Sul dondolo, tanti anni fa

I due ragazzi si cullavano sul dondolo nel bel mezzo del giardino della villa. La luminosità della giornata era solo mitigata dalle foglie frugate dal vento. Lei gli stava leggendo da una vecchia agenda una sua poesia. Muoveva a tratti i capelli lunghi e chiari, lasciando intravedere due fossette delicate a incorniciare le labbra piccole e umide. Il suo profumo si era appena impadronito del cuore del giovane, che aveva iniziato a far scivolare lentamente un braccio sino quasi a toccarle le punte dei capelli. Ne sentiva il calore, la morbidezza, il devastante naufragio.
«Come eravamo carini…» fece una donna con tutte e due le mani sull’inferriata guardando quella scena dall’esterno a pochi metri di distanza.
«Quello è esattamente il momento in cui avrei voluto baciarti» le rispose l’uomo accanto a lei, anche lui con le mani sul cancello come se entrambi, anziché sulla strada trafficata, si trovassero dentro ad una cella e volessero evadere.
«E allora perché non l’hai fatto?» le chiese la donna, i cui capelli adesso erano raccolti in un serio chignon; solchi d’espressione le rigavano rapidi la fronte, mentre la dolcezza era rimasta intatta nei suoi occhi irrequieti.
«Perché non ne ho avuto il coraggio» ammise l’uomo fissando quel ragazzo davanti a lui quasi volesse incitarlo a comportarsi, almeno per una volta, in modo diverso da come aveva sempre ricordato e potesse così infrangere per magia quel destino intangibile e il corso della sua vita. «Avevo quindici anni, non potevo capire.»
«Pensa che tutto questo non esiste più…» mormorò la donna osservandosi attorno e sorridendo ancora nel rivedere le sue movenze di quando era una ragazzina impacciata, ma piena di sogni. «Questa casa non mi appartiene più da tanto tempo.»
Poi l’uomo si girò verso di lei allentando un poco la presa sul cancello:
«Ma tu ti saresti lasciata baciare quel giorno?»
Lei sentì il proprio sguardo coprirsi di un velo sottile e poi disse:
«Non lo saprai mai.»

32 pensieri su “Sul dondolo, tanti anni fa

  1. heheh poi lei sotto sotto avrebbe voluto baciarlo anche in quel momento… uff… che brutte le cose che non facciamo nella vita, sono le peggiori e un giorno le rimpiangeremo…
    non trovi?

    un abbraccio

    ^^ CATTY

  2. Ok. L’hai scoperto. Sono l’unico esemplare femmina che avvalora la teoria darwiniana. Mi mitetizzo solo perchè mi depilo il corpo tutte le mattine. Vita dura quella di noi Lemuri.

  3. C’è sempre il tempo interiore, quello che non conosce limiti, quello in cui tutto è possibile. Se ascolti, lo senti arrivare come un fragile vento, ecco s’insinua tra le sbarre del cancello: basta che respiriamo al suo passaggio.

    Grazie Briciola

  4. E quindi la tua fantasia ha dettato…… Adesso mi ripiaci (se la cosa ti può interessare).
    Non avere allergia per me…..

  5. …tu scrivi ricordi di tutte le persone.
    è molto bello.
    ..e dolce. 🙂

    M.
    grazie della visita. ma come mi hai trovata?
    il mio blog, ultimamente, sembra abbandonato!

  6. sembrano i discorsi che facciamo ogni tanto io e mio marito. Lo rimprovero sempre di aver perso un anno e di non avermi raccontato subito i suoi sentimenti per me….

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