La carrozza e lo specchio

Ogni tanto, mentre tornava a casa, lo osservava dallo specchietto retrovisore. Non ci poteva credere che i suoi amici più cari gli avessero regalato per i suoi cinquant’anni quell’oggetto orribile: una carrozza simil argento che trasportava uno specchio. ‘È un oggetto di antiquariato, tienilo da conto’ gli avevano detto, ma a lui pareva bruttissimo. Avevano fatto persino una colletta, avevano tenuto a precisare. Eppure la serata era stata stupenda: una cena favolosa in un castello medioevale con catering e cantante scritturata a bell’apposta. Guidava e scuoteva la testa, Mario, e avrebbe avuto voglia finanche di piangere. A casa non parcheggiò neppure la macchina in garage: la lasciò in strada sperando che qualcuno nella notte si portasse via quel ‘coso’. Ma l’obbrobrio c’era anche l’indomani e il giorno successivo. Si arrese a portarlo in casa non potendo correre il rischio che uno dei suoi amici lo vedesse sul sedile posteriore. Passò qualche settimana. La carrozza con lo specchio cambiò vari posti nella casa, senza trovare requie. L’avrebbe messa volentieri in soffitta ne avesse avuta una e il garage era troppo piccolo. Un giorno, non potendone più, decise di metterla all’asta su eBay. Contrariamente a quello che credeva trovò subito due persone interessate. Una si ritirò dopo poche ore mentre l’altra finì per comprarla. Fece pochi soldi, ma almeno se l’era tolta di torno. Il giorno successivo, neanche a farlo apposta, incontrò Furio, uno dei suoi amici.
«Allora, ti è piaciuto il nostro regalo?» Mario non seppe cosa rispondere: non era suo costume mentire e così rimase senza parole. «Se vuoi ti aiuto a trovare un posto in casa che possa andare bene» insistette l’amico.
«No, no grazie, non ti disturbare…» fu la risposta evasiva tanto che Furio lo guardò serio:
«Senti un po’… ma con quei soldi cosa ci hai comprato?»
Mario si sentì scoperto. Evidentemente Furio doveva aver visto il regalo su eBay. «Soldi?» fece confuso.
«Sì, i soldi… l’assegno circolare che ti abbiamo messo nel cassettino, quello sotto la carrozza. Non avrai davvero pensato che il regalo fosse solo quel bruttissimo specchio, vero?»

11 pensieri su “La carrozza e lo specchio

  1. “una su tredici”: te lo ricordi quel film?
    Ben gli sta: non si vende né si ricicla un regalo, anche se brutto (e dimmi, dimmi: chi ha osato disfarsi di un tuo regalo? Vendetta è fatta! :-)))

  2. Mi hai ricordato una commedia vista tanti anni fa.. non ricordo il nome una coppia di sposini venne fatto u ragalo dalla zia ricchissima di lui ed era la testa di suo marito buonanima. La sposina nel vederla si adirò e la regalò inseguito ad un amico che si doveva sposare. All’inerno della testa c’erano mille lire una grossa somma in quel tempo. Quando avvenne la mara scoperta il coniuge cominciò a rompere tutti regali pervenuti dai parenti di lei e dopo la lasciò… divertente

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    baci baci iry

  3. ho letto i tuoi due racconti ironici e divertenti, scrivi davvero bene, hai un nik tenerissimo, le briciole le trovo anche sotto la tastiera…qui da noi sono le fregole…
    ciao a presto…

  4. :)))))))))))))))))))))))))))))))

    è incredibile !! la parodia di quando non ci si fida nonostante tutto sia contro le apparenze !!! Bellissimo !!!

    Bentornato 🙂

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