Nanook – Dietro al racconto

Il racconto Nanook l’ho pensato come ambientato alle isole Svalbard (nella foto qui a lato) a nord della Norvegia (di cui fa parte integrante) che, com’è noto, sono un arcipelago del mare Glaciale Artico. Il racconto (così come la pagina sulla Pulcinella di mare –> Una Pulcinella tra i ghiacci) è frutto invece delle suggestioni di un viaggio tra Bergen e Kirkenes (in Norvegia) anche se il punto più vicino al polo che ho potuto raggiungere è stato ‘solo’ il Capo Nord.

Le emozioni provate durante questo piacevolissimo viaggio ho cercato di riversarle nella storia, il cui contenuto però, anche se ha una base veritiera di fondo, è largamente fantasioso (vedi più sotto le licenze poetiche).

È invece vero che alle Svalbard l’orso sia protetto e che gli abitanti (assai meno numerosi degli orsi) qualora si avventurino oltre una zona prestabilita dal governo debbano portarsi dietro il fucile per la propria difesa personale.

Longyearbyen, diventata Longrassyeld nel racconto, è il paese più importante delle Svalbard ed è lì che Albian e Nanook si recano per andare al bar.

Per saperne comunque di più sulle curiosità delle isole Svalbard segnalo la lettura di questo interessante resoconto di viaggio –> 10 curiosità sulle Isole Svalbard da sapere prima di partire).

La foto che illustra il racconto, in apertura di pagina, ritrae invece il monumento che riproduce l’inukshuk ubicata a Whistler località di villeggiatura della Columbia Britannica, in Canada che, unitamente a Blackcomb, forma la più grande località sciistica del Nord America.

L’inukshuk (foto qui a fianco) è la rappresentazione in pietra di una figura umana (stilizzata) utilizzata dagli Inuit come punto di riferimento topografico ed è presente sulla bandiera della regione di Nunavut in Canada.

Nel racconto mi sono preso alcune libertà ‘artistiche’:

  • gli Inuit sono un popolo artico che, insieme agli Yupik appartengono al sovra gruppo etnologico degli “eschimesi” anche se gli Inuit non amano sentirsi chiamare così, ritenendolo dispregiativo in quanto la parola deriva dal cree aayaskimeew (degli indiani nativi d’America) che significa “fabbricante di racchette da neve” o “mangiatori di carne cruda“; abitano più esattamente le zone dell’Alaska, della Groenlandia e del nord Canada per cui alle isole Svalbard abitano solo i lapponi (i Sami) che ‘tecnicamente’ non sono considerati eschimesi;
  • gli Inuit, benché siano animisti e credano nella presenza di spiriti buoni e maligni (e sulla necessità di vivere in armonia con le potenze soprannaturali) non venerano affatto un Gran Padre Orso;
  • gli Inuit Umiak citati nel racconto in realtà non esistono; per Umiak gli Inuit intendono infatti solo una imbarcazione in pelle di tricheco con pagaia singola (quella a doppia pagaia è chiamata kaiak). Umiak, ‘suonava’ bene e l’ho inserito nel testo;
  • nella zona artica vi è un’assenza quasi totale di precipitazioni atmosferiche, sicché non è possibile che quando Albian arriva alla tenda di Nanook si ero messo nevicare con “fiocchi grandi come frittate”;
  • Nanook, nella storia, abita in una tenda mentre gli Inuit vivono (vivevano) in igloo; la tenda non consentirebbe infatti di sopravvivere a temperature estreme che scendono sino a -50°;
  • Islys, il nome del battello postale sul quale Albian arriva all’isola, significa in norvegese Luce di ghiaccio. È infatti la qualità della luce che più colpisce visitando questi luoghi. Esiste una flotta di (ottimi) battelli postali (gestiti dall’Hurtigruten –> Hurtigruten, che, tra i vari motorship conta, la Polarlys e la Nordlys) che servono quotidianamente (anche per servizio turistico) la costa norvegese.
  • non saprei dire se gli Inuit confezionino o meno scarpe con la pelliccia di volpe artica (che, a differenza, di quelle dei nostri boschi, è completamente bianca, vedi qui sopra) ma non lo credo, cacciando per lo più foche, trichechi, orsi e caribù e utilizzando prevalentemente la pelle (di maschio adulto) di quest’ultimo per le calzature essendo più adatta la pelliccia di volpe (per la sua consistenza) per l’adornamento di vestiti.

Per saperne di più sugli Inuit, sul loro stile di vita passato e presente, raccomando la visione di questo bel video –> Atlantide, Polo nord, ai confini della vita.
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