La manutenzione del blog

website-maintenanceUn’attività che non va trascurata da parte di chi gestisce un blog è la sua manutenzione.

Ciò di cui normalmente ci si cura è la gestione del presente, dell’ultimo articolo immesso, dell’ultima cosa scritta. Si è portati più facilmente a pensare infatti al post da pubblicare (l’argomento, il contenuto, la forma) trascurando il passato, il ‘vissuto’ del blog e, in altre parole, ciò che è stato già postato. Quel che è fatto è fatto ed è inutile metterci di nuovo mano. Ci si dice. Ma non è così che dovrebbe andare.

Non si deve infatti dimenticare che i motori di ricerca non indicizzano solo gli articoli della prima pagina, ma anche (e soprattutto) le pagine interne, quelle già ‘vecchie’ e inserite negli archivi, restituendo alla query dell’utente un pezzo che hai scritto, magari molto tempo addietro, che nel frattempo è diventato del tutto obsoleto o desueto e di cui potresti non avere neppure più memoria. Questo non significa che, se la pagina di un vecchio post riporta una notizia di cronaca, l’articolo dovrebbe essere necessariamente aggiornato (per quanto il diritto all’oblio potrebbe crearti, in questo senso, qualche problema –> diritto all’oblio) ma certamente occorre verificare se il contesto in cui quello è stato inserito è ancora attuale e se vi sono aggiornamenti che puoi inserire.

MaintenancePenso inoltre ai link, cioè ai collegamenti esterni e interni al blog. La gestione dei link non più attivi può essere un problema per chi li dissemina nella pagine del proprio sito, ma può anche rivelarsi molto frustrante per l’utente che, cliccando su di essi, approda alla classica pagina 404 che tutti conoscono (–> errore 404).

Se si forniscono delle risorse nel testo, e normalmente una pagina dovrebbe averle per ragioni quantomeno di completezza, le stesse dovrebbero essere tuttavia effettive e rimanere tali nel tempo. Se proprio non è possibile controllare tutte le pagine del proprio sito, perché magari numerose, ci si limiti almeno a quelle più ricercate dai visitatori, come agevolmente verificabile dal quotidiano report di statistiche che tutte le maggiori (e più importanti) piattaforme di blogging mettono a disposizione dell’amministratore del blogger.

Lo stessa questione si ripropone per il blogroll, vale a dire per quella lista di link (a volte esasperatamente infinita) che il blogger redige per avere sottomano (per lo più in una colonna laterale) i propri siti preferiti. Questi link vanno periodicamente controllati per verificare, appunto, che siano ancora funzionanti (sono molti i blogger che cancellano il proprio sito per i più svariati motivi). Un collegamento a una pagina inesistente o a un blog che, seppur ancora aperto, non pubblica da anni sa di sciatto e di trascurato.

Occorre inoltre fare manutenzione sotto il profilo dell’aggiornamento complessivo del blog, non limitandosi cioè solo a pubblicare il nuovo post, ma anche ad aggiornare le proprie rubriche con nuovi inserti e nuove immagini, non dimenticando di attualizzare le notizie delle ‘info’ del blog, quelle che cioè danno informazioni su di te agli altri (sul punto vedi –> l’About), e di aggiornare le indicazioni di contatto quando sono state variate.

L’idea che deve passare all’utenza è, in altre parole, quella di un continuo rinnovamento del blog che, se non deve investire tutta la prima pagina in una volta sola (il che non avrebbe senso, di per sé, essendo il blog un contenitore in divenire che procede a strati di contenuti) almeno interessi, con una certa regolarità, le parti fondanti della medesima in modo da dare sempre la chiara impressione di una metodica anche se parziale offerta di novità.

manutenzioneDa ultimo, è consigliabile riprendere le pagine già pubblicate (selezionandole, magari alla luce del criterio prima indicato delle preferenze espresse da parte dei tuoi visitatori) e rileggerle per apportare quelle correzioni di stile, di forma e di contenuto di cui si parlava prima e che reputi ancora necessarie; è bene, in altre parole, ‘modernizzarle’, in maniera non solo da renderle più fluide e gradevoli alla lettura, ma anche al fine di ‘rivisitarle’ nell’ottica della tua esperienza nel frattempo acquisita e della tua attuale sensibilità: ciò le renderà maggiormente rappresentative del tuo essere blogger oggi.
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5 pensieri su “La manutenzione del blog

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  2. Non ci avevo mai pensato, ma è vero, i post vecchi comunque hanno i loro lettori. Bisogna però stare attenti a non stravolgere i propri post e prestare particolarmente attenzione a quelli che hanno avuto commenti (magari aggiustando il proprio testo si modifica qualcosa per cui alcuni commenti sembrano non avere senso). A volte è meglio riscrivere completamente il post, pubblicarlo come un nuovo articolo e aggiungere un collegamento a quello vecchio (e un collegamento sul post vecchio verso quello nuovo).

    • Sì, hai ragione. Non l’ho voluto precisare perché l’articolo mi veniva eccessivamente lungo.
      Le modifiche al testo devono essere sempre coerenti con l’extratesto e comunque variano, per qualità e quantità, a seconda del contenuto espresso. Possono avvenire tramite un link di aggiornamento, come dici tu, che rimandi a un’altra pagina, ma anche con una postilla in calce alla stessa pagina o effettuando la modifica, tout court, nel corpo del testo, se possibile (come nel caso di un racconto).
      Ciò che mi premeva far passare nel mio pezzo è la necessità di non far mai invecchiare inutilmente ciò che si scrive, perché l’utente che legge ha bisogno di sapere, al momento della ricerca, cosa ne pensi su quella determinata questione, mentre invece glielo dici con il tuo ‘tu’ dell’epoca della redazione dell’articolo, quando nel frattempo la questione si è evoluta o è mutata.
      Il blog, diversamente dal cartaceo, dove la pubblicazione segna anche la fine di una possibilità di intervento emendante sul testo, consente il restyling post-pubblicazione, valido a rendere sempre attuale il proprio contributo.

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