Una giornata come un’altra

E’ odore acre di terra quello che l’aria immobile fa ribollire attorno a me. I fiori sono storditi, i merli accucciati nella pacciamatura in cerca di un improbabile refrigerio.
In cielo solo nuvole indifferenti che rendono opaco questo caldo opprimente dove le case annegano come chiatte allo sbando.
Il gatto ha movenze di sonno e nasconde a tratti il miele languido del suo sguardo.
Un telefono lontano squilla in una casa vuota, in un mondo abbandonato, in un tempo dimenticato; unicamente le cicale rilasciano il loro testardo richiamo che pian piano sovrasta il mare di fili d’erba ripiegati su se stessi e le pietre levigate dalla memoria e dai pensieri tristi.
Il tempo ha rallentato sempre più e poi si è fermato. Ha tratto un lungo sospiro lamentoso ed è ripartito.

34 pensieri su “Una giornata come un’altra

  1. Bella la frase : “Il gatto ha movenze di sonno e nasconde a tratti il miele languido del suo sguardo” .
    Forse bisognerebbe imparare da lui e abbandonarsi al sonno con naturale disarmo e quiete, aspettando che il vento di tramontana spazzi via la soffocante calura.
    Buona estate dalla tua “vecchia” amica.

  2. grazie del commento al mio blog(che tra l’altro è il primo in assoluto).
    Quello che dici è vero,anche se sarebbe più facile non esserlo e soffrire meno.
    Mi piace molto lo stile con cui scrivi,a presto

  3. parole dense come l’aria pregna di calore di un pomeriggio torrido e afoso di città! bellissimo pezzo, mi ha presa e……anche scaldata un po’! sorrido e ti saluto Claudia

  4. Per la vignetta; credo che si dica “ao’ ” e “stamo”…come l’hai scritta tu sembra più gergo burino che gergo coatto. ..e con Totti queste sono differenze importanti!
    Ciao Briciola…laif is nau

  5. Ciao Briciola, buon pomeriggio (afoso da morire) che vuol dire “pacciamatura”? Leggendo il post mi sembrava di stare in una casa rurale seduta sotto un portico. Magari al fresco. Un saluto a rileggerti. spinacina

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