L’ho sempre fatto di perdermi da bambino nelle mie storie, chiuso nella mia personale bolla di sapone. L’ho sempre fatto di origliare alle pareti del mio cuore per interpretare i sussurri di un mondo frusciante. Anche quando gli adulti scuotevano la testa, affannati e seri, perché, dicevano, ‘la vita è tutta un’altra cosa, vedrai’ e un giorno avrei capito. Ma in realtà non c’era nulla da capire, nulla cui rinunciare e ancora adesso che bambino non sono più e non c’è più nessuna bolla che mi protegga, desidero ancora fortemente smarrirmi in me stesso in un abbandono di cui mi pesa ogni volta il ritorno; e voglio continuare a galleggiare con il naso all’insù tra le onde del cielo senza più sensi di colpa o di smarrimento.
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