Una pesca miracolosa

L’uomo si ritrovò in strada trascinato dal suo cucciolo. La passeggiatina delle nove di sera, con il freddo pungente, proprio gli pesava. La piazza era vuota, immersa nella semioscurità, come si conviene in una serata di febbraio. Teneva ancora il cagnolino al guinzaglio, l’uomo, quando andò a sbattere contro uno strano oggetto che penzolava dall’alto. Si aggiustò gli occhiali, guardò meglio. Era una lenza con uno spesso finale di acciaio, come quelli che si usano in alto mare per la pesca ai barracuda. E all’amo era attaccata a mo’ di esca una banconota da 50 euro. L’uomo cercò di scorgere da dove provenisse, ma era buio e non si vedeva niente. Certo la cosa era strana. Si trovava proprio in mezzo alla piazza, lontana da qualsiasi palazzo, né si sentiva rumore di un elicottero o di qualsivoglia altro mezzo meccanico che si trovasse nella zona. L’uomo si guardò attorno, era molto titubante: poi, con un gesto molto svelto, si mise a staccare la banconota. Nel preciso istante in cui faceva questo, la lenza venne ritirata con uno strattone e l’uomo, rimasto agganciato al braccio, in un lampo sparì tra le nuvole con il cucciolo ancora al guinzaglio.
Verso le due di notte, proprio mentre passava di lì un ragazzotto appena uscito da un pub, la lenza venne calata nuovamente. Il ragazzo si spaventò per averci sbattuta la faccia. Imprecò, ma si calmò subito nel vedere che, dal grosso amo, penzolavano due banconote da cento euro. Esaminò la questione con circospetta attenzione. Ci girò un po’ intorno scrutando più volte il cielo. Era evidentemente una trappola. Con un gesto repentino si attaccò al filo con tutto il peso del corpo tirandone giù diversi metri. Quindi attorcigliò rapidamente più volte la lenza attorno a un segnale stradale, fece diversi nodi e poi, soddisfatto della sua trovata, afferrò le banconote. Il quello stesso momento venne però ferrato con forza. L’amo gli si conficcò in pieno petto e in un soffio, sia lui che il segnale stradale, sparirono tra le nubi.
La stessa cosa si ripeté alle prime ore del mattino quando già si era messo a piovere: vittima una signora anziana che, da sotto l’ombrello, vide spuntare cinque banconote da cento euro, cui non seppe resistere. E siccome alla sparizione spettacolare della donna (e del suo ombrello) assistettero allibiti anche due netturbini, la voce si sparse fulminea in paese, tant’è che, appena fece chiaro, si radunò nella piazza una folla consistente di curiosi che si misero a scrutare il cielo.
«Saranno gli alieni?» azzardò un signore distinto che si riparava dalla pioggerellina con una mano.
«No, è nostro Signore» rispose una signora grassa con una scollatura generosa. «Ci punisce per la nostra avidità.»
«Ma che stupidaggine! Nostro Signore ha ben altro da fare che pescare voi gonzi» sentenziò un altro che aveva l’aria si saperla lunga. «È solo qualche buontempone che si burla di noi. C’è qualche trucco sotto, come sempre.»
Passarono ore senza che succedesse nulla. Poi, nel pomeriggio, quando la piazza era gremita di persone, qualcuno urlò:
«Ecco, sta arrivando la lenza, sta arrivando, fate attenzione!»
Ma non era lenza. Dapprima cadde il segnale stradale, poi l’ombrello e da ultimo il cucciolo che si infilò dritto dritto nella generosa scollatura della signora di prima. Ci volle quasi un quarto d’ora per tirarlo fuori di lì. Aveva già un principio di soffocamento.

34 pensieri su “Una pesca miracolosa

  1. browser, qui sotto, è il mio preferito, da sempre.
    chi ha disegnato i personaggi, briciola?
    sai, la mia è deformazione professionale, porta pazienza
    :)))

  2. Sorprendente..! 😀
    Io da ragazzina ho trovato una banconota da centomila (lire, allora..) in un supermercato e sono andata diligentemente dalla cassiera a denunciare il ritrovamento e a chiedere cosa dovevo fare.. :PPP
    (per fortuna nessuno mi ha acchiappato all’amo..ahi ahi che dolor!)

  3. ciao,il tuo titolo mi è piaciuto molto e non lo trovo affatto troppo pessimista…grazie x la tua visita, spero che ripasserai spesso,come io farò qui.Donatella(ma non ci giurerei)

  4. Direi che condivido l’ipotesi di Onda: era un test del Berlusca!:)

    Riguardo al post di Alex, sì io mi meraviglio. Mi meraviglio che un giornalista della televisione pubblica non accetti che a qualcuno non piaccia la sua rubrichetta. Mi meraviglia che mentre in molti si ergono a difendere il diritto didel giornalista norvegese, nessuno tra i grandi media si muova per difere lo stesso diritto qua in Italia.
    Che ci posso fa’?:)

  5. eh sì, hai ragione, un filo così può anche soffocare… deve essere molto elastico, ecco.. fortissimo ma molto elastico per non fare male..
    Questo tuo racconto è inquietante e lascia molti interrogativi.. scriverai un seguito, forse?
    M.

  6. che misterioso mistero.
    chissà forse l’amo che voleva afferrarmi ieri pomeriggio era lo stesso che ier sera ha fatto razzia di amanti dei cento euri!
    chi sarà l’artefice di tutto ciò?
    silvio che mette alla prova i suoi elettori, più amano i cento euri, più son degni di stare al suo fianco, lassù nei cieli …

Lasciami un tuo pensiero