L’anniversario

Carmelo sarebbe entrato volentieri nel bar a prendere il caffè. Ma lì, in piazzetta di Lughi, i suoi amici si erano messi all’aperto. Erano seduti a semicerchio attorno ad un uomo sui quarant’anni, che non aveva mai visto. Un tipo così corpulento e dalla risata tanto squillante se lo sarebbe ricordato. Si accomodò allora in disparte, non voleva unirsi a quella che sembrava una rimpatriata, ma non voleva neppure rimanerne fuori, visto che quelli erano i suoi amici. E mentre l’uomo ancora sghignazzava alle proprie battute, Carmelo cominciò a guardarsi attorno nel tentativo di scorgere il cameriere che alla fine intravide dietro al banco: non aveva l’aria di chi sarebbe uscito.
«E quest’anno il vino sarà eccezionale!» fece l’uomo grasso buttando la testa all’indietro e mostrando un naso grosso ma affilato. «Sempre che riesca con la mia stazza a entrare nel tino per pestar l’uva…» e subito si lasciò andare a una fragorosa risata. Solo allora Carmelo si accorse che l’uomo era fradicio: i capelli, la maglia, i pantaloni erano completamente bagnati. Era pure senza scarpe. Carmelo si voltò verso i suoi amici come per rivolger loro una domanda silenziosa: ‘ma come fa a non sentir freddo?’. Ma loro avevano lo sguardo basso, erano pallidi, non dicevano nulla e soprattutto non ridevano alle battute di quel tizio.
Poi si sentì alle spalle un batter rapido di mani. Era padre Ercole che reclamava attenzione:
«Io sto andando a dir messa, allora…» disse lui facendo il gesto di seguirlo.
Tutti gli amici di Carmelo a quel punto si alzarono. Si alzò anche Carmelo che intercettò uno di loro.
«Quale messa?» chiese lui curioso. «Non è mica domenica!»
L’amico ebbe un soprassalto. Poi mise a fuoco:
«Ah, sei tu Carmelo! E la messa di suffragio per la morte di Ignazio».
«Ignazio?!?» ripeté per richiamare alla mente il ricordo.
«Un nostro caro amico. È morto annegato buttandosi dal ponte un anno fa, alla notizia della morte della madre…, un tipo cicciotto… una simpatia unica…  no, no, non ti puoi ricordarti di lui».
«Un tizio come quello con cui parlavate poco fa?» buttò lì Carmelo per fare un battuta. L’amico impallidì di nuovo:
«Perché? L’hai visto anche tu?»

6 pensieri su “L’anniversario

  1. Forse sarò credulona, o forse no, ma io non disdegno di credere a simili fatti! Penso inoltre, ch chi ha un animo sensibile, chi sa guardare oltre l’apparenza, possa anche vedere quel che molti ignorano! Un saluto Claudia

  2. Fantasmi a Lughi…
    quello di Ignazio mi pare simpatico, ma ha lo stesso vizio di tutti i fantasmi, cioè tornare sempre nello stesso posto: l’osteria del paese, i soliti amici…che palle!
    Io, almeno da fantasma, minimo minimo riappaio alle Hawaii, in mezzo a tutte quelle bellezze in bikini…

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