Il tempo del Blog

Una falsa idea che si può avere aprendo un blog è che sia un passatempo. Sì, certo, lo può anche essere. Ma se si vuole che il blog sia qualcosa di più di un mero quaderno elettronico su cui appuntare ogni tanto le proprie impressioni e se si desidera che diventi qualcosa di soddisfacente oltre che un modo per instaurare con il prossimo un contatto duraturo, allora il blog diventa un mangiatempo’ Ed ecco perché.

1) Innanzitutto occorre pubblicare i propri post con una certa regolarità. Qual è la cadenza consigliabile? Non c’è ovviamente una regola. Di sicuro non è necessario postare tutti i giorni, ma è anche sbagliato pubblicare in modo saltuario. I lettori, anche quelli ‘fedeli’ — quelli cioè che hanno un link stabile verso il blog — potrebbero infatti ben presto stancarsi di visitarlo trovandolo non aggiornato. Occorre tuttavia lasciare che il nuovo post mantenga la massima visibilità per un tempo sufficiente in modo che quello successivo non tolga visibilità a quello precedente che dovrà dunque esaurire naturalmente il suo interesse.

Di solito si comprende che l’ultimo post pubblicato non viene più letto quando il contatore dei commenti o di accesso al sito smette di crescere e si stabilizza. Per essere più esatti bisogna postare il testo successivo prima che l’interesse per l’ultimo post sia scemato e quindi quando si trova ancora nella fase decrescente di attenzione senza averlo del tutto esaurito.

Precisato questo, devo dire che il numero ottimale di volte per postare è, più o meno, di due/tre volte alla settimana: comunque dopo qualche tempo ci si sa regolare senza dover necessariamente seguire delle regole rigide. Questa cadenza, in ogni caso, permette di ‘pensare’ al post prima di scriverlo (o di pensare a quello successivo) di documentarsi in proposito, di scriverlo in modo corretto, facendo attenzione alla sintassi, alla grammatica, allo stile e ai refusi. Si potranno scegliere con cura le immagini più giuste o i video di accompagnamento oltre che l’impaginazione più adatta.

2) Il sito va inoltre sottoposto a regolare manutenzione e aggiornamento. Le varie parti che compongono la homepage infatti non sono da considerarsi elementi fissi, di mero contorno, da non modificarsi una volta trovata l’impostazione che ci aggrada. Faccio riferimento in particolare al contenuto della colonna non interessata dai post, dove si inseriscono elementi di utilità e abbellimento. Si pensi per esempio al blogroll, vale a dire all’elenco dei link preferiti. Molti blog nel tempo chiudono (e altri nuovi vengono aperti) sicché i collegamenti vanno periodicamente verificati, giusto per non avere una lista di link inattivi.

Anche le immagini che si sono scelte per la pagina iniziale vanno ogni tanto cambiate e sostituite, così come pure i vari widget che si son voluti scaricare (dall’orologio a cucù al calendario-agenda, dal cagnolino elettronico all’indicatore della temperatura, a chi piace il genere, per fare solo degli esempi); il ricambio è consigliabile proprio per dare un senso di freschezza al blog pur nel rispetto dell’unitarietà stilistica stabilita. In caso contrario si darà l’impressione di un sito privo di idee, monocorde e sciatto.

3) Contrariamente a ciò che faccio io, è assolutamente utile, inoltre, rispondere ai commenti ai propri post. Chi ha lasciato la propria opinione, tornerà volentieri sul blog se saprà di trovare una risposta.

4) Se sul sito compare il proprio indirizzo elettronico per i contatti (cosa che raccomando caldamente) si avranno anche delle mail cui dover rispondere. È molto scortese non farlo, oltre che irritante. Oltretutto si creerà un’opportunità per una possibile fidelizzazione, ma anche, perché no, per una amicizia o una futura collaborazione.

5) Non va dimenticato poi che chi visita il blog si aspetta a sua volta di essere contraccambiato, il che comporta inevitabilmente la lettura dei relativi post al fine di lasciare commenti che abbiano un senso (e questo per evitare di scrivere frasi del tipo: ‘grazie per aver visitato il mio blog’ o ‘grazie per essere passato da me’: sono scontate e inutili e si capisce benissimo che non hai letto nulla del blog visitato).

Il blog non è solo uno strumento di autopubblicazione ma è anche e soprattutto un mezzo (molto particolare e potente) di intrattenimento interpersonale tra soggetti che condividono interessi comuni. Più si desidera avere un ritorno dal proprio blog in termini di partecipazione e di seguito più lo stesso avrà bisogno di cura e attenzione. È bene saperlo in anticipo.
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2 pensieri su “Il tempo del Blog

  1. E’ proprio vero. Aggiungerei però che è anche un rifugio sicuro, la tua casa virtuale in cui puoi scrivere quello che ti pare eheh
    Interessante l’analisi del momento giusto per postare… su Philo997 siamo in 3 e mettiamo un post al giorno, forse è un po’ esagerato ^^

    Grazie dei bei consigli!
    Elisa

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