La promessa

Mentre andava all’appuntamento con la sua giovane amante, era nervoso: non si spiegava perché avesse insistito a incontrarlo, in strada poi, e in pieno giorno. Nei tre anni in cui si erano frequentati tutto era andato per il meglio, cosa poteva essere accaduto ora? Quando la vide all’angolo della via era sorridente, ma questo, chissà perché, non lo fece sentire meglio. Non era neppure sola, ma in compagnia di una ragazza, mora anche lei, dal viso gentile.
«Cosa è successo?» le chiese lui senza neppure salutarla.
«Non preoccuparti, nulla di grave» gli rispose staccandosi dall’amica e costringendolo per un braccio a fare due passi. Lui istintivamente si guardò attorno per vedere se nessuno li osservava; la ragazza lo teneva ben stretto e non si sarebbe fatta facilmente convincere a mollare la presa.
«E allora?» insistette preoccupato con il profumo di lei che gli faceva ancor più galoppare il cuore. La ragazza non rispondeva, stava cercando le parole giuste.
«Ho conosciuto un’altra persona…» disse tutto insieme. L’uomo avvertì all’improvviso un peso enorme sul petto tanto da rimanere senza fiato «…prima o poi doveva succedere… no?»
«Prima o poi?!?» fece lui incredulo.
«Sì, lo avevi detto anche tu… la nostra differenza di età… il fatto che tu sia sposato… Io ti voglio bene lo sai, ma anch’io devo pensare alla mia vita». A lui tornarono in mente i tanti discorsi fatti nei pomeriggi d’amore più per scaricare la propria coscienza che per convinzione. Dopo tanto tempo si era persuaso egoisticamente che oramai lei si sarebbe dedicata a lui. Era stata un’illusione. «Però io sono stata di parola» continuò la ragazza cercando di strappare un sorriso su quel viso che si era fatto invece di cera.
«Di parola? In che senso?»
«Tu mi dicesti che sarei stata pur sempre libera di lasciarti per trovarmi uno della mia età e sistemarmi…»
«Sì, e quindi?»
«E mi dicesti che avrei potuto anche farlo, che avresti capito, a patto che io ti avessi trovato una sostituta…»
«Ma io scherzavo, facevo così per dire…»
«E io no» ribatté lei fermandosi davanti all’amica. «Questa è Sonia».
«Piacere» biascicò un po’ confuso.
«Ciao» disse Sonia in un luccichio d’occhi; poi si alternò all’amica prendendo a sua volta l’uomo sotto braccio. «Vieni, conosciamoci meglio». L’uomo la seguì docilmente. Il suo profumo era diverso, ma il suo passo pareva una danza. Dopo qualche metro lui cercò di sorridere all’amante ancora ferma a fissare entrambi. «Però mi mancherai molto» sussurrò stringendosi alla nuova ragazza.
«Ne sono sicura» rispose l’altra.

19 pensieri su “La promessa

  1. Questo blog è superiore, complimenti!!! Un saluto da Joe Natta e da Nonna Rolanda (la vecchina più famosa della rete)… Questo messaggio si autodistruggerà fra 69 giorni!

  2. Stamattina ho gli occhietti chiusi.. ma stavo leggendo l’origine del tuo nick.. e mi sono ricordata invece che ieri.. guardando la cartina dei luoghi… e pensando a Briciola mi è venuta in mente la spada nella roccia di Walt Disney.. dove appunto il protagonista è Briciola (in realtà Re Artù) … c’è qualcosa di sensato in quello che ho scritto o come al solito ho sbagliato e quella polvere stamattina non era zucchero nel mio caffé?

  3. davvero molto carino questo tuo spazietto nel Mondo Parallelo!
    per quanto riguarda il commento che hai lasciato nel mio blog, sì, ho bisogno che qualcuno dia una risposta alla mia domanda
    … alla mia di risposta rifiuto di credere.

  4. …. che gentile quadretto della realtà quotidiana 🙂 Mi fa sorridere sapere quante volte succede, e poi la gente si lamenta…
    Un bacio, con una punta di malinconia 🙂 Willa

Lasciami un tuo pensiero