Happy end

Browser era stravaccato sul mio divano sgranocchiando waffel (la sua ultima passione) e trangugiando coca-cola. Doveva sentirsi a suo agio, perché aveva tolto le scarpe allungando i piedi sul bracciolo della poltrona vicina. Il mignolo del piede sinistro occhieggiava dai suoi calzini infeltriti e mi stava distraendo. Seguiva alla televisione la partita Svezia – Paraguay, ma ogni tanto mi gettava un’occhiata incuriosito. Siccome stavo scrivendo, ad un certo punto bofonchiò:
«Dopo il post trucido del ‘pesciolino’ dell’altro giorno, dovrai inventarti qualcosa che finisca con un happy end…»
«Come dici, scusa?»
«Non hai ancora capito che un racconto potrà essere anche ben scritto, potrà anche esprimere una buona idea, persino originale, non voglio dire… ma, se finisce male, non piace… O smetti di scrivere o cambi. Sennò i tuoi lettori continueranno a inserirti nei commenti le ‘faccine tristi’ o a chiederti se per caso hai mangiato pesante o di quale patologia nervosa soffri.»
«Ma è la vita che è così, cosa ci posso fare io?» tentai di giustificarmi risentito. «Gli happy end nella realtà non esistono e quando accadono, se accadono, durano sempre troppo poco, non sono mai una fine.»
«Non vuol dire niente. La gente non vuol leggere di dolore, di morti ammazzati o di persone che si odiano. Ha già i suoi problemi. Deve trionfare l’amore, la mutua comprensione, la gioia per la vita. Niente violenze o cattiverie e, men che meno, sofferenze o malinconie schifide. Insomma, un po’ come succede in alcuni vomitevoli telefilm americani. Dove ogni cinque/dieci minuti tutti si abbracciano sussurrando di volersi bene, qualunque cosa succeda.»
Mi soffermai a guardare il mio amico e a riflettere sulla sua saggezza spicciola. Da come guardava la televisione non sembrava neanche mi avesse rivolto la parola. La sua pancia si alzava e si abbassava al ritmo regolare del suo respiro rumoroso: pareva in trance; era enorme e dava l’impressione di occupare tutta la stanza. Afferrai il foglio su cui stavo scrivendo il post e lo accartocciai gettandolo da un lato.
«Hai proprio ragione, Browser.»
«Ho ragione? Davvero?» chiese lui incredulo senza però girare la testa verso di me.
«Sì. Devo proprio smettere di scrivere.»

35 pensieri su “Happy end

  1. …sai a volte non ci piace ascoltare la verità e ci piacciono le happy end delle telenovelas! Ma tu sai raccontare con ironia anche cose molto tristi, non smettere assolutamente!

  2. Ma no! Che esagerazione!
    Piuttosto direi che devi smettere di scrivere su carta, siamo nel digitale mio caro amico, come fai a gestire un blog e ad appallottolare i post che ci scrivi?
    MAGIA!!!

  3. Ma non ci posso credere…perchè tu continuerai a scrivere. Non sempre si può vivere di belle cose nella vita, o meglio, raccontare qualcosa un pò…”noir” non fa mai male.
    Buona serata!

  4. ma il tuo browser parla??? e perchè il mio nooo??? mi molla, mi blocca e stop!!! non credo che ci siano troppe regole nello scrivere: forse una sola. Il piacere di farlo. (spero non ti abbandoni, sarebbe un vero peccato!) … buona domenica e successivi post.. 🙂

  5. Ciao Briciola, ho letto i tuoi post. Mi sembra che per la prova costume, siamo già massacrate by tv. (Poche taglie, niente cervello! O viceversa.Ma chi l’ha detto?). Stasera vado a cena fuori in un posto di mare, Sicuramente ordino pizza. spinacina

  6. Complimenti per la vignetta!!! davvero una buona satira di costume: semplice,dissacratoria ed incisiva contro questo continuo insulto all’intelligenza di tutte quelle donne che vorrebbero essere se stesse anche in costume!!!!
    Saluti sinceri
    saccheggiatorcortese.splinder.com

  7. che dirti briciola..sono felice per te che i tuoi muri parlano..a me non dicono nulla…sarà che sono sempre quella di sempre..mah…chissà??!

    …un sorriso se ti va.

    …njara

  8. Ciao!Sono capitata nel tuo blog e devo dire che la cosa che mi ha convinta a leggere il post è stata la vignetta del mare e la montagna….
    Browser un po’ ha ragione….c’è bisogno di svago e di happy end!Beh..ma io con un blog smielato all’inverosimile non posso proprio parlare!
    Ti lascio un saluto….
    p.s. il post del pesciolino non lo leggo va!meglio evitare a ques’ora!:D
    baciiiiii

  9. una cosa su tutte: non smettere di scrivere! Se truce o delicato, se aspro o dolciastro, questo verrà da se. E’ il tuo stile in fin dei conti, e mi sembra vada benone.
    Gli amici fanno bene ad essere schietti, ma i consigli si ascoltano e non si seguono( a menochè non coincidano già con i nostri pensieri…)

  10. senti ti prego, ti scongiuro, ti giuro fedeltà eterne, quello che vuoi, ma posso avere la bignetta della prova costume? ti pregoooooooooo
    la voglio, davvero, sono disposta a qualsiasi cosa 😉
    hihihihihihihihihi

  11. messaggio per Browser: per ogni vomitevole film americano sdolcinato, ce ne sono almeno 30 pieni di violenza, crudeltà e compagnia bella ed è vero che alla gente basta la razione quotidiana di vero veleno e preferisce prendere una boccata d’ossigeno nella fantasia…almeno chi ha dei guai sul serio, ma ci sono anche i fortunati che non ne hanno, o quelli che si consolano, pensando che i propri guai, tutto sommato, potrebbero essere peggiori (“potrebbe andare peggio…potrebbe piovere….” Frankestein Jr.).
    E ricordati di pulire le bricioline dal divano prima di andare a casa! (lol)

  12. ahahahahahah! sei grande, briciolina…ma no, perchè smettere di scrivere? chi scrive deve anche accettare un sano contraddittorio e poi mica si può sempre accontentare tutti! tu libero di scrivere post perfidi, noi liberi di farti le faccine tristi: è così che gira il fumo 🙂 mi diverte assistere ai tuoi carpiati: puoi passare dal paradiso all’inferno, il tuo blog è una doccia scozzese ed è anche di alto profilo (e lo sai…). Deludere i tuoi affezionati lettori sarebbe una cattiveria di cui non ti credo capace.
    buon WE, caro 🙂

  13. Meno male che qualcun altro ti ha richiamato al fatto di non scrivere sempre racconti trucidi…ho ancora una sensazione gelida al ricordo della fine del pesciolino…già dormo poco, vuoi anche aggiungere incubi!!… Magari non sempre un happy end mieloso…ma un cenno di speranza ci vuole….:-)
    Buon fine settimana!

  14. Ciao! Sei stato gentile a commentare sul mio blog. Il tuo è davvero carino e si assapora un’atmosfera di tranquillità…è un misto…e il titolo è perfetto!

    […]No, l’Ibook è posizionato in camera, nello studiolo…fino ad un pò di tempo fa integravo l’affetto mancante con biscotti al cioccolato e et similia. Fortunatamente non sono bulimica ma a quanto pare dovrò smettere questa abitudine a causa di questa colite spastica che mi sta facendo passare ormai 3 giorni di merd…letteralmente…scusa la delicatessen non è il mio forte….pardon.
    Alla prossimaaaaaa!!! Ovviamente in forma migliore.
    Butterfly

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