L’edicola del Ponte

Un sole tiepido era riuscito a liberarsi delle nuvole e vanamente cercava di scaldare le larghe e massicce pietre dell’argine, mentre i gabbiani, a continue ondate, risalivano a stormi sparuti l’alveo del fiume schiamazzando come bambini che giocassero sul bagnasciuga. Cercavano, disegnando sbilenchi cerchi concentrici, rifiuti disordinati del consumismo distratto che, a dispetto dei tempi, abbondavano sul greto.
Il ragazzo, uno sguardo simpatico in una faccia pulita, era fermo all’angolo del viale; da un lato una grossa borsa di plastica, di quelle che i negozi di abbigliamento usano per riporre i vestiti acquistati. Guardava in giro, fiducioso, in attesa di qualcuno o qualcosa. Poi, come fosse arrivato il momento, all’improvviso si mosse puntando dritto all’edicola poco distante, il passo deciso, dei momenti ineluttabili. L’edicola altro non era se non un gabbiotto antico, in legno e ferro, sempre pieno di riviste e gadget per i turisti, posizionato in modo tale, all’inizio del ponte, che finiva per dividere a metà scolaresche e gruppi di gitanti che volessero arrivare alle spalle della Piazza, dalla parte cioè più spettacolare e raccomandata da guide e mappe.
«Mi scusi» fece il ragazzo sporgendosi all’interno verso l’uomo che stava leggendo qualcosa poggiato sulle ginocchia. «Quel tipo là» e tese il braccio a indicare un giovane che, camminando a passo svelto, si trovava a metà del ponte nella parte più alta della campata «mentre lei non guardava ha staccato una pubblicazione tra quelle appese qui fuori e se l’è messa sotto la giacchetta». L’uomo contrasse i muscoli del viso imprecando sottovoce e, senza dir nulla, aprì la porticina dell’edicola come volesse staccarla dai cardini e in un attimo si mise all’inseguimento del ladro. Appena il ragazzo lo vide allontanarsi di spalle sulla scia del giovane, già peraltro sparito nell’altra spalla del ponte, si lasciò andare a un sorriso liberatorio e, arraffate quante più riviste poté, le fece scivolare all’interno della capace borsa vuota e scappò via nella direzione opposta.

7 pensieri su “L’edicola del Ponte

Lasciami un tuo pensiero