Spauracchi

La donna passeggiava lentamente portandosi ogni tanto alle labbra bocconi di pane che spezzettava all’interno di un sacchetto di carta. Era di colore, alta, flessuosa, sui trent’anni; i grossi occhiali scuri le accentuavano i bei lineamenti conferendole però un tono professorale.
«Allora, vuoi la brioche oppure no?» chiese ad un certo punto lei, voltandosi.
«Gno
Il bambino, di dieci anni, anche lui di colore, la seguiva a cinque/sei metri di distanza, con i pugni affondati nelle tasche del cappottino grigio, lasciato aperto sul davanti. Stava piangendo e ogni tanto dava dei calci qua e là come se stesse respingendo con forza dei palloni di calcio.
«Smettila di frignare perché tanto dal dentista ti ci porto lo stesso» insisteva lei proseguendo l’attraversata di piazzetta di Lughi.
«E io gnon voglio» rispose secco il bambino badando bene che la distanza dalla madre non aumentasse.
«Vieni qua che ti soffio il naso» disse lei cercando di non ridere.
«Gno e poi gno!» esclamò ancora il figlio mettendosi a gambe divaricate e incrociando le braccia davanti al petto deciso a sfidare il mondo.
«Non vuoi venire? Va bene…» fece risoluta la madre «… e allora chiamo l’Uomo Bianco!»
Il bambino sgranò entrambi gli occhi spaventato. Il labbro inferiore cominciò a tremargli. Poi ululando un ‘gnooooooooooo’ corse dalla madre stringendole una gamba. «L’Uomo Bianco, gnoooooo!» ripeté nascondendo il viso in lacrime. La donna gli passò una fuggevole mano sui capelli ricci. Quindi lo prese per una mano e se lo tirò dietro:
«Va bene, non lo chiamerò. Però tu smettila di far storie.»

20 pensieri su “Spauracchi

  1. ci sono bianchi cattivi e bianchi buoni, ma ci sono anche neri cattivi e neri buoni gialli eccc….siamo noi (tutti)che abbiamo il libero arbitrio di essere buoni o cattivi….e’piu facile essere buono….

  2. Hai sempre la grande dote, quella che cerco e preferisco in ogni essere umano che sia degno di chiamarsi tale, di vedere e far vedere le cose da diversi punti di vista… Ah se il mondo imparasse tutto intero a sfruttare questa dote la comunicazione e la comprensione avrebbero molta più efficacia.

    Bolpy

  3. ah ah e la ninna nanna?
    Fai la ninna fai la nanna e Pinchetto a chi lo do? Lo darò all’uomo bianco che se lo tiene…? Fate voi la rima
    con il nero era più semplice, se lo teneva un anno intero.

  4. par condicio anche per gli spauracchi? Mi sembra giusto. A me, comunque, il dentista farebbe più paura di qualsiasi spauracchio.

    Bello anche il racconto precedente, tornerò senz’altro a leggerti. Ciao.

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