullo scrittoio di camera mia, buttato insieme a tanti pensieri, accartocciato nel cestino del vorreimanonciriesco. grazie per queste pagine. tornero’ a leggerle con calma. lo meritano
le “birichinate” hanno le gambe corte…. bentornato !
Roberta
Il passato risponde alla legge archimedea che è inutile citare, e questo giornalino ha il potere rigenerativo della lettera spedita a Mary Poppins… una bella storia, ciao, NM
BUON GIORNO !
grazie del comment, ripasserò qu da te per leggere con calma.
buonanotte … domani tornerò a leggerti… bacio CATTIVAfatale
magari la coscienza venisse a bussarmi alla porta… il coraggio a due mani, consegna a domicilio.
un gran dono per la mia domenica mattina!
notte
…incredibilke..lapsus? Appena mi metto un po’ a posto passo a leggerti…mi sembra che ci sia ATMOSFERA qui..come dice un mio alunno!
maglia della salute.. che dici?