Nella direzione opposta

Il treno era appena partito dalla stazione che subito scoppiò una rivolta tra i passeggeri. Tutti si erano accorti, persino quelli che sembravano assorti o che parevano dormire, che il convoglio stava andando nella direzione opposta. Il capotreno fu ben presto assediato nel suo ufficio, tanto che fu necessario che una coppia di poliziotti intervenisse prontamente per calmare gli animi. Dopo tanto rumoreggiare, per mettere fine alle contestazioni montanti, il capotreno decise di fare una comunicazione di servizio usando l’altoparlante interno. Si seppe così che don Rosario Guastalore era a bordo. Sua ‘Cillenza, non potendo raggiungere altrimenti il capoluogo regionale, aveva acconsentito a che il convoglio fosse dirottato nella direzione opposta; avendo peraltro, lui, molta fretta aveva dato precisa disposizione che non si desse alcun preavviso per dar modo, a chi lo avesse voluto, di poter scendere. Dopo questo annuncio, molti passeggeri, apprendendo che don Rosario si trovava a viaggiare su quello stesso treno, si acquetarono; Piegolzi, un forestiero del continente, aveva invece deciso di continuare in modo vibrante la sua protesta.
«Dovete evidentemente essere tutti impazziti per voler sequestrare più di quattrocento persone e dar retta a un tizio qualsiasi…» urlò agitando per aria una ventiquatt’ore come fosse un corpo contundente. Un uomo, grosso come un frigo americano, dal viso largo e dagli occhi sporgenti e poco rassicuranti, gli si materializzò accanto mettendogli davanti agli occhi un indice robusto come un manganello:
«Eh no, guardi, lei non può chiamare don Rosario Guastalore, un ‘tizio qualsiasi’: non va bene, non va affatto bene…» sussurrò tra i denti stringendogli il nodo della cravatta così forte che Piegolzi prese a diventare cianotico. «Eppoi! Che brutta parola ‘sequestrati’: diciamo piuttosto che potrà fare compagnia a Sua ‘Cillenza durante tutto il Suo viaggio. Non è forse contento di viaggiare sullo stesso treno di don Rosario? Ci pensi, e quando le ricapita?» disse con tono retorico l’omone alzando due sopracciglia così folte che si sentì lo spostamento d’aria.
«Ma lei non sa con chi sta parlando» biascicò Piegolzi che faceva fatica a respirare. «Sono amico personale del Sottosegretario della Giustizia che, giustappunto, dovevo incontrare stamani se non vi fosse venuta la bella pensata di dirottarmi: quando scenderò, sentirete ancora parlare di me! Eccome se lo sentirete!»
Intanto Piegolzi si era accorto di essere rimasto il solo in tutto il convoglio a lamentarsi: gli altri si stavano già beatamente godendo il viaggio in silenzio, chi leggendo il giornale chi lavorando al computer. E siccome anche l’omone se ne era andato, decise di sedersi a sua volta cercando vanamente di allentare il nodo della cravatta. Dopo due ore, il treno arrivò finalmente nel capoluogo e Piegolzi, ancora arrabbiato, stava per scendere dal treno quando intravide un ometto, circondato da alcuni possenti guardaspalle in blazer blu, che si faceva largo tra la folla. Non ci pensò due volte. Si alzò sui talloni e gridò:
«Grandissimo cornuto d’un cornuto!»
L’omino si girò individuandolo immediatamente ancora sul predellino del treno: lo indicò a uno degli uomini della scorta che, tornato di corsa sui suoi passi, afferrò, senza troppi complimenti, Piegolzi schiacciandolo con una sola mano contro la carrozza del treno.
«Ma perché scusi? Questo è un ennesimo intollerabile sopruso» ebbe il coraggio di dire, mentre il tipo che gli aveva chiesto le generalità se ne stava andando. «Perché don Rosario vuol sapere chi sono e dove abito? Mi vuol forse far mettere una bomba sotto il letto per farmi tacere per sempre? Sappia che non ho paura! Glielo dica pure.»
L’uomo in blazer blu fece ancora qualche passo, poi si girò.
«Don Rosario? E chi è? Io lavoro per il Sottosegretario della Giustizia…»

9 pensieri su “Nella direzione opposta

  1. Bravissimo…hai reso l’idea di come spesso la realtà sia confusa dalle apparenze…mi sei piaciuto e poi l’intercalare “cornuto” (con pena e rispetto per chi si trova nella condizione, avendo una donna che da signora non si comporta) è assai efficace… mi hai fatto ridere…davvero grande!!!

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