Il telefono squillò più volte. C’era un’eco sull’ultimo squillo come risuonasse in una grotta.
«Sono Mario, in cosa possa essere utile?» fece ad un certo punto una voce giovane con una certa cantilena.
«Buon giorno, senta, ci ho provato più volte e non funziona in nessun modo. Non sta in posizione…»
«Cognome e Nome?»
«Ah sì, Marilena Fanti. Ho seguito fedelmente le istruzioni nella scatola, ma si deve trattare sicuramente di un prodotto difettoso…» Si sentì dall’altra parte che il ragazzo digitava.
«Matricola prodotto?» chiese ancora Mario.
«La matricola non ce l’ho sotto mano… ma poi a che le serve? Mi potrà dire ugualmente cosa fare, no? Che razza di Call Center è?»
«Senza matricola non posso aiutarla».
«Va bene, la matricola… eccola qui: T675BG89», si sentì, in risposta, un digitare frenetico
.«Non me lo prende…» fece un po’ seccato lui «quando l’ha comprato?»
«Un anno fa…»
«Ah, allora è un prodotto vecchio… mi diceva che non funziona?»
«Mi cade da tutte le parti le dico… non ci sta».
«Ma lei come lo sistema, scusi?»
«Con viti e bulloni e come sennò?»
«Viti e bulloni? È la prima volta che lo sento dire… ma mi perdoni: lei quando lo applica ha provato ad allargare bene le gambe?»
«Cosa? Per installare la parabola e vedere Sky devo allargare le gambe? E che razza di apparecchio è? Cinese?»
«Parabola? Ma lei non ha telefonato per il Tampax? Mi scusi, sa, questo è un call center multiprodotto e mi deve essere sfuggito il numero che ha composto… aspetti che cambio videata…»
La signora attese pazientemente. Dall’altra parte non si sentiva più nulla, solo dei rumori di fondo e un altro centralinista che, con voce concitata, stava spiegando a qualcuno il funzionamento di un frigo.
«Pronto, è ancora lì, Mario?» chiese la donna rompendo gli indugi. «No, perché avrei una certa fretta… come le dicevo, io…» ma il ragazzo non rispondeva, si sentiva solo il suo respiro pesante e il ticchettio nervoso della tastiera.
«Ecco ci siamo!» fece alla fine lui con soddisfazione. «Bene: Cognome e Nome?»
* * * * *
La storia minima ‘Cognome e Nome?‘ è stata pubblicata, con qualche modifica, anche sulla rivista DMC
(–> LEGGI RIVISTA DMC)
pag. 37.
mitico! funziona proprio così, la non-comunicazione dei call center: la ragione è che i manager italioti non vogliono capire che comunicare al telefono non è semplice come sembra, che ci vuole una professionalità specifica (non riconosciuta qui da noi) e quindi buttano allo sbaraglio questi poveri cristi senza un minimo di formazione, pagati 4 euro l’ora.
Quanto all’Enel…io ne ho appena fatte 18, di chiamate 🙁 Un po’ però è colpa nostra che subiamo tutto; quindi ho scritto all’autorità competente e passerò ad uno dei nuovi operatori: tanto peggio di così non potrà essere. Con che criterio sceglierò? orientamento al cliente: faccio l’esame call center. Preferisco spendere un po’ di più ma riuscire a risolvere i problemi ed evitare di perdere una giornata per non risolvere un bel niente.
Smillapiffi: Ehi, grazie!
:))) Auguri grande Bric! :*
Ogni tanto passo di qua e mi faccio una scorpacciata dei tuoi post-racconti!!! Questo mi ha fatta ridere anche se ad analizzare bene la realtà dei fatti ci sarebbe da piangere… come ci siamo ridotti …. Come sempre ti rinnovo i miei complimenti!!!!
Ecco, volevo giusto dire che è quello che capita quando si parla con tutti gli operatori.
Stamattina tre operatori Enel mi hanno detto tre cose diverse. 🙂
Come mai resto sempre anonima ultimamente? Boh! ‘Notte Bric. TT
Moooolto Offtopic: forse l’unico modo di far sì che un blog sopravviva è proprio questo: scrivere racconti.
Però credo che l’abbia già detto qualcun’altro.
Ho gestito un’agenzia Telecom per una vita….
Ben mi sta, questo post.
Ciao Bric.
C’è un non so che di erotico o mi sbaglio?
:))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
perché non hai mai telefonato a telecom !!!!!!!!!
Forse è la prima volta in assoluto che un tuo post mi fa sganasciare 🙂