Alle poste

 

Mi trovavo alle Poste in attesa del mio turno, con il numerino in mano. Mi guardavo in giro nella sala di attesa più simile a quella di un check-in aeroportuale che a un ufficio pubblico. Mancavano solo i carrelli per i bagagli, perché il freeshop pareva già ci fosse. Vicino a me una persona di una certa età cercava vanamente di tenere a bada un ragazzino.
«Ho imparato, sa?» mi dice ad un certo punto giocherellando con il bastone. «Con la scusa che sono in pensione mi mandano a fare i servizi, come venire qui in posta». Il sorriso era sincero, di quelli che fanno simpatia. E visto che le prestavo attenzione proseguì: «Solo che sono anziana e quando viene il mio numero ci metto troppo tempo ad arrivare allo sportello. L’impiegato non aspetta e fa scattare il numero successivo e a volte anche quello dopo. Hanno tutti fretta. Non si capisce più nulla. Così quando finalmente arrivo io, c’è sempre qualcun altro davanti che non mi fa passare perché dice che ho perso il turno e che non devo fare la furba. Ho ottantadue anni, io. Se fossi furba sarei già morta…» mi dice senza un filo di amarezza. «Insomma non riuscivo mai a pagare i bollettini. E allora ho imparato…»
«Cos’ha imparato, signora?» gli faccio curioso.
«Quando viene il mio numero scatta il mio nipotino che in un lampo è davanti all’impiegato e gli dice di aspettarmi che sto arrivando…» e scompiglia i capelli al bambino che cerca di sottrarsi. Poi la nonnina mi guarda ancora: «In fondo mi costa solo un gelato e faccio bella figura con i miei figli»

19 pensieri su “Alle poste

  1. Mh.
    Con i vecchi ho lavorato, a suo tempo.

    E ho imparato ad amarli senza evitare di dire loro che rompevano le balle, quando le rompevano.

    Con i loro tempi e la loro arguzia, con i modi morbidi e le mani macchiate e nodose, con la voce querula della lamentela e il sorriso e la carezza che nascono dal niente.

    Basta poco.

  2. ma pensa, io proprio l’altroieri ho scritto di una vecchia signora che deve andare a ritirare la pensione alla posta! però senza nipote dal balzo felino 🙂
    torno io e scompari tu?

  3. è molto tenera questa cosa. ma io non riesco ad immaginare qualcuno che dice ad una persona anziana, che ha il solo difetto di camminare piano, che ha perso il turno! roba da matti

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