L’indirizzo sbagliato

 

Aveva un sorriso smagliante, Mario, ma anche un’espressione di finta mortificazione sul viso, quando Gianni gli andò ad aprire la porta.
«Non so come scusarmi, è incredibile che sia accaduto.»
«Ciao, Mario, ma che scuse e scuse… vieni accomodati.»
«Non voglio disturbarti e poi devo scappare subito: devo andare a prendere mia figlia. Dimmi solo dov’è, così me ne vado.»
Gianni ci rimase un po’ male per quella fretta. «L’ho fatto mettere in garage» disse piegando a destra della casa «Appena mi sono accorto che sul pacco c’era scritto il tuo nome, ma con il mio indirizzo, ho pensato subito a un errore. Ho detto al corriere che poteva lasciarlo ugualmente e che ti avrei cercato io, perché ti conoscevo. Così avevo una scusa per rivederti.» Gianni era sincero. Si fermò un attimo a guardare l’amico prima di alzare la basculante del garage. Poi aggiunse: «Come stai?»
«Benone.»
«Lo vedo» fece Gianni dando un’occhiata all’Hummer parcheggiato sul vialetto e la bella moglie di lui a bordo, che abbozzò un sorriso tirato accorgendosi di essere osservata. «Te la passi bene, eh? Ma cosa c’è di tanto pesante in quel pacco?»
«Una cassaforte, mia moglie ha l’ossessione dei ladri. Sai come son fatte le donne.»
Di lì a poco Gianni aiutava l’amico di un tempo a caricare il pacco. Si salutarono cordialmente, certi, chissà perché, che non si sarebbero più rivisti. Il SUV neropece era già in fondo alla strada che Mario non riuscì a trattenere una risata. Guardò la moglie, anche lei stava sogghignando.
Passarono un paio di mesi poi una scampanellata decisa fece sobbalzare Gianni dalla poltrona. Aveva schiuso di poco la porta che un calcio la spalancò del tutto. Cinque persone incappucciate dilagarono in casa prendendone immediatamente possesso. Il padre anziano di Gianni fece appena ad alzarsi dalla poltrona che uno degli incappucciati lo stese con un pugno violento alla fronte. Uno di loro puntò quindi il mitra in mezzo agli occhi di Gianni che non riusciva a capacitarsi:
«Sappiamo che hai una cassaforte. Dicci subito dov’è e nessuno si farà del male.»

7 pensieri su “L’indirizzo sbagliato

  1. lo fanno anche con i sentimenti, di tradirti intendo, non c’è amicizia, lealtà, legame parentale che tenga, lo fanno, indiscriminatamente, coscientemente, lo fanno… non proprio tutti per fortuna ma uno sarebbe già troppo e non è mai uno solo.

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