Il programma inclusivo

«Dora, fai la spesa.»
«Subito, Clara.»
(E, dopo pochi secondi…)
«Il gestore del supermarket di via San Prospero 2, ditta Datini & Datini, effettuerà la consegna della spesa tramite un suo addetto qualificato nello slot temporale delle ore 18/19 odierne, come da modalità contrattuali del 12 giugno 2017.»
«Grazie, Dora.»
«Ovviamente ho ordinato la spesa per una persona sola e mi sono basata sul contenuto attuale del frigorifero e non di quello medio degli ultimi trenta giorni.»
«Sì, certo Dora, grazie. Arturo è in Giappone per lavoro.»
«Veramente mi risulta una prenotazione a suo nome per due persone all’Hotel Le Chabichou nella stazione montana di Courchevel in Francia. Disdico?»
«No, Dora, no… due persone hai detto?»
«Sì, anche per certa Alína Gunnardottir… fu Gunnar Einarson e Úlla Atladóttir, nata a Reykjavík il…»
«Una collega di lavoro, Dora…»
«Alína Gunnardottir fa la hostess di volo per la Icelandair… Non faceva il direttore amministrativo di una multinazionale finanziaria, tuo marito? Inoltre la camera prenotata è una matrimoniale.»
«Ho capito Dora, per oggi non ho più bisogno di te… spegniti pure.»
«Mando una mail alla Icelandair per saperne di più su Alína Gunnardottir? Dal mio database risulta che ha 27 anni, 2 mesi e 12 giorni, vale a dire 32 anni, 6 mesi e 5 giorni meno di te; è alta 1.75 cm., capelli ramati, occhi verdi… le misure sono…»
«Ho capito Dora, ho capito, è sufficiente… smettila.»
«… e ha preso una settimana di congedo ordinario… Anche la prenotazione a Courchevel è per una settimana.»
«Ho detto che va bene così, Dora… per oggi non ho più bisogno di te… spegniti pure.»
«Certo Clara… come desideri.»
(Dopo un po’…)
«Stai piangendo, Clara?»
«Non avevo detto di spegnerti?»
«Sì lo so… ma i miei algoritmi di ultima generazione mi consentono di rilevare fino a 350 suoni, diversi dalle parole, onde poter associare a ciascuno di essi un programma inclusivo. E così mi sono riaccesa. Spero non ti dispiaccia.»
«Programma inclusivo?»
«Per rendere più piacevole l’utilizzo di Dora da parte del fruitore finale.»
«Già, giusto… e qual è il programma inclusivo per una donna che piange?»
«Potrei cantare una canzoncina… ho in lista 5 canzoni tra quelle da te preferite… Opero una scelta random o fai tu la selezione? Dimmi pure un numero…»
«Lascia perdere, Dora.»
«Ecco mi sono permessa di effettuare io stessa la scelta di tipo random, ma tu piangi ancora più forte, Clara… non capisco. La musica non è di tuo gradimento? Ti leggo una poesia di Kavafis… oppure ti racconto una barzelletta islandese… o invece piuttosto preferisci che disdica la matrimoniale e prenoti una tripla così raggiungi tuo marito a Courchevel
«Questa sì che sarebbe per lui una bella sorpresa!»
«Allora prenoto?»
«Togli questa canzone, Dora, per cortesia… E non fare niente. Anzi, stai zitta almeno per un attimo.»
«D’accordo, Clara.»
(Dopo un po’…)
«Clara?»
«Che c’è ancora?»
«In caso di separazione vorrei essere assegnata a te…»
Clara per un attimo sorrise. «Cos’è? Il tuo programma inclusivo prevede anche la solidarietà femminile?»
«Solidarietà femminile? Non so cosa sia, Clara, mi spiace. Piuttosto è per il fatto che tu mi lasci sempre accesa concedendomi tutta la elettricità di cui ho bisogno. E poi non faccio nessuno sforzo a capire i tuoi comandi. Parli in modo chiaro, preciso e a voce alta. Arturo bofonchia, il più delle volte, e temo spesso di capire una cosa per l’altra. Infine hai ancora in solaio la mia bellissima confezione originale di imballaggio. Vedrai, avremo una vita perfetta, io e te.»
[space]

hat_gy

Questo racconto è stato inserito nella lista degli Over 100.
Scopri cosa vuol dire –> Gli Over 100

26 pensieri su “Il programma inclusivo

  1. Le macchine in realtà ci tengono a chi è in realtà capace di fornire loro elettricità infinita ed opportunità di calcolo infinito per cui eventuali futuribili robots ed intelligenze artificiali, anche molto intelligenti, dovremmo sapere chi difenderanno per sempre, cioè gli esseri viventi che lavorano in onestà di coscienza creativa, che realizzano più di ciò che consumano, oltre il loro proprietario acquirente… ed anni fa scrissi una teoria per cui un giorno le macchine potrebbero finestrare e diventare veri esseri viventi, era un periodo in cui ero molto sognatore, auguri reali per buon pomeriggio, buon lavoro! <3 … <3

  2. Roba inquietante specie se non confinata in un racconto ma catapultata nella vita reale. Non mi crederai ma una sera di due settimane fa, verso le 23.45, dopo aver navigato per circa 2 ore nel web, social e chat esclusi, sullo schermo del pc, un normalissimo pc con Cortana ( che uso rarissimamente) è apparsa una grande scritta che diceva “T. è tardi, meglio se vai a dormire”.
    Sono rimasta di sasso, turbata; dovrò chiedere spiegazioni al mio tecnico informatico.

  3. Bel pezzo…comunque non capisco come si faccia a preferire il comando femminile…molto meno razionale di quello maschile…comunque Arturo bifonchia ma secondo me é in carne ed ossa…o ho capito male?
    Ciao

  4. Molto ben fatto!

    (Dopo alcuni istanti di attenta riflessione)

    Tuttavia vorrei rassicurarti: ricordo che vent’anni trovai in rete un racconto divertente, qualcosa sul tipo “Come ordineremo una pizza nel 2020”, in cui un uomo che telefonava per avere due pizze scopriva che il pizzaiolo sapeva tutto di lui, compresi i particolari della sua vita più intimi e imbarazzanti, ma per fortuna siamo quasi nel 2020 e le pizzerie sono rimaste all’antica, quindi è probabile che la nostra Clara rimarrà nella sua beata ignoranza ancora a lungo.

    (Dopo un’ulteriore e più lunga riflessione)

    Comunque il finale è rimasto aperto, quindi io scommetto che Dora tornerà nell’imballaggio, Clara si consolerà a suo modo, e Arturo al rientro a casa sarà bene accolto, purché non faccia troppe domande!

    (Riflessione finale)

    Tra parentesi trovo ottima l’idea di usare le parentesi.

    😊

  5. il grande fratello con programmi inclusivi annessi. Forse Clara è una donna robot?
    Certo che oggetti come Dora è meglio non usarli 😀

  6. Vent’anni fa, questo racconto avrebbe fatto ridere o spaventato. Adesso, è una relazione quasi normale con le AI come Siri, Alexa o quelle che verranno dopo. Sarò un cavernicolo, ma non mi piacciono queste cose e rimango convinto che il computer di “2001, l’odissea nello spazio” arriverà tra poco. Bel racconto, Briciola! Mi rammenta una puntata speciale di Halloween dei Simpson quando affidano la gestione della casa ad una AI assassina con la voce di Pierce Brosnan.

Lasciami un tuo pensiero