Come mai non vuoi andartene a casa questa sera?» chiesi a Tonio, incuriosito.
«Io no, figurati. Perché dici così?»
«Perché ogni volta che accenno a salutarti mi offri ancora da bere.»
Tonio si vide scoperto. Si guardò un po’ attorno come fa lui quando è un po’ imbarazzato.
«È che ho una civetta appoggiata sul filo dell’energia elettrica.»
«Una civetta? E allora?»
«È rivolta verso la mia camera da letto. Compare verso le 10, 10 e mezzo di sera e se ne va solo al mattino presto. Io chiudo le persiane, ma so che lei è lì e che mi guarda tutta la notte.»
«Ma che t’importa, scusa… non hai nulla da preoccuparti.»
«No?!? È che non riesco a dormire. Non è che porta scarogna, vero?»
Non lo conoscevo Tonio, sotto questo aspetto. Un tipo da ‘bosco e da riviera’ come lui, che si impensierisce per un innocuo rapace!
«Un antico proverbio contadino sostiene che le civette portano sfortuna quando vanno via e non tornano più, non quando arrivano. Dunque la sua presenza non deve darti pena» gli feci io per rassicurarlo.
Tonio mi squadrò poco convinto, poi aggiunse:
«Forse hai ragione.»
Questa conversazione cadde di giovedì; il lunedì successivo lo incontrai al chiosco di Tito.
«Avevi ragione sulla civetta» mi disse sorridendo.
«Ti sei convinto che non porti sfortuna e sei riuscito a dormire, finalmente?»
«Sì, sono riuscito a dormire. Anche perché la civetta se ne è andata. Definitivamente. Proprio la stessa notte che è mancata la mia vicina di casa, la signora Ada.»
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Per approfondire le tematiche riguardanti la civetta e i suoi significati apotropaici –> La civetta, su questo stesso Blog.
il canto notturno della civetta e’ presagio di morte.
che ci crediate o no,e’ l’incredibile realta’.
Beh… io ho in casa, da sempre, un gatto nero! Baci
abbia pazienza ho appena imparato ad inserire le immagini quì 😛 buona serata un bacione
anche io ho un’amica alla quale racconto certi timori…e basta un suo sguardo di rimprovero perchè mi passi tutto…così è bello..
LA GRAFICA PULITA DI QUESTO BLOG, OLTRE ALLE VIGNETTE E AI RACCONTINI, E’ DAVVERO BELLA 🙂
Ha ha, per fortuna non ho cavi elettrici davanti alla mia finestra! 🙂
sei sempre tra i migliori…. BRAVO “er Briciola”
🙂
molto spiritosa la vignetta, adeguata alla tua bella prosa; bacionotte, g.
Povera signora Ada!
Ci si!
Daniele
;0)
in effetti come pollo ispirato non sei male… mi piacciono molto questi piccoli brani che scrivi… ti leggerò spesso e volentieri!
Caro Briciola, le tue storielle sono permeate di un sottile non-sense che mi piace veramente molto!
E le tue vignette sono grandiose!! Grazie di essere passato da me, ricambiero’ spesso la visita. Smilla.
Finale sorprendente!
Soprattutto per un’anti-superstiziosa come me 🙂
Baciotti
Grazie, Briciola.
Ti leggo da molto ma non ho mai commentato i tuoi post. Ora ho la scusa per lasciartene uno.
Si respira un buon profumo anche qui.
Un sorriso,
[Cris]
…. non passo mai sotto le scale, ma per il resto…. forse come dice Pat, un cornino mi scappa se vedo il Sig. B. Bacio grande. Flor
Io incrocio le dita solo quando vedo Silvio’s 🙂 ciao*
Chissà da dove nascono certe superstizioni. Pensare che la civetta è un animaletto delizioso, sembra un gattino. Come i gufetti del resto, specialmente quelli cuccioli.
povera signora Ada-sob-sigh-eppure mi sa che lei alla civetta non ci pensava!
buon lunedì-sm@ck
Da noi la civetta non porta male se vista di giorno, anzi, porta fortuna, invece porta male se la si sente cantare la notte.
Ri-bacione grande.
Anche dalle mie parti sembra che una civetta come quella di Tonio non porti proprio bene…mah:)
Ogni volta che passo di qua è una continua sorpresa. Sei un grande!