La chiamata

Era la prima volta che Tiberio dormiva alla Torre Galimberti. Non capiva le necessità in quel luogo di un custode anche di notte. È ben vero che vi fossero stivate ai piani inferiori molte opere d’arte che non avevano trovato posto al vicino Museo Gaddi, ma era anche certo che non si erano mai verificati furti negli ultimi cinquecento anni. Così gli avevano assicurato. Forse semplicemente perché nessuno sapeva di quel posto circondato da ampio giardino fortificato; oltretutto, per sicurezza e per non dare nell’occhio, i pochissimi carichi e scarichi delle opere erano sempre avvenuti in piena notte.
Il suo compito era dunque di occupare l’ultimo piano della torretta dove, accanto al letto, ronzavano numerosi monitor collegati a sensibili fotocamere dislocate nei punti strategici del perimetro. Gli sembrava di essere in piena campagna e il silenzio era pressoché totale se non fosse stato per i canti degli uccelli notturni. Eppure, si trovava a meno di cento metri dal Duomo e da casa sua, pensò. Quel senso di isolamento lo inquietava un poco ma era disoccupato da troppo tempo e a quarant’anni doveva ritenersi fortunato di aver trovato quell’impiego, anche se grazie alla zia del cugino. Bastava non pensarci e le sette del mattino sarebbero arrivate in un baleno.
Erano circa le due di notte quando sentì un coro di voci bianche. Si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi a fatica e fu come se dal soffitto in legno fosse entrato un potente fascio di luce gialla che gli illuminava il letto. Il cuore prese a battergli a mille.
«Ti annuncio che sei stato chiamato…» fece la Voce profonda e ferma. «Fra tre giorni Lui verrà da te e ti parlerà del suo disegno imperscrutabile… Dovrai abbandonare la tua vita di agi e mollezze, vestirti d’un saio grigio e vivere nella più totale povertà, fede e obbedienza…»
«Vivere in povertà… ?» chiese Tiberio spaventato cercando di vedere chi stava parlando con lui. «Se è per questo già ora non ho un euro da mettermi in un occhio per cui non sarebbe una gran rinuncia… Ma tu chi sei?» Più cercava di scrutare attraverso la luce e più rimaneva accecato. I muri della sua stanza erano nel frattempo spariti, vedeva la natura attorno a sé in pieno giorno e un’ondata di calda felicità e di calma ieratica lo stavano pervadendo. «E… a dirla tutta… quanto a fede» disse scivolando dal materasso e mettendosi in ginocchio «sono piuttosto scarsino…. anzi ti devo confessare che credo poco persino in me stesso…»
«Tu sei un brav’uomo… lo sappiamo bene, e quando Lui apparirà tu sarai stato già raggiunto dalla Grazia piena diventando un soldato di Dio…» il tono adesso era in crescendo, solenne e celebrativo, quello delle grandi occasioni bibliche. «E ti recherai sulla collina più alta della città e, dopo quaranta giorni e quaranta notti, durante i quali lotterai strenuamente ma da vincente contro il Diavolo, edificherai una cattedrale per la rinnovata Pace tra Dio e gli Uomini per i secoli a venire…»
«Mi sembra piuttosto impegnativo…» fece lui schermendosi «vivo ancora con i miei e non mi rifaccio neppure il letto, figuriamoci se sono in grado di costruire una cattedrale… tuttavia se è per la Pace nel mondo… potrei tentare… hai visto mai? Mi ricordo che da piccolo ho costruito un piccolo ricovero per tartarughe…»
«Lui ti dirà cosa, come e quando cimentarti nell’intrapresa che ti è stata affidata, Settimio: sarà la Chiesa più grande e la più imponente al mondo e si potrà vedere sin dalla Luna.»
«Addirittura? Però se mi assicuri che sono io il Prescelto, ebbene lo farò… farò un botto di follower sui social, ne sono sicuro… abbandonerò la mia vita guduriosa tra fast food, videogiochi e partite allo stadio e mi consacrerò totalmente a Dio costruendogli la Chiesa che vuole… eccheccavolo! Forse questo è davvero lo scopo della mia vita. Ehi, un momento… perché mi hai chiamato Settimio? Guarda, Coso, che io sono Tiberio!»
«Tiberio? Come, non sei Settimio Astolfini?» domandò stupita la Voce perdendo l’aplomb.
«No, sono Tiberio Giangi detto “il Ganga”… Settimio Astolfini è a casa con il COVID. Mi è stato chiesto all’ultimo momento di sostituirlo, qui come custode.»
Si fece silenzio.
«Ma perché non mi dicono mai niente!» disse a un certo punto la Voce attraverso la luce sempre accecante. Seguì un parlottare concitato e poi: «Va bene, scusa…» fece la Voce spegnendo la luce e abbassando il coro di voci bianche: «fai finta che non ti abbia detto niente; c’è stato un errore di persona… torna pure a dormire.»

