La macchina avanzava rapidamente sull’autostrada. La giornata bigia rendeva opaca la carrozzeria quasi a renderla tutt’uno con il colore monotono dell’asfalto.
«Non capisco perché te la devi prendere tanto…» disse l’uomo che aveva tenuto il cappello in testa «con te non si può mai parlare con tranquillità.»
Sulla destra si era appena aperto un campo sterminato di meli: erano tutti della stessa dimensione e sfumatura di verde. L’uomo lasciò che per un attimo l’occhio si perdesse tra i frutti e i ricordi.
«La verità è che non vuoi che ti si dia torto» fece la donna con risentimento.
«Torto, io? Sei tu piuttosto che non sprechi occasione per darmi addosso. Ci fosse una volta che prendessi le mie difese!»
«Forse è solo perché non hai quasi mai ragione? Ci hai mai pensato?»
L’uomo sbuffò e poi chiese affettuoso:
«Hai voglia di fermarti? Di andare alla toilette? Di mangiare?»
Nello stesso istante l’uomo inserì l’indicatore destro che ticchettò rumoroso mentre la macchina scivolava docile sulla corsia di scorrimento verso l’autogrill.
«Non ho bisogno di niente, perché ti fermi?» il tono di lei era seccato.
«Devo fare benzina. Non hanno ancora inventato una macchina che va senza…» rispose acido. L’uomo si fermò davanti ad una pompa e, slacciata la cintura, scese indossando il cappotto. Inserì la pompa nel serbatoio e fece il pieno.
«Approfittane che mi sono fermato» fece ancora lui parlando attraverso lo spiraglio del finestrino «guarda che poi faccio tutta una tirata fino a casa.»
Lei si voltò dall’altra parte per non rispondergli.
L’uomo quindi si avvicinò al ragazzo in tuta con un logo vistoso all’altezza del taschino e pagò. Pochi attimi dopo era di nuovo sulla sua Mercedes in accelerazione verso l’uscita. Il ragazzo lo guardò partire di gran fretta. Poi un collega più anziano, asciugandosi le mani unte in uno strofinaccio, gli domandò:
«Ma con chi parlava quello?»
Il ragazzo scosse la testa:
«Se diventando vecchio dovessi ammattirmi così a parlare da solo, ti prego, sparami un colpo prima.»
Secondo me la donna è scesa dall’automobile perché ha avuto timore che il marito si volesse appartare con lei…le donne con i compari li rifiutano infatti i mariti…oppure il benzinaio è l’amante e si è dovuta nascondere per non farsi vedere!!!
Ormai ci sono troppe donne con i compari…queste li fanno scoppiare i mariti…perché li rifiutano e per dirottarli …li invitano verso qualche altra…poi quando sono rifiutati anche da questa…prima o poi scoppiano!!!Poveracci…gli tolgono anche la dignità facendoli rifiutare!!!
Il tuo brano è attuale…descrive una delle tante signore!!!
il dramma della solitudine e del distacco è un pozzo senza fondo…ciao briciola 🙂
bello ma…quanta amarezza!
Ciao Briciola, questo racconto mi ricorda un pò la serie di telefilm il mio amico fantasma” che guardavo da bambina “…
Buon pomeriggio.
Ma dici che poi ci mancheranno così tanto le persone che ora ci stanno sulle scatole???:-)
Ho preparato un vassoio di cioccolatini…scegli…:-)
Cercacoccole
ciao!!! Senti…perchè non scrivi una storiella inquitetante e suggestiva come solamente tu sai fare…sul pattinaggio?? :o)
Se ti mando un bacio, poi, ti fermi se mi scappa la pp?
Chissà perchè più ci trattano male e più ci mancano…Un abbraccio. TT
ci sono “fantasmi” che ci fanno compagnia e nn ci lasciano per una vita intera….
serena giornata ! 🙂
Eh si, a volte si è così soli che mancano anche i rompipalle, mi ricordo che una volta mia madre mi disse “se vai via tu, poi con chi litigo?” 🙂
Sempre bello leggerti. Un saluto:-)Mara
Bellissimo questo post.
…..rivivo, come da ragazzina, l’ansia di quelle serate in cui vedevo telefilm in bianco e nero…….”AI CONFINI DELLA REALTA’ “…..
L’amica Circe
OT–> Strano (per la vignetta piccola)
in effetti il codice funziona solo sul tuo blog… prova a fare la prova da qualche altra parte! Non so come mai… °_°
un bacione anche a te!
fantastico !!!! sei fantastico
Giuliano
Abitudini dure a morire.
Bello, molto amaro ma bello. Magari da leggere con la dovuta posologia per l’uso corretto 🙂
…è stata una doccia fredda questo post! della serie: come iniziare nel migliore dei modi un nuovo mese! : )
a presto rileggerti!
ma come faceva a mancarle una tale stronza? 🙂
Ciao il tuo blog è interessantissimo, lo conoscevo già e lo seguivo ma ora era da un po’ che non entravo.
Sono sempre interessanti le tue riflessioni e le tue osservazioni.
A proposito, San Remo quest’anno non l’ho ancora visto e non lo guarderò nemmeno stasera.
Un caro saluto.
la digressione sui meli è un tocco di grazia ed eleganza rare…
sparami un colpo, sì, che se oltretutto uno si inventa un fantasma in macchina che è per di più rompicoglioni!
Carinissima anche la vignetta! Sanremo servirà almeno a rendere chiaro agli italiani una volta per tutte che PANARIELLO NON FA RIDERE ?!?
Io adoro leggerti!!! Complimenti… ^__^
buongiorno…
io mi perdo nei tuoi racconti 🙂