Un’ottima recensione

recensione«Buongiorno, mi scusi se la disturbo, ma lei è stato così gentile, mi ha lasciato anche il suo numero di cellulare… mi è sembrato carino ringraziarla di persona. È una bellissima recensione, sono proprio contenta. Glielo devo proprio dire: mi sono persino commossa.»
«Oh sì, buongiorno… mi fa davvero piacere sia stata di suo gradimento.»
«Sì, perché al di là delle belle parole di cui ha voluto onorarmi, lei ha proprio compreso appieno anche quello che ho voluto esprimere con il mio lavoro e non è da tutti, mi creda… Lei è un critico?»
«Un critico? No no, certo che no… ma di cosa si trattava? Di un film? Di un lavoro teatrale?»
«Come? Non capisco… ma parlo del mio romanzo appena uscito che lei ha recensito poco fa!»
«Romanzo? Ah ecco, appunto! Il suo romanzo, sì certo, che altro?… Pensi che le costerà solo 150 euro…»
«Come dice?»
«È davvero poco, vero? È che siamo in un periodo che l’agenzia considera ancora festivo ed è un promo per l’anno entrante…»
«Mi sta dicendo che è una recensione a pagamento?»
«Certo, cosa credeva? È un modo per farci conoscere al grande pubblico!»
«Ma io non le ho chiesto nulla! Almeno le è piaciuto il libro?»
«Il libro? E chi ha il tempo di leggerlo? Si leggiucchia una riga qua e là, roba di cinque minuti e poi il resto è tutto mestiere; del resto sono parole sue: ‘una bellissima recensione di cui ho compreso appieno l’intima idea del romanzo’. Cosa vuole di più?»
«Non ci posso credere…»
«Ci creda ci creda, una recensione entusiastica che rimbalzerà su tutti i più importanti social e siti web di influencer blogger di libri e questo per settimane; il tutto alla cifra contenuta di 150 euro, non è un affare?»
«Non ho intenzione di spendere alcunché per un servizio che non ho richiesto!»
«Però sarebbe spiacevole, dopo una recensione positiva, averne subito dopo una di segno contrario che la stronca senza mezzi termini; non trova? Le “stelline” di Amazon, Ibs e compagnia cantando non perdonano, soprattutto con gli esordienti come lei…»
«Questo è un ricatto!»
«No, mi permetta… è marketing…»
«…»
«Suvvia, non sia così ingenua… la voglio aiutare… allo stesso prezzo di 150 euro le faccio, gratis, un’altra recensione stra-positiva per un suo parente o amico… lei mi è simpatica e ho sempre voluto aiutare i giovani…»
«In effetti c’è una mia cugina che ha aperto da poco un ristorante qui sulle colline di Lughi, una buona recensione di questi tempi sarebbe molto importante per lei…»
«Vede che le sono utile? Di che ristorante si tratta?»
«Di cucina etnica, meglio sarebbe definire di tipo fusion… è possibile infatti trovare piatti e bevande di tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo: dalla Francia alla Tunisia, dalla Croazia al Libano…»
«Interessante, bella idea, bene… fatto!»
«Cosa fatto
«Le ho appena inviato la recensione…»
«…»
«Le piace?»
«Non ha capito niente! Leggo qui da quello che lei ha scritto che mia cugina fa pizze e focaccette… mentre il ristorante è sì di cucina rivisitata ma di alto livello…»
«Senta, l’aggiusti pure lei la recensione e poi me la rimanda… ora, mi scusi, ma devo proprio andare… devo buttare giù una recensione per un nuovo modello di elicottero (o si tratta di un biplano? Vabbè, comunque è pur sempre roba che vola…).»
«…»
«Le ho appena inviato il mio IBAN… è stato un piacere…»

34 pensieri su “Un’ottima recensione

  1. Secondo me se le case editrici pagassero per le promozioni, con giusti compensi studiati per una vera campagna di marketing, non ci sarebbe questo mercato “nero”. Troppi vogliono fare i recensori per lavoro, quando a tutti gli effetti non lo è.

  2. Beh, che dire, per una persona come me che non ho istruzioni ne classici ne scientifici e scrivo anche fin troppo male, questo tuo racconto mi ha aperto l’altro occhio.
    Cercherò di fare attenzione alle recensioni fake 😂 (che minimamente pensavo che esistessero).

    Complimenti 👏🏻

  3. Un pensiero gratis 😀
    Briciola, il mio è riso amaro perché credo che il tuo racconto sia pressoché un report MOLTO realistico.
    Buona serata e buona domenica!
    Vicky

  4. Mi hai fatto sorridere e soprattutto sobbalzare con la storia delle stelline e del ricatto. Diciamo che a me e altre persone è capitato e tutte conosciamo una persona la cui mano pruriginosa potrebbe essersi scatenata.
    Ciao, Briciola!

  5. Insomma trattasi di “bontà pelosa” …in effetti la frase esatta è carità pelosa e sta a significare bontà che viene ripagata a buon prezzo…eheheh…
    BEL PEZZO…ciao!

  6. Nonostante lasci un senso di amarezza in fondo, devo sottolineare che ho riso… e non poco. Anche perché conoscendo cosa e chi gira nel mondo “recensioni-marketing & affini” (l’ho notato anche nei miei 15 anni di lavoro per un quotidiano nazionale), questo pezzo ha rievocato in me tanti ricordi. Ottimo racconto nello stile e nell’idea

  7. Recensioni pronte all’uso dietro il versamento di qualche centinaia di euro. Marketing? No, estorsione a penna armata.
    Al di là delle facili battute, è assai prossimo al vero.

  8. Bene! Ha fatto luce su un fenomeno dannoso ormai sdoganato da tanti ma non conosciuto da tutti. Ti cercano per farti comprare pacchetti di migliaia di follower finti su Facebook o qualunque altro social come fosse normale! Ma tutto sommato non è solo un altro volto della tossicità della pubblicità? Quella cosa simpatica per cui se io ho i soldi mi permetto di elogiare la bontà del mio prodotto e di me stesso? Alla faccia dell’oggettivita ed imparzialità! Un mare di balle la cui forza è verso della corrente è determinata dai soldi spess
    o sottratti proprio alle tanto decantate qualità del prodotto. Viviamo immersi in questo mare di inganno. Bene che qualche volta persone come lei tirino fuori la testa per respirare.

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