10 pensieri su “La chiamata

  1. Giuseppe Grifeo – Roma – Giornalista professionista dal 2001. Prima ancora, pubblicista dal 1995. Copywriter, Editor/Curatore editoriale, direttore di Canapa Oggi, giornalista per FreshPlaza e altre testate, direttore di "Di Roma". Nel 2020, anno del Covid-19, ho totalizzato 29 anni di esperienza fra cronaca e tante specializzazioni. Appassionato di Egittologia. L'ultimo settore giornalistico che mi dà grandi soddisfazioni con tante novità (bioedilizia, medicina, biotecnologia, nutraceutica...) riguarda la Filiera della Canapa industriale regolamentata in Italia dalla legge 242/2016. Da qui la mia cura diretta dell'informazione su Canapa Oggi www.canapaoggi.it Copywriter, redazione di articoli che valorizzano realtà aziendali di ogni tipo, le loro caratteristiche, i loro punti di forza. Revisiono volumi, collaboro con gli autori per la migliore stesura e correttezza pre-pubblicazione, do idee per libri tecnici e di approfondimento. Curo da 13 anni articoli sull'enogastronomia, l'agroalimentare, il turismo, la scoperta di realtà agricole e tipicità sia italiane che nel mondo. Negli anni ho portato avanti approfondimenti e indagini che vanno dalla medicina all'astronomia, dalla cronaca all'economia, senza escludere l'arte. Ho coordinato redazioni, diretto testate giornalistiche, l'ultima è Di Roma - www.di-roma.com (nata nel 2012, in fase di riedizione). Ho collaborato per 14 anni e mezzo col quotidiano romano Il Tempo, dagli esteri alla cronaca romana: tante aperture di giornale e di sezioni, le inchieste, a cominciare da quelle sul degrado cittadino in ogni sfaccettatura. Nel 2016 l'inizio per l'edizione internazionale Fresh Plaza - www.freshplaza.it editore olandese, piattaforme anche in tedesco, inglese, spagnolo, cinese (di grande successo da anni): ho il compito di scovare in Italia tutte le produzioni più particolari, innovative e curiose di sapori nostrani, tra agricoltura e trasformazione: ne potete leggere di veramente gustose
    Giuseppe Grifeo il scrive:

    Anche l’Onnipotente può prendere una cantonata, soprattutto se i suoi collaboratori alati non aiutano 😄

  2. TTT – The Transcendental Tourist: Reflections on the Road is an introspective travelogue written by a budget traveler.
    AJ il scrive:

    Hilarious! Covid appears always a plot twist even in real life. 🙂

  3. Austin Dove – Mi chiamo Antonio, sono un cinefilo e mi piace parlare di vari argomenti!^^ Cercami anche su: Instagram (austindove_blog98), Facebook (L'angolo della Colomba) e Twitter (@elfhik)! Ciao!^^
    Austin Dove il scrive:

    lol
    non siamo gli unici con gli equivoci 😂

  4. marinaraccanelli – Marina Raccanelli, nata a Fiume, vive a Venezia fin dall’infanzia. Nel 2004, per la Oceano Edizioni, è uscita la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Variazioni in blu”; nel 2005, Firenze Libri ha stampato “Vento di stelle fredde“. Si è classificata seconda nella seconda edizione del Concorso internazionale di poesia “Montagna viva”; è presente in diverse antologie , fra cui “Il segreto delle fragole – poetico diario 2005 e 2007” (Editrice LietoColle), “Navigando nelle Parole” vol.11 (edizioni Il Filo), alcune antologie ed E-book promosse dal sito Poetilandia, ed altre. Le sue poesie sono pubblicate in alcuni siti e blog; il suo blog personale si chiama “Poesie e altro” Nell’ottobre 2008 è uscito il suo e-book “Luci di confine” presso Feaci Edizioni. In collaborazione con Piero Orsoni e ispirata dalla sua creatività in campo fotografico, ha stampato nel 2009 “Immaginario”, un libro di immagini, appunto: fatte di luci, di colori e di parole.
    marinaraccanelli il scrive:

    Un racconto veramente godibile, fra l’altro termina con un tipo di sorpresa diversa dal solito, quindi ancora più sorprendente!

  5. Birbo Bicirossa – Ciao, voglio avvisarti che proseguendo troverai due blog di pessima satira e dubbio umorismo. Un consiglio, non seguirmi credendo che contraccambierò, perché di solito non lo faccio. 😁🤪😉
    Birbo Bicirossa il scrive:

    Quindi il povero Settimio è destinato a una vita di stenti e tribolazioni, mentre Tiberio, beato lui, prenderà il suo posto come guardiano, e si godrà quel lavoro comodo e ben retribuito a due passi da casa.
    🤔

  6. Sossu – Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento. Proverbio cinese "L'APPARENZA INGANNA "
    Sossu il scrive:

    Carino il racconto di oggi ! Sarà che è Carnevale o sarà che anche i padreterni sbagliano …Comunque loro sono educati ammettono l’errore e chiedono scusa . Ecco nella realtà avviene ” una tantum ” o perlomeno questa è la mia esperienza . …Buona Domenica a te

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