Non essere vissuto invano

Quel che mi mancherà quando non ci sarò più sarà il suono del mare
e anche il suono delle campane che la domenica chiamano a festa le persone nelle case;
mi mancheranno il profumo stordente dei tigli e delle rose, il colore dei ciclamini, la freschezza dell’acqua e l’aria tersa che brucia le guance;
mi mancheranno il silenzio delle montagne, la luce accecante della neve;
il poter chiudere gli occhi e far correre la fantasia, il poterli riaprire per credere ai propri sogni;
mi mancheranno il Natale, la musica di Chopin, la pagina del libro non finito che mi aspettava sul comodino;
mi mancheranno i miei pensieri, sentire il mio cuore battere nel petto e l’attesa del domani che non verrà;
mi mancheranno il fruscio del vento, il tamburellare indiscreto della pioggia sui vetri e il brontolio sommesso del temporale che si allontana;
mi mancheranno il profumo del bosco, il verde squillante dei prati, la prossima città da conoscere appena dietro l’angolo;
mi mancheranno i miei ricordi, le persone che ho amato e l’amore che non ho avuto;
mi mancheranno la mia strisciante malinconia, la mia ostentata solitudine, le emozioni e i valori in cui ho creduto e che hanno fatto di me l’uomo che sono stato;
mi mancheranno le mie dimenticanze, le mie proverbiali distrazioni, la mia goffaggine, le lacrime che non avrò più;
mi mancheranno la mia curiosità, il desiderio di saperne ancora e ancora, di chiedermi il perché e il percome di tutto quanto mi accadeva;
mi mancheranno le passeggiate su quella spiaggia deserta che sembrava immobile nel tempo;
ma mi mancheranno soprattutto la tua voce, il tuo sorriso, la sensazione di pienezza che mi ha dato anche solo sentire il tuo respiro;
tu che mi hai fatto capire di non aver vissuto invano.

13 pensieri su “Non essere vissuto invano

  1. Un testo molto evocativo con punte di vera poesia. Certo quando saremo altrove, ci mancherà tutto e forse questo è l’aspetto peggiore della nostra dipartita.

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