Un semplice sorriso

L’uomo era da poco uscito di casa. Percorse il vicolo e subito si trovò sul Corso. Da lontano una figura femminile gli veniva incontro. Era una bella donna, vestita alla moda, vistosamente ancheggiante su tacchi alti, un foulard rosso a raccogliere i capelli neri, lunghi e ricci. Aveva un nonsoché di familiare. Quando le fu vicino, lui le sorrise. La donna se ne accorse, ma non lo diede a vedere e proseguì. Ma poi si fermò e tornò indietro. «Senta…, lei mi ha sorriso!» gli disse puntandogli un indice guantato davanti agli occhi come fosse un’arma. «Lei non può sorridermi impunemente e poi andarsene come se niente fosse accaduto. La mia giornata sta andando tutta storta, è un autentico disastro, la mia vita è un autentico disastro: non sto bene, il marito mi tradisce con mia sorella, mi hanno appena comunicato in banca che il mio conto corrente è agonizzante e lei mi sorride? Se lei mi sorride non mi ci raccapezzo più. Ah… ma forse lei mi ha sorriso per abbordarmi? Ah ecco, ma certo! Perché vuoi uomini avete solo quella fissa lì, vedete una bella donna per la strada che magari ancheggia, vi chiedete: ‘vediamo se ci sta…’ Vuole il numero del mio cellulare? Lo vuole? Ma ecco tenga, prenda il mio biglietto da visita, così potrà chiamarmi a tutte le ore del giorno e della notte per insultarmi, molestarmi, sospirare e sbavare alla cornetta come fate voi porci maschi… oppure… oppure voleva distrarmi solo per rubarmi il portafoglio? Ho capito adesso! Voleva derubarmi! E come no?!? Ma non ho più soldi sa? Io mio ex marito che fa l’avvocato è riuscito a togliermi tutto. Vuole la mia borsetta? La tenga, gliela regalo, tanto io sono nata disgraziata, prenda, prenda anche l’orologio: è un Cartier. Tanto d’ora in poi devo imparare a far la povera, che me ne faccio di un orologio prezioso? Anzi, penseranno che l’ho rubato. Vede? Non c’era bisogno di sorridere. Non bisogna esser falsi e vivere nella menzogna per ottenere le cose». La donna con ancora gli occhi fuori dalle orbite e paonazza in volto si allontanò.
Renzo guardo tutti gli oggetti che gli erano rimasti tra le mani in equilibrio precario e poi, costernato, disse sottovoce alle spalle della donna:
«Ma io l’avevo solo scambiata per una mia lontana cugina…»

6 pensieri su “Un semplice sorriso

Lasciami un tuo pensiero