La top ten dei libri letti

Leggere è un’esperienza meravigliosa, a volte indimenticabile. È un qualcosa che sa nutrirti senza dare l’impressione di saziarti mai. Sembra esagerato scritto così, ma lo penso davvero. Grazie ai libri puoi vivere infatti mille vite diverse, nascere, morire e rinascere continuamente, passare da un’epoca all’altra, essere questo o quel personaggio, passeggiare tra il passato e il futuro senza mai muoverti dalla poltrona, immaginare scenari meravigliosi e ambientazioni fantastiche.

E bisogna “leggere nonostante”, nonostante la scarsità di tempo, nonostante il proliferare di libri mediocri, nonostante la delusione di tante letture, nonostante il richiamo di altre incombenti necessità… ”*

Leggendo molto è inevitabile, dopo un po’, cedere alla tentazione di tracciare differenze, distinguo e distanze, avanzando consequenziali considerazioni di preferenza. E diventa altrettanto ineludibile, prima o poi, mettere giù anche una lista delle letture che si sono rivelate tra le più importanti per la propria crescita personale (globalmente intesa).

Per questo motivo, da tempo, (ma prima ancora che nascesse Facebook e la sua moda memetica di stilare liste di questo genere trattandole poi come catene di santantonio) ho redatto la mia personalissima top ten dei libri da me letti (elenco qui riservato alla sola narrativa) ma più per il piacere di ‘fare il punto’ della situazione che per creare una sterile classifica (per i cento film da vedere, vedi –> I Centofilm da vedere).

(Per dare un’occhiata alla mia biblioteca domestica in via di allestimento vedi –> La libreria su Anobii).

(Per un elenco completo dei miei personali credits letterari vedi però –> credits).

amorefataleC’è chi potrà trovare infantile la predisposizione di una lista di questo genere, ma io ritengo che sia invece per certi versi importante avere sott’occhio o almeno essere consapevoli di quali siano stati i propri credits di cultura.

Ovviamente non è una lista intoccabile, tutt’altro. Si leggono sempre libri nuovi e alcuni sono così belli da poter scalzare quelli ‘tradizionali’. Anche se non è facile. Scrivere una lista di questo tipo (anche per ora limitata solo ai primi dieci titoli) costa sempre infatti molta fatica, perché significa scartare i tanti e i troppi libri che mi hanno entusiasmato.

Infine, va detto che la lista è predisposta in ordine di significatività e di importanza (per me) il che ha comportato ancora una maggior difficoltà di stesura.

Ecco dunque la lista dei migliori dieci libri:

  1. – Cent’anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez;
  2. – Il Profumo, Patrick Süskind;
  3. – Cecità, Jorge Saramago;
  4. – Il Processo, Franz Kafka;
  5. – Le notti difficili, Dino Buzzati;
  6. – L’amore fatale, Ian McEwan;
  7. – Il ritratto di Dorian Grey, Oscar Wilde;
  8. – I racconti della beccaccia, Guy de Maupassant;
  9. – Molto forte, incredibilmente vicino, Jonathan Safran Foer;
  10. – Dance Dance Dance, Murakami Haruki.

murakamiVoglio però qui chiarire, quanto all’inserimento di ‘Dance Dance Dance‘ di Murakami (nell’immagine qui a lato), che il titolo è presente più per il fatto che sia rappresentativo dell’opera di questo autore molto particolare, che per la sua individuale fattura. Nel senso che non c’è, a mio avviso, nell’opera di Murakami, un libro che spicchi particolarmente su gli altri (e li ho letti davvero tutti).

Avrei potuto quindi scrivere ‘Norvegian wood‘ o ‘Nel segno della pecora‘ o, ancora, ‘Kafka sulla spiaggia‘, e sarebbe stato lo stesso. In verità è tutto il suo lavoro che resta impresso nell’immaginario del lettore. Per il suo modo di raccontare storie, di creare atmosfere, di disegnare i personaggi. È come se si leggesse, man man che si scorrono i suoi lavori, un unico intenso e variegato libro. Forse ‘Dance Dance Dance’ è preferibile rispetto ad altri, ma non ne sono del tutto sicuro. Certamente però è, appunto, uno dei più rappresentativi.

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<– Recensione libri
–> La lettura sulla Lettura

* (Ferrieri Luca – Innocenti Piero, Il piacere di leggere, Teoria e pratica della lettura, Edizioni Uni-copli, Milano, 1998, pag. 155, nota 173.)

9 pensieri su “La top ten dei libri letti

  1. Tranne Cecità, i libri della tua top ten li ho letti tutti. Cent’anni di solitudine è un mito, ho comprato qualche mese fa la nuova traduzione di Ilide Carmignani ma non ho ancora trovato il coraggio di leggerla. Kafka… be’… è Kafka. Di Murakami e di McEwan avrei scelto un altro titolo. E di Safran Foer ti consiglio Eccomi

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